(Minghui.org) Recentemente si è appreso che Jiang Chunlin, residente a Qingdao nella provincia dello Shandong, è stato condannato a sette anni per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

Il 9 maggio dell'anno scorso Jiang è stato arrestato nella propria abitazione. Sua moglie, costretta a letto, è rimasta talmente terrorizzata dall'irruzione della polizia che 10 giorni dopo è deceduta. La donna aveva 53 anni.

Il 9 giugno dell'anno scorso la polizia ha sottoposto il caso di Jiang alla Procura distrettuale di Laoshan e il procuratore Zhou Bojian ha presto emesso un mandato di arresto formale nei suoi confronti. Due mesi dopo, il 16 agosto, il Dipartimento di polizia del distretto di Laoshan ha trasferito il caso, per un motivo sconosciuto, alla Procura distrettuale di Shibei.

Intorno al mese di ottobre dell'anno scorso il procuratore Zhang Xiuyan ha incriminato Jiang. Non è chiaro quando sia stato processato presso il Tribunale del distretto di Shibei. La sua famiglia è riuscita a scoprire soltanto che, in data sconosciuta, il giudice Li Jianjun lo ha condannato a sette anni ed è stato ammesso nella prigione di Jinan.

La suocera ottantenne di Jiang si è indignata per il fatto che fosse stato imprigionato semplicemente per aver vissuto secondo i principi di Verità-Compassione-Tolleranza del Falun Gong, e per essere una brava persona. Ha spiegato che, nel 2017, sua figlia ha avuto un ictus, è rimasta paralizzata e ha perso la parola. Nei sei anni successivi, è stato Jiang a prendersi cura di lei, giorno dopo giorno, ma il trauma di aver assistito all'arresto del marito le ha tolto la vita. La polizia, tuttavia, ha rifiutato di rilasciare Jiang su cauzione, per occuparsi del funerale della moglie.

Dettagli dell'arresto

La mattina del 9 maggio dell'anno scorso Jiang stava aiutando nel ristorante del figlio, quando si sono presentati tre agenti della Stazione di polizia di Budong, nel distretto di Laoshan. Dopo che uno di loro ha mostrato il tesserino di riconoscimento, l'uomo è stato arrestato e gli è stato confiscato il suo iPhone (un regalo del figlio) prima di recarsi nel suo appartamento. In seguito, gli agenti gli hanno restituito la scheda SIM contenuta nel telefono, ma non l'iPhone. La polizia ha confiscato a Jiang una stampante, un computer, alcuni libri del Falun Gong e un quaderno personale con le sue esperienze di coltivazione del Falun Gong.

Dopo aver avuto un ictus nel 2017, la moglie di Jiang è diventata disabile e non riusciva più a parlare. Poteva solo stare a letto impotente, guardando la polizia che rovistava dappertutto. Suo figlio ha ricordato continuamente agli agenti di fare silenzio, per non traumatizzarla.

La polizia ha dichiarato che era Jiang il loro obiettivo principale e che lo stavano monitorando da più di sei mesi. L'arresto è avvenuto dopo che un video di sorveglianza in un determinato quartiere ha ripreso un uomo con lo zaino in spalla che assomigliava a Jiang, e ha fatto sospettare la polizia che stesse distribuendo materiale informativo del Falun Gong.

Il filmato mostrava solo la schiena dell'uomo, non il suo volto, ma la polizia lo ha comunque usato come prova per farlo ammettere, il giorno successivo, in un centro di detenzione.

La moglie, che si era affidata a lui per le cure dopo l'ictus, 10 giorni dopo il suo arresto è deceduta. Il figlio, preoccupato che Jiang non riuscisse a sopportare la notizia, gliene ha parlato solo dopo un mese, per mezzo del suo avvocato. Al figlio non era stato permesso di fargli visita in prigione, così è stato il difensore ad informarlo che sua moglie era deceduta.

Jiang ha detto all'avvocato: "Mia moglie è stata indirettamente perseguitata a morte dal regime comunista". La polizia ha negato la richiesta del figlio di rilasciare il padre su cauzione per partecipare al funerale della moglie.

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