(Minghui.org) Una donna di 71 anni della città di Xianyang, nella provincia dello Shaanxi, sta affrontando un processo per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999. Lo scorso 22 agosto tre strutture di detenzione locali hanno rifiutato di ammettere Zhao Guirong, ma un capo della polizia è riuscito a farla incriminare. La praticante è ora fuori su cauzione, in attesa del processo.

L’8 aprile scorso Zhao, lavoratrice alberghiera in pensione, è stata arrestata dopo essere stata denunciata per aver parlato del Falun Gong a Mazhuang, nella città di Xianyang. Il giorno dopo gli agenti della stazione di polizia locale l’hanno portata nella prigione della città di Xianyang, ma quest’ultima si è rifiutata di ammetterla, a causa della sua età avanzata. L’agente Chen Haitao ha riferito l’accaduto ai vertici della polizia ed è stato incaricato di trattenere la donna durante la notte presso il Dipartimento di polizia di Caihong.

Il 10 aprile la polizia ha condotto Zhao a fare un esame fisico prima di portarla al centro di detenzione di Qindu, che le ha negato l’ammissione con la motivazione che aveva fatto uno sciopero della fame durante la sua precedente detenzione per aver praticato il Falun Gong.

In seguito, l’11 aprile, il Dipartimento di polizia di Caihong ha cercato di portare Zhao all’ospedale 215 della polizia della città di Xianyang. La struttura ha rifiutato di ricoverarla a causa dell’età avanzata e dello sciopero della fame, visto che si era rifiutata di mangiare dal momento dell’arresto.

Zhao è stata trattenuta al dipartimento di polizia per altri tre giorni. Il 14 aprile suo figlio è andato a prenderla dopo aver pagato 2.000 yuan (circa 257 euro) di cauzione.

Il dipartimento di Caihong ha inviato degli agenti per monitorare la donna e non le ha permesso di avere contatti con nessuno. Il Comitato per gli Affari Politici e Legali locale (un’agenzia extragiudiziale incaricata di supervisionare la persecuzione del Falun Gong) e il comitato di strada hanno continuato a molestarla a casa, sconvolgendo gravemente la vita della sua famiglia.

Wei Guangrong (+86-13892061189), vice capo del dipartimento di polizia di Caihong, ha incaricato due volte i suoi agenti di trascinare Zhao, dal suo appartamento al terzo piano fino all’auto della polizia, e di portarla alla Procura distrettuale di Qindu per la deposizione. La prima volta, il 27 aprile, la polizia non sapeva che il procuratore incaricato del suo caso fosse stato trasferito, quindi ha dovuto riportare la donna a casa senza concludere nulla. La seconda volta, il 12 maggio, il procuratore Huang Yuan ha interrogato Zhao, ma la donna si è rifiutata di rispondere alle domande.

Il 7 giugno Wei ha incaricato i suoi agenti di portarla al dipartimento di polizia per un interrogatorio.

Il 18 luglio due impiegati della Procura l’hanno convocata. Il 22 agosto è stata presentata un’accusa contro di lei al tribunale distrettuale di Qindu. Lo stesso giorno è stata consegnata a Zhao una copia dell’atto di accusa.

Il 14 settembre le è stato ordinato di sottoporsi a un esame fisico presso il suddetto ospedale di polizia, in preparazione dell’udienza in tribunale, la cui data non è ancora stata stabilita.

Persecuzioni passate

Nel mese di agosto 1998 Zhao e suo marito hanno iniziato a praticare il Falun Gong e sono presto diventati sani. La spondilosi cervicale (artrite infiammatoria della colonna vertebrale), le malattie della pelle, l’emicrania, la gastrite e le malattie ginecologiche di Zhao sono scomparse senza alcun trattamento medico. Anche il marito, prima che se ne accorgesse, è guarito dalla sua grave spondilosi cervicale, dalla prostatite, dalle emorroidi interne ed esterne e dal prolasso anale.

Dopo l’inizio della persecuzione nel 1999, Zhao è stata sottoposta a cinque periodi di lavoro forzato, per un totale di nove anni. Ogni volta che era detenuta, veniva brutalmente torturata e a un certo punto è diventata incapace di intendere e di volere.

Quando non era in prigione, Zhao ha vissuto per molti anni lontano da casa per evitare ulteriori arresti.

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