(Minghui.org) Pochi giorni prima del Capodanno cinese di quest’anno, che cadeva il 22 gennaio, un uomo, residente a Guangshui, nella provincia dell’Hubei, è stato condannato a un anno e mezzo di pena detentiva e multato di 5.000 yuan (circa 687 euro) per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999. L’uomo ha presentato ricorso in appello contro la sentenza.

Prima dell'ultima condanna, Chen Quanlong aveva già scontato una pena di tre anni ed era stato licenziato dal locale ufficio delle imposte.

Nel mese di luglio dell’anno scorso Chen, di sessantuno anni, è stato arrestato dopo essere stato denunciato per aver parlato alla gente del Falun Gong. La polizia ha perquisito le sue due residenze e gli ha confiscato otto libri del Falun Gong. Il 24 luglio è stato messo sotto sorveglianza residenziale. Il 15 settembre il Procuratore della città di Guangshui l’ha incriminato con l'accusa di "minare l'applicazione della legge con un'organizzazione di culto", il pretesto standard usato per criminalizzare i praticanti del Falun Gong, e ha trasferito il suo caso al tribinale della città di Guangshui che, a metà del mese di gennaio, l’ha condannato.

Precedenti persecuzioni

Nel 1995, prima di iniziare a praticare il Falun Gong, Chen soffriva di diverse malattie, tra cui emicrania, tubercolosi, enterite e reumatismi. Era anche dipendente dal gioco d'azzardo.

Due mesi dopo aver imparato il Falun Gong, non solo i suoi disturbi sono scomparsi, ma ha anche smesso di giocare d'azzardo. La sua famiglia, che stava per disgregarsi, è tornata ad essere armoniosa.

Dopo l'inizio della persecuzione l’uomo è stato preso di mira diverse volte a causa della sua fede. Il 10 settembre 2003 è stato arrestato al lavoro, trascinato in un'auto della polizia e condotto alla stazione locale. Quando gli agenti hanno messo a soqquadro la sua abitazione, l'anziana madre era così terrorizzata che è svenuta. Non trovando nel suo appartamento alcun materiale riconducibile al Falun Gong la sera stessa, alle 22:00, l’hanno rilasciato, dopo che il suo posto di lavoro gli ha estorto 3.000 yuan (circa 410 euro).

Il 30 luglio 2006 Chen è stato nuovamente arrestato in una stazione di servizio, dopo che i suoi supervisori al lavoro l’hanno invitato con l’inganno a recarsi lì. Quattro agenti di polizia l’hanno portato al Centro per il lavaggio del cervello di Tangxunhu, a Wuhan, la capitale della provincia dell’Hubei, dove ha sviluppato una grave forme d’ipertensione. In seguito è stato rilasciato. Poiché si è rifiutato di rinunciare alla sua fede, il locale Ufficio 610, un'agenzia extralegale creata per perseguitare il Falun Gong, ha ordinato all'ufficio delle imposte di rimuoverlo dalla sua posizione dirigenziale.

Nel settembre 2008 Chen ha parlato con alcune persone del Falun Gong mentre si tagliava i capelli. Un cliente del barbiere l’ha denunciato, causandone l’arresto. Nel pomeriggio l’uomo è stato rilasciato.

Il 30 marzo 2014 è stato arrestato un'altra volta per aver distribuito materiale informativo del Falun Gong insieme alla moglie, Li Sheng. Il 18 agosto 2015 Chen è stato condannato a tre anni di prigione dal tribunale della città di Guangshui. Il 27 giugno 2016 è stato condotto nel carcere di Fanjiatai, nella contea di Shayang.

La prigione di Fanjiatai era la principale struttura, nella provincia dell’Hubei, utilizzata per incarcerare i praticanti del Falun Gong. Al loro arrivo in prigione, venivano costretti a stare in piedi a un metro di distanza dal muro e a piegare il corpo in modo che la testa fosse premuta contro la parete. Non potevano parlare o avere un contatto visivo con gli altri detenuti e venivano loro negate le visite dei familiari. Molti praticanti hanno sviluppato disturbi del linguaggio, come la balbuzie, dopo lunghi periodi di detenzione e d’isolamento. Nel frattempo sono stati sottoposti a continue percosse, privazione del sonno e del cibo. Alcuni sono stati costretti a bere urina olegati sulla panca della tigre.

Illustrazione della tortura: La panca della tigre

Il 29 aprile 2019, quando è stato rilasciato, Chen aveva perso il lavoro e la pensione. Per guadagnarsi da vivere era costretto a svolgere lavori saltuari.

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