(Minghui.org) Una residente di Pechino è stata recentemente condannata a due anni e tre mesi, dopo che la polizia ha affermato di aver trovato il suo DNA su materiali del Falun Gong distribuiti all'esterno di un quartiere.

Zhao Xiuhuan

Zhao Xiuhuan, di sessantotto anni, è stata arrestata il 21 novembre 2020 e reclusa presso il centro di detenzione del distretto di Haidian. La polizia ha detto che una telecamera di sorveglianza l'ha registrata mentre distribuiva materiale del Falun Gong e ha anche affermato di aver trovato il suo DNA su una delle sette copie dei materiali del Falun Gong raccolti dai cestini delle biciclette e sotto il tergicristallo di un'auto fuori da un quartiere.

Il tribunale distrettuale di Haidian ha tenuto un'udienza sul caso di Zhao l'11 giugno 2021. Successivamente il giudice ha programmato altre due udienze, ma ha annullato entrambe le sessioni senza fornire una spiegazione. Dal 2022, all'avvocato di Zhao non è stato permesso di farle visita, a causa delle rigide restrizioni dovute al COVID. Solo di recente l'avvocato ha confermato che Zhao è stata condannata, ma altri dettagli rimangono poco chiari.

Zhao ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 1993. L'epatite B e la rinite che l'hanno tormentata per anni sono scomparse. È passata dall’essere una persona competitiva a una persona pacifica e premurosa. Anche il rapporto teso con la suocera era migliorato.

Dopo l'inizio della persecuzione, la polizia di Pechino ha arrestato Zhao durante il capodanno cinese del 2000 e l'ha detenuta per quaranta giorni, nel tentativo di impedirle di recarsi in piazza Tiananmen per fare appello per il diritto di praticare il Falun Gong. È stata nuovamente arrestata mesi dopo, il 20 luglio 2000, e detenuta per altri dieci giorni.

Zhao è stata condannata a sette anni, dopo essere stata arrestata nel 2002 per aver prodotto materiale informativo sul Falun Gong. Una giovane guardia carceraria, Chen Jing, ha costretto Zhao a fare la spaccata con le gambe, facendola quasi soffocare e svenire. Chen l'ha anche costretta a stare in piedi per ore senza muoversi e ha ordinato a due detenuti di sedersi su di lei, dopo averla costretta a piegarsi sino a formare un angolo di 90 gradi. L'abuso le ha causato ferite alle gambe a tal punto da dover strisciare sul pavimento se aveva bisogno di usare il bagno. Aveva anche del sangue nelle urine.

Ricostruzione della tortura: La spaccata

Zhao è stata arrestata ancora una volta, il 28 luglio 2015, per aver presentato una denuncia penale contro Jiang Zemin, l'ex capo del regime comunista che ha ordinato la persecuzione del Falun Gong. La polizia ha perquisito la sua casa e confiscato ottanta volantini sul Falun Gong, un computer e due stampanti. È stata rilasciata dal centro di detenzione di Shijingshan il 27 ottobre.

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