(Minghui.org) Il 16 e 20 luglio, i praticanti hanno organizzato eventi a Nizhny Novgorod e Irkutsk, in Russia, per raccontare alla gente come il Partito Comunista Cinese (PCC) ha agito nei confronti della Falun Dafa, e per celebrare il 24° anniversario della sua persecuzione; la gente ha espresso la sua solidarietà e in molti hanno firmato la petizione per chiederne la fine.

Raccolta firme a Nizhny Novgorod

I praticanti hanno predisposto la raccolta firme per due petizioni a Nizhny Novgorod, che condannano i crimini contro l’umanità da parte del PCC, in particolare contro prelievo forzato di organi da praticanti della Falun Dafa e altre minoranze.

Nizhny Novgorod, firma della petizione

Il 16 luglio, l’evento si è organizzato su una strada pedonale al centro di Nizhny Novgorod. I praticanti hanno allestito poster con informazioni sul “business” dei trapianti in Cina e su come le persone vengono uccise su richiesta per i loro organi. I poster hanno anche presentato la Falun Dafa e come è stata ampiamente portata avanti in Cina da più di 100 milioni di persone, prima dell’inizio della persecuzione nel 1999. Hanno anche distribuito opuscoli informativi.

La strada era affollata di turisti provenienti da diverse città russe. Molte persone hanno detto che era la prima volta che sentivano parlare del prelievo forzato di organi da persone ancora in vita, e senza la minima esitazione hanno firmato la petizione.

Una giovane donna ha letto attentamente l’opuscolo informativo e ha detto che era interessata a praticare la Falun Dafa. Quando gli è stata spiegata la pratica, ha detto che voleva conoscerla meglio per decidere con serenità.

Tre giovani, Igor, Timur e Kirill, si sono fermati per conoscere la Falun Dafa e sulla persecuzione. Hanno detto di essere indignati per i crimini dei regimi totalitari, in particolare della Cina continentale e il prelievo forzato di organi da parte del suo governo.

È passata una madre con il figlio di 9 anni. Il ragazzo si è fermato per leggere con il telefono il codice QR impresso sull’opuscolo, e dopo pochi minuti ha firmato la petizione.

Il 20 luglio, il giorno in cui è iniziata la persecuzione in Cina, i praticanti hanno disposto un’altra petizione in una piazza vicino alla stazione ferroviaria. Tante persone giungevano dalla periferia o lavorano nell’edilizia.

A uno degli operai edili, Nicholas, gli è stato chiesto se desiderava firmare una petizione per porre fine alla persecuzione, e con interesse ha detto: “Certo, lo faccio!”.

Roman, un venditore di ciliegie, ha detto di essere felice di firmare la petizione per condannare il PCC per i suoi crimini.

George aveva già partecipato di persona alle lezioni della Falun Dafa e aveva già visto i praticanti in piazza. Quando ha saputo che erano disponibili le lezioni online, ha deciso di partecipare ai seminari e riprendere gli esercizi della Falun Dafa.

Evento a Irkutsk

Il 20 luglio, i praticanti provenienti da diverse città della Russia si sono riuniti in una strada principale di Irkutsk per commemorare le vittime della persecuzione in Cina. Un gruppo ha eseguito gli esercizi, mentre altri hanno tenuto in mano i ritratti di praticanti uccisi nella persecuzione.

Questa scena, insieme a manifesti luminosi e striscioni con la scritta “Falun Dafa” e “Verità, Compassione e Tolleranza”, ha attirato l’attenzione dei residenti di Irkutsk, molti dei quali stavano tornando a casa dopo il lavoro. Si sono fermati e hanno letto le informazioni sulla Falun Dafa e sulla repressione in Cina. I praticanti hanno distribuito volantini informativi e raccolto firme su una petizione che chiedeva la fine della persecuzione.

I praticanti della Falun Dafa hanno organizzato un evento a Irkutsk

I visitatori, nel momento in cui hanno appreso il livello raggiunto dalla brutale persecuzione dei praticanti della Falun Dafa e del prelievo forzato dei loro organi da parte del regime comunista cinese, hanno espresso la loro solidarietà, con l’augurio che la persecuzione finisca presto.

I passanti firmano la petizione per chiedere la fine della persecuzione del PCC

Irina Savelyeva e le sue figlie

Irina Savelyeva e le figlie hanno ascoltato attentamente i praticanti raccontare le violazioni dei diritti umani in Cina. Irina ha detto che, poiché è cristiana, capisce e simpatizza con i praticanti cinesi della Falun Dafa che stanno soffrendo per la loro fede.

Marina Ivanova con la figlia

Marina Ivanova e la figlia si sono fermate a parlare con i praticanti per capire meglio la brutale persecuzione in Cina e firmare la petizione. Erano alquanto sorprese che una tortura così brutale e persino il prelievo di organi potessero aver luogo oggi in Cina. Hanno detto che è importante fermare i crimini del PCC contro i pacifici praticanti della Falun Dafa.