(Minghui.org) Lo scorso 25 aprile Liu Yubo, di 64 anni, residente a Xingcheng nella provincia del Liaoning, è stata portata in tribunale su una sedia a rotelle ed è stata condannata a due anni e tre mesi di prigione per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal 1999.
Durante l'udienza del 1° aprile scorso la donna è stata portata nell'aula improvvisata del centro di detenzione su una sedia a rotelle. Al momento della stesura di questo articolo non è chiaro se Liu sia ancora nel centro di detenzione o se sia stata trasferita in prigione.
Il 28 dicembre dell’anno scorso Liu è stata arrestata a casa dagli agenti della Divisione di sicurezza interna della città di Xingcheng, della stazione di polizia della borgata di Jianchang e della stazione di polizia di via Ningyuan. Anche se le è stata riscontrata una pressione sanguigna paticolarmente elevata e un problema cardiaco, è stata comunque ammessa nel centro di detenzione della città di Xingcheng.
L'ultima persecuzione di Liu deriva da un arresto avvenuto cinque anni fa, da parte degli agenti della stazione di polizia della borgata Jianchang, quando ha parlato alla gente della persecuzione del Falun Gong. La donna è stata rilasciata su cauzione, ma la polizia ha recentemente riaperto il suo caso.
Inizialmente il caso della donna è stato sottoposto alla Procura della città di Xingcheng, che il 15 gennaio scorso lo ha trasferito a quella distrettuale di Lianshan, nella città di Huludao (la città di Huludao supervisiona la città di Xingcheng). Il 5 febbraio scorso Liu è stata incriminata dai procuratori Zhang Xiaojin e Du Yang.
A causa della sua persistente ipertensione e delle sue condizioni cardiache, il tribunale distrettuale di Lianshan ha fissato l'udienza per il suo caso al 15 marzo, ma in seguito l'ha rinviata al 1° aprile e ha condotto il processo nel centro di detenzione di Huludao. La donna non era in grado di camminare autonomamente.
La figlia di Liu ha chiesto al giudice di annullare l'udienza, ma lui l'ha ignorata. Durante il processo del 1° aprile, la donna è stata portata nell'aula improvvisata del centro di detenzione su una sedia a rotelle. La figlia si è dichiarata non colpevole per lei, ma il 25 aprile il giudice Wang Lianting ha condannato la madre a due anni e tre mesi di prigione, oltre a una multa di 10.000 yuan (circa 1.280 euro). Il verdetto è stato firmato anche dai giudici Chen Xue e Zhao Jing e dal cancelliere Nie Jiahui.
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