(Minghui.org) Una donna, residente a Dalian nella provincia del Liaoning, che sta scontando quattro anni e mezzo per la sua fede nel Falun Gong, si è vista negare le visite del suo avvocato e ha subito varie forme di abusi in prigione.

Il 1° giugno 2021 Song Xiaomei, di circa 51 anni, è stata arrestata, dopo che la polizia ha scoperto che, durante un viaggio in Giappone, aveva twittato informazioni sulla persecuzione del Falun Gong da parte del Partito Comunista Cinese (PCC). Il 29 novembre 2021 la donna è stata processata e poco dopo è stata condannata a quattro anni e mezzo. Verso dicembre 2022 o il 28 marzo dell’anno scorso è stata trasferita nel carcere femminile della provincia del Liaoning (a causa della censura del regime comunista, i corrispondenti Minghui non possono sempre ottenere informazioni accurate in modo tempestivo).

Da quando è stata imprigionata i suoi familiari hanno potuto farle visita solo una volta e sua figlia ha ricevuto due lettere da lei. Il 27 ottobre scorso il suo avvocato si è recato in carcere, ma gli è stato negato di parlare con lei, nonostante avesse già ottenuto l’autorizzazione dalle agenzie competenti. L’avvocato ha annotato il numero di distintivo della guardia che l’ha respinto e ora sta sporgendo denuncia contro di lei.

Song è stata temporaneamente assegnata al reparto 2, destinato alle detenute di recente ammissione, prima di essere assegnata, il 3 aprile dell’anno scorso, al reparto 12, una divisione designata per ospitare le praticanti del Falun Gong più risolute. Soprannominato “prigione nella prigione”, il reparto 12 è noto per fare ricorso ai mezzi più spregevoli, nel tentativo di spezzare la volontà delle praticanti e farle rinunciare al Falun Gong.

Song è ora detenuta in cella d’isolamento del 12º reparto. Le guardie le hanno ordinato di scrivere varie dichiarazioni per rinunciare e denunciare il Falun Gong. Lei è rimasta ferma nella sua fede ed è stata torturata. Le guardie l’hanno costretta a restare in piedi per molte ore e non le hanno permesso di dormire o di usare il bagno. Hanno anche aperto la finestra per congelarla.

Arresto e condanna

Il 1° giugno 2021 Song è stata arrestata nella propria abitazione. Gli agenti si sono rifiutati di mostrare i documenti d’identità, anche dopo le ripetute richieste dei familiari. Le sono stati confiscati oltre 70 libri del Falun Gong, diversi telefoni cellulari e un computer.

Alla stazione di polizia di Fude l’agente Meng Fanyu ha colpito Song alla testa e l’ha insultata, ordinandole di sbloccare il cellulare. La donna si è rifiutata di farlo e la sua pressione sanguigna è aumentata. Gli agenti hanno anche cercato di ingannare la sua famiglia per farla testimoniare contro di lei, promettendo che avrebbe avuto una pena più lieve in caso di collaborazione.

La polizia ha rivelato che Song, durante un viaggio in Giappone, ha twittato informazioni sulla persecuzione del Falun Gong e ha “calunniato” i leader del Partito Comunista Cinese; i suoi post sono stati condivisi da diverse persone. Per questo motivo, è stata accusata di “minare l’applicazione della legge” e il 17 giugno 2021 è stato approvato il suo arresto.

La famiglia di Song ha appreso dal suo avvocato che l’agente Meng l’aveva picchiata, dopo l’arresto, nel tentativo di farle rivelare il codice di accesso al suo cellulare. A causa delle percosse e della pressione mentale, la sua pressione sanguigna è salita improvvisamente. I suoi cari hanno cercato di parlare con Liu Xiaoyi, capo della stazione di polizia di Fude, per presentare una denuncia contro Meng. Liu ha rifiutato di incontrarli. Un altro ufficiale, Lin Dekun (numero di distintivo 216898), ha detto loro: “Non ci occuperemo di alcuna denuncia sulla persecuzione del Falun Gong. Potete presentarla a chi volete!”.

I suoi familiari hanno contattato la procura distrettuale di Wafangdian per protestare contro il comportamento illegale di Meng. L’ufficiale che ha risposto al telefono ha continuato a chiedere loro se avessero finito di parlare. Ha detto che il suo supervisore avrebbe deciso cosa fare e ha riattaccato. Quando hanno tentato di insistere, lo stesso agente ha detto: “Come faccio a sapere cosa faranno i miei supervisori?”. Ha riagganciato e si è rifiutato di rispondere alle loro chiamate.

In data sconosciuta Song è stata incriminata e, il 29 novembre 2021, è comparsa davanti al tribunale distrettuale di Pulandian. Il suo avvocato ha presentato per lei una dichiarazione di non colpevolezza. La sua famiglia non è stata informata dell’udienza. Non molto tempo dopo è stata condannata a quattro anni e mezzo. La donna ha presentato ricorso in appello, ma il risultato non è ancora chiaro al momento in cui scriviamo.

Articoli correlati:

Liaoning: Il 12° reparto della prigione femminile designato per perseguitare le praticanti del Falun Gong

Liaoning: Donna condannata a quattro anni e mezzo per aver “twittato” riguardo alla persecuzione della sua fede

Liaoning: Donna affronta un processo per aver “twittato” sulla sua fede