(Minghui.org) Il 26 settembre una donna di 65 anni, residente nel distretto di Kuiwen della città di Weifang, nella provincia dello Shandong, è stata processata per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

Il 23 luglio scorso Kong Xiangyin è stata arrestata, dopo essere stata denunciata per aver parlato del Falun Gong in un mercato agricolo. Gli agenti della stazione di polizia della città di Dongguan e dell’Ufficio per la sicurezza interna del distretto di Kuiwen hanno fatto irruzione nella sua abitazione, confiscandole i libri del Falun Gong e altro materiale informativo.

La donna è stata incriminata dal Procuratore distrettuale di Kuiwen, mentre il Tribunale ha fissato l’udienza del suo caso per il 26 settembre. Kong è ora in attesa di giudizio in un centro di detenzione locale.

Persecuzioni passate

Kong attribuisce al Falun Gong il merito di aver curato le sue malattie ginecologiche, i disturbi al petto, i problemi allo stomaco e la spondilosi cervicale (un’artrite infiammatoria della colonna vertebrale). Dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong nell’ottobre 1997, ha anche migliorato il suo carattere ed è diventata più premurosa nei confronti degli altri.

Poiché ha mantenuto la sua fede anche dopo l’inizio della persecuzione del 20 luglio 1999, è stata ripetutamente perseguitata, soprattutto per mano del suo datore di lavoro, una fabbrica di radio locale, che l’ha tenuta in custodia, pur non essendo un’agenzia di polizia.

Nel luglio 1999 trattenuta per nove ore in un hotel

Il 28 luglio 1999, otto giorni dopo che il regime comunista aveva formalmente dichiarato la sua intenzione di perseguitare il Falun Gong, i supervisori di Kong l’hanno convinta con l’inganno a recarsi all’hotel Huaguang, dove è stata trattenuta per nove ore, sorvegliata dai suoi colleghi. Quest’ultimi le hanno ordinato di scrivere una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong. Quella notte le guardie di sicurezza della fabbrica hanno anche fatto irruzione nella sua abitazione.

Tra novembre e dicembre 1999 detenuta per oltre un mese

Nel mese di novembre 1999 Kong si è recata a Pechino per appellarsi al diritto di praticare il Falun Gong. Il 22 novembre dello stesso anno è stata arrestata mentre faceva gli esercizi del Falun Gong in piazza Tiananmen. Gli agenti della stazione di polizia l’hanno portata all’Ufficio di collegamento del governo della città di Weifang a Pechino, dove è stata perquisita. Le sono stati confiscati i 2.000 yuan (circa 257 euro) in contanti che aveva con sé. Il giorno stesso il suo datore di lavoro ha inviato delle guardie di sicurezza a Pechino per prelevarla e riaccompagnarla nella sua città.

Kong è stata nuovamente trattenuta all’hotel Huaguang, sorvegliata da due guardie. Quattro agenti del Dipartimento di Polizia della città di Weifang, tra cui Yang Zhaoyan, Hui Jian e Ma Bo, l’hanno interrogata in albergo e le hanno ordinato di scrivere dichiarazioni in cui prometteva di non recarsi più a Pechino per appellarsi e di non praticare il Falun Gong. Le hanno anche inflitto una multa di 2.000 yuan.

Il marito è stato convocato in albergo per “lavorare su di lei”. Sotto la crescente pressione per costringere la moglie a sottomettersi, l’uomo è svenuto diverse volte. Yang e Hui lo hanno preso a calci alcune volte e svergognato per non essere stato in grado di gestire la propria moglie. Gli hanno estorto 500 yuan (circa 64 euro) per coprire le spese della benzina per andare e tornare dall’hotel, e hanno minacciato di picchiarlo e imprigionarlo.

Per punizione, Du Zaiming, una guardia di sicurezza della fabbrica, ha ammanettato Kong e l’ha costretta a compiere movimenti fisici estremi, inoltre non le ha dato nulla da mangiare.

Dopo diverse ore di permanenza in albergo, la donna è stata portata al centro di detenzione della città di Weifang, dove una guardia le ha scattato una foto e rilevato le impronte digitali, contro la sua volontà.

Sette giorni dopo Ding Zhihui, un’altra guardia di sicurezza dell’azienda, ha prelevato Kong dal centro di detenzione e l’ha portata in fabbrica. La donna è stata rinchiusa in un magazzino per più di un mese, durante il quale ha dovuto dormire sul pavimento e le è stato dato da mangiare solo riso, senza verdure o carne. Prima del 29 dicembre 1999, quando l’ha riaccompagnata a casa, il marito ha dovuto pagare 4.000 yuan (circa 515 euro).

Nel giugno 2000 ferita alla testa durante l’arresto

Il 16 giugno 2000, mentre si stava recando a Pechino per fare appello in favore del Falun Gong, Kong è stata intercettata da Du Shicong, allora segretario del Partito della fabbrica, e da alcune guardie di sicurezza, che l’hanno riaccompagnata a casa e se ne sono andati.

Quella sera, la donna ha fatto visita a un altro praticante. Du in qualche modo lo ha scoperto e ha guidato alcune guardie di sicurezza della fabbrica a circondare la sua casa. Ha anche chiamato gli agenti della stazione di polizia di Dayu, che hanno fatto irruzione nell’appartamento e hanno ordinato ai praticanti di consegnare i libri del Falun Gong. Mentre cercava di proteggere i libri, Kong è stata ferita alla testa e ha perso molto sangue.

Nel settembre 2000 nuovamente arrestata a Pechino

Il 30 settembre 2000 Kong è riuscita a recarsi nuovamente a Pechino, ma è stata arrestata in piazza Tienanmen. Dopo essere stata colpita al petto con un calcio da un agente, ha provato un dolore così forte che non riusciva a parlare. La donna si è accasciata a terra.

La polizia l’ha portata alla stazione di Sijiqing a Pechino, dove è stata costretta a restare in piedi di fronte a un muro per lunghi periodi di tempo. Il terzo giorno è stata portata in un centro di detenzione e costretta a sedersi su un piccolo sgabello per lunghe ore. Tre giorni dopo, è stata portata all’Ufficio di collegamento del governo della città di Weifang a Pechino, dove è stata trattenuta per una notte.

Il 13 ottobre 2000 Kong è stata riportata a Weifang e trattenuta alla stazione di polizia della città di Dongguan. Cinque ore dopo il suo datore di lavoro è andato a prenderla e l’ha portata all’hotel Huaguang. Il giorno successivo è stata condotta al centro di detenzione della città di Weifang. Il 24 ottobre 2000, 10 giorni dopo, è stata rilasciata, non prima di essere stata costretta a pagare una multa di 1.500 yuan (circa 193 euro).

Il giorno successivo l’allora segretario di fabbrica, Li Qiyi, ha condotto la sicurezza al centro di detenzione, con l’intenzione di portare Kong in un centro per il lavaggio del cervello. I colleghi si sono infuriati quando hanno saputo che era stata rilasciata il giorno prima. Hanno subito scoperto che era a casa dei suoceri e sono andati a prenderla. La donna ha chiesto loro di non spaventare il suocero, affetto da demenza senile.

Li ha detto: “Domani devi andare al centro per il lavaggio del cervello, a qualunque costo!”. Aveva messo delle persone a sorvegliare fuori dalla casa dei suoceri di Kong per controllare la famiglia. Al fine di diminuire la pressione sulla sua famiglia, quella notte Kong ha scavalcato il muro ed è fuggita. In seguito è stata costretta a vivere da sfollata, per un certo periodo.

Nel 2005 detenuta in un magazzino per 15 giorni

L’11 maggio 2005 la fabbrica di radio ha ingannato lei e diversi altri dipendenti, anch’essi praticanti del Falun Gong, per convincerli a recarsi in un magazzino e partecipare a una riunione.

Sono stati trattenuti lì per 15 giorni.

Nel 2008 madre e figlia trattenute per 7 ore e multate di 10.000 yuan

Alle 9:00 del mattino del 23 dicembre 2008 il capitano Chen e più di una dozzina di agenti, tra cui Gu Zhiyong, della stazione di polizia distrettuale di Kuiwen hanno fatto irruzione nell’abitazione di Kong. Sua figlia stava ancora dormendo. Quando si è svegliata, ha biasimato la polizia per aver arrestato persone senza documenti legali. Gu ha mostrato un modulo in bianco e ha detto che avrebbero potuto compilarlo al momento.

Quattro agenti hanno trascinato Kong e la figlia nella loro autovettura e le hanno portate al dipartimento di polizia. Madre e figlia sono state trattenute per sette ore. Il marito di Kong ha dovuto pagare 10.000 yuan (circa 1.286 euro) per ottenerne il rilascio.

Nel 2013 arrestata due volte

La mattina dell’8 marzo 2013 Kong è stata arrestata, dopo essere stata denunciata per aver parlato del Falun Gong in un supermercato. Gli agenti della stazione di polizia di Weicheng l’hanno perquisita e le hanno sottratto la borsa, poi l’hanno portata al secondo ospedale del popolo di Weifang per un esame fisico.

Quando si è rifiutata di collaborare, tre agenti di polizia l’hanno tenuta ferma per permettere a un’infermiera di prelevarle il sangue. La donna era tutta coperta di lividi. Più tardi è stata riportata alla stazione di polizia, dove è stata trattenuta per 12 ore e le sono stati estorti 10.000 yuan, prima di essere rilasciata, intorno alle 22:00.

Il 19 novembre 2013 Kong stava facendo la spesa quando è stata arrestata e portata alla stazione di polizia di Nanliu. È stata interrogata e le è stata scattata una foto contro la sua volontà.

Quattro ore dopo la polizia l’ha portata al secondo ospedale del popolo di Weifang per un esame fisico. Le infermiere le hanno prelevato il sangue e le hanno fatto un elettrocardiogramma. In seguito la polizia l’ha portata al Centro di detenzione della città di Weifang, che ha rifiutato di ammetterla.

Mentre era in custodia, l’ufficiale Ding dell’Ufficio per la sicurezza interna della città di Weifang e altre cinque persone hanno fatto irruzione nel suo appartamento. Le hanno confiscato due computer, 600 yuan (circa 77 euro) in contanti, un treppiede di bronzo del valore di 4.600 yuan (circa 592 euro), un lettore MP5 e due libri del Falun Gong. Dopo aver estorto 5.000 yuan (circa 643 euro) ai suoi familiari, alle 23:30 del medesimo giorno del suo arresto, la polizia l’ha rilasciata.