(Minghui.org) La signora Cai Zefang, di ottantacinque anni, residente nella città di Nanchong, nel Sichuan, l'8 febbraio scorso è scomparsa dopo essere uscita. I suoi familiari hanno recentemente confermato che è stata arrestata per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benesssere del corpo e della mente che è perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Dopo che il 18 febbraio Cai ha iniziato uno sciopero della fame per protestare contro la detenzione illegale, le autorità l'hanno portata all'ospedale popolare n. 2 di Nanchong, dov’è ricoverata in una stanza al quinto piano incatenata al letto e sottoposta ad alimentazione forzata, alla presenza di due agenti che la controllano 24 ore su 24. I suoi familiari chiedono alla comunità internazionale di prestare attenzione al suo caso.

Negli ultimi due anni Cai è stata spesso presa di mira per la sua fede e dopo il suo arresto, avvenuto il 29 gennaio 2021 per aver parlato del Falun Gong alla gente, la polizia ha sottoposto il suo caso al procuratore e ha continuato a perseguitarla.

L'8 novembre scorso il procuratore ha comunicato a Cai di essere stata incriminata. La praticante, il 3 gennaio, è comparsa in tribunale accusata di "aver minato l'applicazione della legge con un'organizzazione di culto", il pretesto standard usato per criminalizzare il Falun Gong. Le persecuzioni subite in precedenza sono state elencate come prove con l'accusa di essere recidiva.

Il 9 febbraio scorso il giudice ha convocato Cai per pronunciare la condanna a un anno e mezzo di reclusione, oltre a una multa di 3.000 yuan (circa 409 euro). Quando Cai ha chiesto al giudice perché la sua età fosse stata cambiata da ottantaquattro a settantacinque anni, il giudice le ha risposto che l'età di settantacinque anni corrisponde a ottant'anni.

La sera stessa Cai è stata portata al centro di detenzione della città di Nanchong ma, quando le guardie si sono rifiutate di ammetterla, verso le 3:00 del mattino la polizia l'ha riportata a casa.

Il 16 febbraio la polizia ha riportato Cai al centro di detenzione e, a causa di un’ipertensione arteriosa pericolosa (220/180 mmHg), la guardia si è rifiutata di accettarla e la polizia è stata costretta a riportarla presso la sua abitazione.

Il 24 aprile tre agenti si sono presentati a casa di Cai, l’hanno presa per le braccia e trascinata in un’auto e l’hanno condotta alla stazione di polizia. La donna ha iniziato uno sciopero della fame per protestare contro la persecuzione e, intorno alle ore 20:00, è stata rilasciata. La polizia le ha ordinato di presentarsi alla stazione di polizia ogni volta fosse stata convocata.

Il 16 maggio il tribunale ha ordinato a due agenti di polizia di arrestare nuovamente Cai. Questi l'hanno portata in ospedale per un esame medico e poi, in serata, in una struttura di detenzione senza cartello sulla porta. Quando le guardie si sono rifiutate di ammetterla, la polizia ha insistito per un'ora, ma senza successo e a mezzanotte hanno dovuta riportarla a casa.

Non è chiaro se a Cai la polizia applicherà l’ultima sentenza.

Due campi di lavoro e un'altra condanna alla reclusione

Cai, negli ultimi ventiquattro anni, ha scontato due periodi di campo di lavoro e un'altra pena detentiva per aver sostenuto la sua fede.

Il 14 luglio 2000 la donna è stata arrestata a casa di un amico praticante e trattenuta per quindici giorni nel centro di detenzione della contea di Yuechi.

Nel novembre 2000 Cai si è recata a Pechino per lanciare un appello a favore del Falun Gong ed è stata nuovamente arrestata. La praticante, prima di essere arrestata alla stazione di polizia di Tiananmen e trattenuta al centro di detenzione del distretto di Haidian, aveva scontato un periodo di un anno nel campo di lavoro forzato femminile della contea di Daxing.

Nel luglio 2002, in seguito a un altro arresto, Cai è stata condannata a due anni di reclusione nel campo di lavoro forzato femminile di Maojiashan, a Chongqing.

Nel 2004 è stata nuovamente arrestata per aver parlato del Falun Gong alla gente e le è stato inflitto un altro periodo di due anni di reclusione in un campo di lavoro ma, a causa delle sue condizioni di salute, dopo quaranta giorni è stata rilasciata ed esentata dalla pena.

Il successivo arresto di Cai è avvenuto il 5 giugno 2011, dopo essere stata denunciata per aver sensibilizzato la popolazione sulla persecuzione del Falun Gong. Cai, durante gli otto mesi di reclusione nel Centro di detenzione del distretto di Guang, ha chiesto di incontrare un pubblico ministero, ma è stata ripetutamente ignorata.

Durante l’interrogatorio, la polizia ha cercato di costringerla ad ammettere prove inventate. Gli agenti hanno anche buttato la foto del fondatore del Falun Gong sul pavimento e le hanno ordinato di calpestarla, ma lei si è rifiutata di obbedire. Il tribunale locale l'ha poi condannata a tre anni di reclusione respingendo il suo appello.

Nel febbraio 2012 Cai è stata portata nel carcere femminile del Sichuan, dov’è stata privata del sonno e costretta a stare in piedi per molte ore. La pressione arteriosa di Cai era a 200/160 mmHg, eppure la guardia l'ha costretta ogni giorno a fare lavori forzati senza retribuzione, fino al suo rilascio. Due detenute dovevano aiutarla a percorrere un lungo tragitto fino al laboratorio.

Il 26 dicembre 2017 Cai, mentre parlava con la gente del Falun Gong, è stata nuovamenete  arrestata.

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