Liaoning: Praticante 82enne detenuta da oltre quattro mesi per aver parlato alla gente del Falun Gong

(MInghui.org) Wei Shaomin, 82enne di Fushun nella provincia del Liaoning, è detenuta da oltre quattro mesi dal suo arresto avvenuto a metà luglio di quest'anno, perché accusata di praticare il Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

I problemi con la giustizia per Wei erano iniziati con l'arresto dell'8 agosto 2022, dopo che qualcuno l'aveva denunciata per aver parlato alla gente del Falun Gong in strada, Era stata detenuta per 10 giorni e rilasciata su cauzione. In seguito la polizia aveva relazionato sul caso laprocura locale e, a metà luglio di quest'anno, è stata tradotta al Centro di detenzione Fushun. Non si conoscono ulteriori dettagli sul caso.

Prima di andare in pensione Wei lavorava per la fabbrica di escavatrici di Fushun e aveva malanni dalla testa ai piedi: lesioni al cervello, una patologia cardiaca, ipertensione, ulcere gastriche e reumatismi. Le sofferenze fisiche la portavano anche ad aver un brutto carattere. Il suo appartamento perdeva acqua su quello dei vicini del piano di sotto, ma lei invece di riparare il danno si rifiutava di parlare con il vicino. Subito dopo aver intrapreso il Falun Gong nel 1995 non solo aveva riguadagnato la salute, ma aveva anche cambiato il proprio carattere ed era diventata più rispettosa verso gli altri e più gentile. Aveva sistemato la perdita in bagno e i vicini erano rimasti stupiti dai suoi cambiamenti.

Dopo l'inizio della persecuzione nel 1999, era stata arrestata e incarcerata molte volte. Nel 2007 era stata condannata a tre anni di lavoro forzato al Campo di Masanja e nel 2014 era stata condannata a sette anni e mezzo. Mentre scontava la pena al Carcere femminile provinciale del Liaoning ha avuto tre ictus ed era in pessime condizioni di salute, ma nonostante ciò le detenute la insultavano e inveivano contro di lei. Col peggiorare delle sue condizioni di salute la prigione l'ha rilasciata il 19 marzo del 2021, nove mesi prima del termine della pena.

Al suo ritorno a casa ha ricevuto un altro duro colpo dall'Istituto di previdenza sociale, che le ha sospeso la pensione col pretesto che una nuova politica proibiva ai praticanti del Falun Gong che scontano la pena per la loro fede di ricevere la pensione, anche se la legislazione sul lavoro cinese di fatto non prevede niente del genere.

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