(Minghui.org) Recentemente si è appreso che, il 20 ottobre dell’anno scorso, una donna residente nella contea di Dong'e, a Liaocheng nella provincia dello Shandong, è stata ammessa nella prigione femminile provinciale, per aver denunciato la persecuzione del Partito Comunista Cinese nei confronti della sua fede, il Falun Gong.
Il 15 aprile dell’anno scorso la sessantenne Liang Yunju è stata arrestata mentre parlava del Falun Gong ai clienti di un supermercato. Gli agenti della stazione di polizia di Echeng l'hanno portata in un centro di detenzione situato a Liangshui, nel distretto di Dongchangfu nella città di Liaocheng.
Alla fine di agosto la famiglia di Liang ha appreso che era stata condannata a due anni di prigione, dal tribunale della contea di Yanggu, nella città di Liaocheng. I dettagli sull'incriminazione, sul processo e sulla sentenza sono ancora da indagare.
Non è la prima volta che Liang viene presa di mira per la sua fede nel Falun Gong. Il 5 maggio 2008 gli agenti Xu Mingku e Guo Zongquan, della Divisione di sicurezza interna della contea di Dong'e, e l'agente Xie Shaoan, della stazione di polizia, hanno fatto irruzione nella sua abitazione e, il giorno successivo, sono tornati per arrestarla. L'8 e il 9 maggio dello stesso anno, la polizia ha fatto irruzione altre due volte nel suo appartamento. I familiari hanno notato che, dopo l'irruzione della polizia, erano spariti 600 yuan (circa 78 euro) in contanti che si trovavano in casa.
In seguito Liang è stata condannata a un anno e mezzo di pena detentiva, periodo trascorso nel campo di lavoro femminile di Jinan.
Il 17 ottobre 2015 gli agenti della stazione di polizia di Liuji si sono presentati con tre volanti a casa di Liang. La donna è stata arrestata e trattenuta per un periodo di tempo imprecisato.
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