(Minghui.org) Il 65enne Tian Shisheng, in carcere per scontare una pena di sette anni a causa della sua fede nel Falun Gong, è stato improvvisamente rilasciato per motivi di salute il 6 novembre dell’anno scorso. Le autorità carcerarie si sono rifiutate di mostrare i risultati degli esami medici a lui e ai suoi familiari. Una persona che lavorava lì ha rivelato loro che c’erano tumori dappertutto nel suo intestino.
Tian e sua moglie Tian Shulan di Tangshan, nella provincia dell’Hebei, sono stati arrestati il 3 luglio del 2019 perché praticavano il Falun Gong, un credo spirituale che è perseguitato dal Partito Comunista Cinese dal 1999. Sono stati entrambi imprigionati nel dicembre del 2019. Lui è stato condannato a sette anni e la moglie a cinque.
Tian, il 19 maggio 2020, è stato tradotto nella prigione n° 4 della filiale di Jidong del dipartimento amministrativo carcerario provinciale dell’Hebei (in breve “prigione n° 4 di Jidong”).
La filiale di Jidong del dipartimento amministrativo carcerario provinciale dell’Hebei comprende otto istituti di pena che sono tutti siti a Tangshan, nella provincia dell’Hebei.
Tian è stato in seguito trasferito nella prigione n° 2 (non si conosce il giorno esatto con). Nel luglio del 2022 ha iniziato a notare pus e sangue nelle feci e, dal momento che la cosa si protraeva, a novembre di quell’anno ha chiesto di essere sottoposto a degli esami medici, ma la direzione del carcere non ha dato l’autorizzazione, accampando varie scuse.
Le sue condizioni di salute peggioravano sempre di più e lui continuava a richiedere gli esami medici. Ha anche minacciato di denunciare quella che era una vera e propria omissione del carcere all’agenzia di supervisione. Alla fine, nel marzo di quest’anno, la direzione lo ha fatto portare in un ospedale esterno per una visita specialistica. Il medico nel vedere i risultati degli esami ha esclamato: “Perché non ce lo avete portato prima?”.
L’hanno allora portato in un ospedale migliore, il policlinico di Tangshan, dov’è stato ricoverato per nove giorni. I medici però si limitavano a fargli solo degli esami, senza somministrargli medicine o trattamenti. Non si sa se fossero state le autorità carcerarie ad ordinarglielo.
È stato riportato in carcere il 10° giorno, e riassegnato ad una cella per malati e infermi.
Senza dirgli nulla sui risultati degli esami medici, la prigione lo ha rilasciato per motivi di salute il 6 novembre dello scorso anno.
Arrestato e condannato
La mattina del 19 luglio 2019 circa 14 agenti della stazione di polizia locale e del dipartimento di polizia hanno fatto irruzione in casa sua e hanno arrestato lui e sua moglie. Hanno anche confiscato computer, stampanti, libri del Falun Gong, oltre 10.000 yuan (circa 1.300 euro) in contanti e molti altri beni di valore.
La coppia faceva parte di un gruppo di nove praticanti sottoposti, lo stesso giorno, a un arresto di massa. La polizia aveva monitorato i loro movimenti, mettendo i telefoni sotto controllo e seguendoli per due settimane prima di effettuare l’arresto.
La coppia è stata portata nel centro di detenzione n° 1 e segretamente condannata alla prigione dal tribunale distrettuale di Lubei nel dicembre del 2019.
Salute ristabilita grazie alla pratica del Falun Gong
Tian era stato ricoverato nel 1997, perché aveva del sangue nelle feci. I dottori gli avevano detto che era in gravi condizioni e necessitava di trasfusioni di sangue. Nel giro di poco aveva speso tutti i risparmi di famiglia e il denaro preso in prestito per pagare le spese mediche. La famiglia lo aveva riportato a casa perché l’ospedale non riusciva a fare una diagnosi accurata della sua patologia.
Siccome non era più in grado di lavorare, era la moglie a darsi da fare per mantenere e provvedere a lui e al loro giovane figlio. Lo stress accumulato per tale situazione le ha causato ripetuti attacchi di cuore.
Alla fine del 1997 un conoscente ha parlato ai coniugi del Falun Gong e ha detto loro che potevano curarsi leggendo il libro relativo a questa pratica. Loro hanno deciso di fare un tentativo. Tian ha riacquistato la salute ed è stato in grado di tornare al lavoro. Anche la cardiopatia della moglie è stata curata.
Dopo aver intrapreso il Falun Gong, nel suo lavoro di carpentiere Tian aveva smesso di prendere bustarelle dai fornitori. Alcuni commercianti gli mettevano il denaro in tasca, ma lui lo restituiva ogni volta. Non riuscivano proprio a capire perché rifiutava i soldi, quando era la norma per i commercianti offrire bustarelle ai carpentieri nelle trattative d’affari. Lui spiegava loro che aveva imparato dal Falun Gong ad essere una persona moralmente integra e a non prendere cose che non gli appartenevano.
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