(Minghui.org) Un uomo 59enne residente a Changchun, nella provincia dello Jilin, si trova in cella nel carcere di Gongzhuling dal 14 maggio di quest’anno, dopo che ha perso il ricorso contro la condanna a sei anni per la sua fede nel Falun Gong.
Shi Wenzhuo era stato arrestato il 16 marzo dello scorso anno e portato al Centro di detenzione di Changchun. Era poi stato processato due volte presso il tribunale distrettuale di Kuancheng: la prima volta l’11 agosto e la seconda verso dicembre dell’anno scorso. I processi si sono tenuti in segreto, e la famiglia non ne è mai stata informata. Il 19 dicembre dell’anno scorso è stato condannato a sei anni.
Shi è ricorso in appello presso il tribunale intermedio di Changchun, che il 6 febbraio di quest’anno ha assegnato al caso un numero di registro. Il giorno dopo il giudice Wang Qingsong è stato incaricato di presiedere al caso. Ha chiamato la famiglia di Wang il 20 marzo per comunicare che non sarebbe stata un’udienza aperta.
Intorno al 26 marzo di quest’anno due funzionari della Procura di Changchun si sono recati al centro di detenzione per parlare con Shi. Non si sa se ci siano andati su ordine del giudice d’appello Wang. Gli hanno subito comunicato che il giudice aveva emesso un verdetto con cui confermava l’ingiusta condanna originale. Il verdetto portava anche le firme dei giudici Fan Wenhao (+86-431-88556649, +86-17643108213) e Zhang Ge e del cancelliere He Jialin. Shi è stato trasferito in carcere il 14 maggio.
Prima di quest’ultima condanna, in passato gliene erano state inflitte altre tre: nel 2000 era stato condannato a un anno ai lavori forzati, poi nel 2002 a nove anni di carcere e nel 2012 ancora a quattro anni di carcere.
Dettagli dell’ultimo atto persecutorio
Il pomeriggio del 16 marzo dello scorso anno due agenti della stazione di polizia di Tumenling avevano fatto irruzione in casa sua e lo avevano arrestato, confiscandogli anche un libro del Falun Gong e un ritratto del fondatore della disciplina spirituale.
Quello stesso giorno di mattina presto (alle 7:00) sei agenti erano andati all’ufficio dell’amministratore dell’immobile nel complesso residenziale di Shi, e avevano chiesto di vedere i video di sorveglianza. Avevano preso la decisione di arrestarlo quando l’hanno visto portare giù la spazzatura.
Dopo l’arresto è stato portato direttamente al centro di detenzione di Xinglongshan a Changchun, che ha rifiutato di ammetterlo perché, stando all’esito degli esami medici, non era idoneo alla detenzione. La polizia ha chiesto un altro esame, ma anche l’esito di quest’ultimo test ha confermato che era in pessime condizioni di salute.
La polizia poi è andata in ospedale e ha fatto alterare il risultato dell’esame da un medico. Il centro di detenzione allora ha accettato di ammetterlo nella struttura. Le guardie lo hanno interrogato, costretto a bere alcolici e appeso con delle corde.
La procura del distretto di Kuancheng lo ha incriminato e ha inoltrato il caso al tribunale dell’omonimo distretto, presso il quale è poi stato processato l’11 agosto dello scorso anno. Il tribunale non ha notificato l’udienza alla famiglia in anticipo, ma solo dopo che questa si era già tenuta. In seguito ha tenuto un’altra udienza e di nuovo non ne ha informato la famiglia.
Qualcuno che lavorava lì ha detto che a presiedere l’udienza è stato il giudice Li Dan, insieme ai giudici Cao Yangzi e Liu Xiaona e al cancelliere Wang Xiaoxu. Li ha promesso a Shi che gli avrebbe dato solo due anni se si fosse dichiarato “colpevole”. Se invece si fosse rifiutato gli avrebbe dato tre anni o anche di più. Shi non ha accettato la negoziazione, perché non aveva infranto nessuna legge praticando il Falun Gong.
Il tribunale ha emesso, nei suoi confronti, un verdetto di colpevolezza il 19 dicembre dello scorso anno, condannandolo a sei anni. Shi ha scritto sul verdetto: “Questa condanna contro di me non è valida”.
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