(Minghui.org) La 49 enne Xue Caiping è stata obbligata ad assumere una bevanda “nutritiva” mentre era in carcere con l’accusa di essere una praticante del Falun Gong. Alcuni mesi dopo le è stato diagnosticato un cancro alle ovaie. Le hanno asportato chirurgicamente utero e ovaie e si è ripresa, ma il cancro è ricomparso intorno a giugno dell’anno scorso. E’ stata sottoposta ad un altro intervento chirurgico e ora è allettata e ha completamente perso la capacità di camminare e di badare a se stessa. Ha anche un edema sistemico e sangue nelle urine.

Dopo aver parlato con altri praticanti del Falun Gong detenuti a causa della loro fede, Xue ha capito che la bevanda “nutritiva”, che le avevano dato mentre era detenuta, era con tutta probabilità un farmaco tossico che le ha provocato il cancro, perché non aveva mai avuto alcuna malattia da quando aveva intrapreso la pratica del Falun Gong nel 2014.

Le traversìe di Xue hanno origine dal suo arresto il 24 marzo del 2021. Nel gennaio 2022 è stata condannata a tre anni e mezzo. A causa delle sue condizioni di salute è ora libera su cauzione e non ha ancora iniziato a scontare la sua pena.

Intraprendere il Falun Gong

Xue Caiping, nativa della provincia dell’ Henan, si era trasferita a Yantai, nella provincia dello Shandong, dopo essersi sposata nel 2010. A causa degli anni di duro lavoro come parrucchiera, soffriva di spalla congelata ed ernia al disco. Doveva anche accudire il suocero che era malato di cuore e soffriva anche d’ipertensione, e sua suocera che aveva il cancro. Lei stessa soffriva d’insonnia e aveva mal di testa, un dolore al petto e sangue nelle feci, ma non poteva permettersi le cure mediche e quindi non è mai andata in ospedale.

Nel 2014 ha iniziato a praticare il Falun Gong. Ha evacuato due grumi di sangue nero di circa15 cm. Dopo soli due mesi è completamente guarita da tutti i malanni.

Arrestata per due volte nella provincia dello Shandong

Il 22 ottobre del 2017 degli agenti della stazione di polizia di Jinqiao l’hanno arrestata per aver parlato alla gente del Falun Gong e dei suoi benefici per la salute. L’hanno reclusa nel centro di detenzione di Yantai per un mese, prima di rilasciarla su cauzione il 21 novembre del 2017. A pagarle la cauzione di 6.000 yuan (circa 770 euro) è stato il marito che poi, non riuscendo a reggere la pressione, ha divorziato e ottenuto la custodia del figlio.

Xue ha spedito lettere ai funzionari governativi sollecitandoli a non partecipare alla persecuzione ed è stata nuovamente arrestata l’11 settembre 2019 da agenti della stazione di polizia di Fulai. Le sono stati confiscati tutti i libri del Falun Gong, il cellulare e 50 lettere che non aveva ancora spedito. É stata reclusa nel centro di detenzione di Yantai per 30 giorni e rilasciata su cauzione l’11 ottobre. É stato l’ex marito a pagare la cauzione di 2.000 yuan (circa 260 euro).

Arrestata per la terza volta nella provincia del Guangdong e costretta a bere un bevanda misteriosa

Subito dopo il suo rilascio, Xue è andata a Guangzhou nella provincia del Guangdong per un’opportunità di lavoro, ma il 24 marzo del 2021 è stata arrestata da agenti della stazione di polizia di Changxing per aver distribuito del materiale informativo sul Falun Gong. Quando si è rifiutata di recitare le regole per le detenute al centro di detenzione di Tangxia, le guardie l’hanno costretta a pulire il bagno e le hanno confiscato il dentifricio e la carta igienica. Poteva solo lavarsi dopo avere usato la toilette.

Dopo due mesi di detenzione, ha fatto lo sciopero della fame per protestare contro la persecuzione ed è stata tenuta nel seminterrato del centro di detenzione sorvegliata dalla guardia Zhang. Al quarto giorno di digiuno, il medico del centro è entrato con in mano una tazza contenente un liquido e le ha ordinato di berlo. Le ha detto che si trattava di una soluzione nutritiva e che solo dopo averla bevuta le avrebbero permesso di rientrare nella sua cella.

Lei l’ha bevuto e quella notte ha avuto dei dolori lancinanti alla parte inferiore dell’addome. Ha dovuto stare accovacciata e non è riuscita a stare in piedi per molto tempo. Ha pensato che fosse strano che le guardie non entrasseroo per ordinarle di mettersi in piedi. In passato, quando si stancava di stare in piedi durante i turni di notte e si metteva accovacciata per fare un breve intervallo, le guardie arrivavano subito.

Dopo questo episodio il suo addome ha continuato a diventare sempre più gonfio e ha avuto problemi a mangiare. Ad ottobre 2021 sembrava incinta di otto mesi. Solo allora il centro di detenzione l’ha portata all’ospedale della polizia nel distretto di Tianhe. I medici sono apparsi scioccati quando hanno letto gli esiti degli esami, ma non le hanno detto nulla. Il centro di detenzione l’ha rilasciata su cauzione e ha notificato a sua sorella che abitava a Guangzhou di andarla a prendere.

La sorella l’ha portata in tre ospedali. Sia l’ottavo ospedale che l’ospedale popolare, entrambi di Guangzhou, le hanno diagnosticato un cancro alle ovaie in stadio avanzato, ma hanno sconsigliato l’intervento chirurgico perché c’era la possibilità che morisse sul tavolo operatorio. Allora l’ha portata al secondo ospedale popolare di Guangdong, dove è stata operata il 24 dicembre 2021. I chirurghi hanno rimosso l’utero, le tube di Falloppio e le ovaie e drenato 25 litri di fluidi. Non è stata in grado di mangiare per 39 giorni.

In seguito si è ripresa facendo gli esercizi del Falun Gong.

Condannata a tre anni e mezzo nel 2022, il cancro si ripresenta nel 2023

Il tribunale distrettuale di Haizhu a Guangzhou ha inizialmente fissato la data dell’udienza al 2 dicembre 2021, ma poi l’ha spostata a gennaio 2022. Il giudice Jia Cunjin ha condannato Xue a tre anni e mezzo in un’udienza virtuale. Il suo conto in banca di 2.500 yuan (circa 320 euro) è stato congelato dal tribunale. A causa delle sue condizioni di salute le è stata concessa la libertà su cauzione.

Mentre Xue era convalescente in casa di sua sorella, Chen Guirong della stazione di polizia di Chanxing continuava a molestarla. Non volendo disturbare la sorella, nel gennaio dello scorso anno ha fatto ritorno alla sua città natale nell’Henan, ma la polizia di Guangzhou ha continuato a molestarla con continue telefonate.

A giugno dell’anno scorso l’addome di Xue sembrava di nuovo quello di una donna incinta. Nessuno dei suoi parenti voleva che stesse da loro perché temevano che potesse morire in casa. Non avendo alternativa, ha chiamato il suo ex marito il quale si è offerto di aiutarla. É stata operata di nuovo all’ospedale n° 107 di Yantai, dove le hanno drenato oltre 10 litri di fluidi. L’hanno anche sottoposta a tre cicli di chemioterapia, ma questo la rendeva ancora più debole, così ha deciso di non continuare.

Parlando con altri praticanti che erano stati perseguitati prima, ha capito che la bevanda che le avevano dato al centro di detenzione era, con molta probabilità, un farmaco tossico che le ha provocato il cancro.