(Minghui.org) Nel giugno 2020 un settantenne residente nella città di Fushun, nella provincia del Liaoning, è stato arrestato e successivamente condannato a due anni e mezzo per aver parlato del Falun Gong alla gente. Luo Chungui, mentre scontava la pena nella prigione di Dongling nella città di Shenyang, capitale del Liaoning, è stato sottoposto a vari metodi di tortura, tra cui scosse elettriche, percosse selvagge, spruzzi di acqua al peperoncino e privazione del sonno. Il 25 dicembre dell'anno scorso è stato rilasciato. Di seguito è riportato il resoconto della sua persecuzione.
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Mi chiamo Luo Chungui. Il 12 marzo 2020 ho parlato del Falun Gong alla gente vicino alla scuola media n. 8 di Guchengzi e sono stato arrestato sul posto dagli agenti della Stazione di polizia locale. A causa della pandemia, sono stato rilasciato agli arresti domiciliari. Da allora la polizia veniva spesso a tormentarmi. Perquisivano la mia abitazione senza curarsi se c'era qualcuno in casa o se stavamo facendo qualcosa. In un episodio sono arrivati mentre mio figlio, che era a casa da solo, stava facendo la doccia, hanno messo tutto in disordine, hanno portato via i miei libri sul Falun Gong e il mio cellulare senza presentare un mandato di perquisizione.
Il 28 giugno 2021 sono uscito di casa per comprare una spazzola e sono stato arrestato appena fuori dalla porta. Quel giorno sono stato portato al centro di detenzione della città di Fushun. Le guardie hanno ordinato a tutti di recitare le regole del centro di detenzione. Mi sono rifiutato di farlo, insistendo sul fatto che non avevo fatto nulla di male. Per punizione, hanno trovato una scusa per ridurre la quantità di cibo che mi veniva data. In seguito hanno smesso di fonirmi la carta igienica, non mi hanno permesso di fare il bucato e 100 yuan (circa 13 euro), che mio figlio mi ha mandato per comprare beni di prima necessità, sono stati usati dai detenuti. Successivamente mio figlio mi ha inviato altri 200 yuan (circa 25 euro), che sono stati usati per pagare le analisi del sangue prelevatomi dai detenuti contro la mia volontà. Al centro di detenzione non ho trascorso un solo giorno in pace.
In seguito sono stato segretamente condannato a due anni e mezzo e ammesso alla prigione di Dongling. Le guardie hanno organizzato piccole squadre di sette o otto detenuti per controllarmi. Erano tutti uomini di corporatura robusta dallo sguardo malvagio.
Inizialmente i prigionieri mi hanno mostrato vari strumenti di tortura e hanno minacciato di usarli su di me se mi fossi rifiutato di scrivere una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong. La maggior parte dei praticanti si sono arresi dopo che sono stati mostrati loro gli strumenti di tortura. Anch'io ho avuto paura, ma mi sono detto che non avrei potuto scrivere la dichiarazione a nessun costo. Poi i detenuti mi hanno calpestato e mi hanno applicato gli strumenti di tortura sulle dita delle mani e dei piedi. I miei vestiti erano macchiati di sangue, il mio corpo coperto di lividi, le mie mani e i miei piedi erano neri e blu, e sono rimasti insensibili per i successivi mesi. Ancora oggi le mie mani non si sono completamente riprese e spesso sanguinano sotto la pelle.
Dopo il primo ciclo di torture, mi hanno assegnato la cella cinque del primo reparto. Ero strettamente controllato dai detenuti e non potevo parlare con nessuno. Un giorno, quando mi hanno sentito parlare del Falun Gong con due nuovi detenuti, quello che mi controllava mi ha denunciato alla guardia di nome Li.
Li e un'altra guardia di nome Tang mi hanno colpito e preso a calci. Quindi mi hanno riportato in cella e appeso alla struttura del letto a castello. Hanno ordinato ai detenuti di sorvegliarmi e di impedirmi di dormire e, quando chiudevo gli occhi, mi colpivano. Un detenuto mi ha picchiato con particolare violenza per farsi ridurre la pena, e mi ha quasi rotto il polso.
Inoltre, ogni mese le guardie mi ordinavano di scrivere rapporti di pensiero. Poiché mi rifiutavo, mi hanno spruzzato in quattro volte dell'acqua al peperoncino in viso e mi hanno percosso con i manganelli elettrici. Dopo una sessione di torture, la mia schiena era gravemente ustionata.
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Fushun City Practitioner Mr. Luo Chungui Beaten and Tortured Numerous Times
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