(Minghui.org) Una donna anziana della città di Xi’an, nella provincia dello Shaanxi, è stata picchiata selvaggiamente dopo essere stata portata in un centro di detenzione per la sua fede nel Falun Gong. Le guardie l’hanno tenuta ammanettata e incatenata per un’intera settimana.

Nel luglio 2007 Jia Ying, di circa 60 anni, ha iniziato a praticare il Falun Gong, al quale attribuisce il merito di averle restituito la salute e insegnato a essere una brava persona. Avendo avuto esperienze positive con il Falun Gong, ha distribuito materiale informativo per sfatare le menzogne perpetrate dal Partito Comunista Cinese riguardo alla pratica.

Il 5 maggio scorso più di una dozzina di agenti della stazione di polizia di Hujiamiao, nel distretto di Xincheng a Xi’an, hanno fatto irruzione nell’abitazione di Jia e le hanno confiscato i libri sul Falun Gong. La donna è stata presa di mira dopo essere stata vista tramite telecamere di sorveglianza, mentre distribuiva materiale informativo del Falun Gong.

Gli agenti l’hanno portata alla stazione di polizia. Più tardi, lo stesso giorno, Jia è stata trasferita al Centro di detenzione di Changlepo.

Al suo arrivo al centro di detenzione, diverse guardie l’hanno portata in una piccola cella e l’hanno picchiata selvaggiamente. Jia è stata ridotta mani e piedi in catene (vedi immagine sotto), che le sono state rimosse solo dopo una settimana.

Illustrazione della tortura: Mani e piedi in catene

Il 5 giugno Jia è stata rilasciata su cauzione.