(Minghui.org) Il sito Minghui ha riferito che lo scorso mese di gennaio Hou Lijun, di 52 anni, che stava scontando 10 anni per aver praticato il Falun Gong, era in pericolo di vita a causa dello sciopero della fame e delle torture. Sono emerse nuove informazioni sul fatto che è stato brutalmente alimentato a forza e che gli sono stati dati avvisi di condizioni critiche almeno tre volte.

Hou, residente a Taiyuan nella provincia dello Shanxi, è stato costretto a vivere oltre 20 anni lontano da casa, per evitare di essere perseguitato per la sua fede nel Falun Gong. Dopo essere stato arrestato, il 25 aprile dell'anno scorso, è stato condannato a 10 anni e, all'inizio di giugno dell'anno scorso, è stato rinchiuso nella Prigione di Jinzhong.

Hou è stato inizialmente assegnato alla squadra di gestione rigorosa, dov'è stato sottoposto a un “addestramento intensivo” volto a costringerlo a rinunciare alla sua fede. Un giorno un detenuto di nome Guo Chunlei ha picchiato un praticante del Falun Gong di 74 anni e Hou ha riferito l'incidente al capo squadra Zhou Dongyan. Invece di punire Guo, Zhou ha dato 16 schiaffi a Hou e ha ordinato a Guo di tenerlo fermo su una panca, con le mani ammanettate e le corde intorno al collo. Guo gli ha anche spruzzato tre volte dello spray al peperoncino negli occhi, gli ha dato dei colpetti sugli occhi e lo ha schiaffeggiato. Per tre notti consecutive non gli è stato permesso di dormire. L'uomo ha iniziato uno sciopero della fame, in segno di protesta, ed è stato messo in cella d’isolamento.

Per giorni e giorni Hou è stato ripetutamente privato del sonno. È stato anche costretto a restare seduto su un piccolo sgabello immobile per lunghe ore, il che gli ha provocato difficoltà a urinare e gravi dolori alla schiena. Mentre continuava il suo sciopero della fame, le guardie lo alimentavano a forza. Durante ogni sessione di alimentazione forzata, si sentiva soffocare.

In seguito Hou è stato trasferito nella Divisione n° 2 della prigione e costretto a svolgere lavori forzati senza retribuzione. Le guardie gli hanno permesso di spendere solo 100 yuan (circa 13 euro) al mese per le necessità quotidiane e gli hanno impedito di chiamare i suoi familiari, ai quali è stato vietato di fargli visita in prigione. Hou ha continuato il suo sciopero della fame e, ogni giorno, è stato alimentato a forza.

A un certo punto la sua pressione sanguigna è salita a 130/220 mmHg (quando un intervallo normale è 80/120 o inferiore). L'ospedale della prigione ha emesso due volte un avviso di condizioni critiche nei suoi confronti. Il 7 gennaio le guardie lo hanno portato all'Ospedale 109 della polizia, che ha rifiutato di ricoverarlo a causa delle sue condizioni fisiche. Le guardie lo hanno riportato indietro e lui ha ricominciato lo sciopero della fame. Poiché la sua vita era nuovamente in pericolo, le guardie lo hanno riportato all'Ospedale 109 (ora esatta sconosciuta), che questa volta l’ha ricoverato e recentemente ha emesso un avviso di condizioni critiche nei suoi confronti.

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