(Minghui.org) Lo scorso 23 agosto una donna di 53 anni della città di Nanchong, nella provincia del Sichuan, è stata processata per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999. Sia Gao Zhijun che il suo avvocato hanno chiesto l’assoluzione e sono ora in attesa del verdetto.

Il 21 settembre dell’anno scorso Gao è stata arrestata nella sua abitazione. Due giorni dopo gli agenti della stazione di polizia di Xicheng l’hanno portata al centro di detenzione della città di Nanchong, dove si trova tuttora.

Poiché in passato avevano fornito testimonianze a favore della figlia, il tribunale distrettuale di Shunqing, nella città di Nanchong, ha impedito ai genitori della donna di partecipare all’udienza. Solo il fratello minore è potuto entrare in aula.

Gao ha testimoniato in propria difesa, spiegando come il Falun Gong le abbia restituito la salute. Fin da giovane aveva una salute cagionevole e da adulta ha dovuto prendere un lungo periodo di congedo dal lavoro. In seguito si è recata nella provincia del Guangdong per svolgere lavori saltuari, dove purtroppo ha contratto l’epatite B. Ha provato sia la medicina occidentale che quella cinese, così come i rimedi popolari, ma nulla è servito. Suo padre le ha suggerito di provare il Falun Gong e, dopo aver iniziato a praticare, le sue malattie sono scomparse ed è diventata anche una persona più gentile.

Il procuratore He Min l’ha accusata di aver usato un’organizzazione di culto per minare le forze dell’ordine, un pretesto standard usato per criminalizzare i praticanti del Falun Gong. Il suo avvocato ha sostenuto che nessuna legge in vigore criminalizza il Falun Gong in Cina o lo definisce come culto, inoltre la sua pratica del Falun Gong non ha causato alcun danno a nessun individuo o alla società in generale, tanto meno ha minato le forze dell’ordine.

Il giudice ha ignorato la richiesta di assoluzione presentata da Gao e dal suo avvocato, affermando che avrebbe emesso una sentenza più tardi.

Non è la prima volta che la donna viene presa di mira per la sua fede. In precedenza era stata incarcerata due volte per un totale di sei anni e mezzo.

Il 23 agosto 2007 Gao è stata arrestata mentre faceva visita a un altro praticante. Inizialmente è stata portata in un centro per il lavaggio del cervello, prima di essere trasferita, il 30 settembre dello stesso anno, al centro di detenzione della città di Nanchong. In seguito è stata condannata a tre anni, trascorsi nel carcere femminile di Yangmahe, nella città di Jianyang.

Il 23 ottobre 2013 gli agenti della stazione di polizia della città di Lijia hanno arrestato Gao in un negozio di tè, dopo aver ricevuto una soffiata per aver parlato a un cliente del Falun Gong. È stata portata al centro di detenzione della città di Nanchong e successivamente condannata a tre anni e mezzo dallo stesso tribunale distrettuale di Shunqing che ora la sta processando.

Il 20 aprile 2017 la donna è stata rilasciata. A partire dal mese di novembre 2021, le è stata sospesa la pensione. L’ufficio locale della previdenza sociale ha citato i due periodi di detenzione come causale per la sospensione dei benefici pensionistici.