(Minghui.org) Guo Meixue, un praticante 54enne di Longkou nello Shandong, ha recentemente perso il ricorso contro la condanna a due anni per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il corpo e la mente perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
Era stato arrestato il 28 febbraio di quest'anno per aver parlato alla gente del Falun Gong. Dopo essere stato portato al Centro di detenzione di Longkou ha fatto lo sciopero della fame per sei giorni, e al sesto giorno ha ricominciato a bere e a mangiare.
Il mandato d'arresto formale è stato spiccato l'8 marzo e il 20 marzo la polizia ha relazionato la Procura di Longkou. Il PM Lyu Shasha ha formulato l'atto d'accusa il 15 aprile; è stato processato dal Tribunale di Longkou il 5 giugno e il giudice Chi Ya'nan lo ha condannato a due anni alla fine del mese. Guo ha presentato ricorso al Tribunale intermedio di Yantai, che recentemente ha confermato la sentenza di primo grado originale.
Fonti interne hanno rivelato che Guo ha iniziato un altro sciopero della fame a luglio scorso ed è stato portato più volte all'Ospedale di Beihai per essere sottoposto ad alimentazione forzata. Le guardie lo hanno ammanettato e incatenato. Non è chiaro quando sarà trasferito in carcere ora che l'appello è stato respinto.
Prima della sua ultima condanna era già stato arrestato nel giugno 2007, dopo che qualcuno lo aveva denunciato per aver parlato alla gente del Falun Gong. Gli è stata data una pena di due anni al Campo di lavoro forzato maschile n. 2 dello Shandong anche noto come Campo di lavoro forzato Wancun.
Quando si è rifiutato di rinunciare al Falun Gong, le guardie hanno ordinato ai detenuti di sorvegliarlo e gli è stato concesso di dormire solo dall'1:00 alle 4:00 di notte. Dopo circa tre settimane di detenzione, una guardia gli ha legato la mano destra al letto a castello superiore e la quella sinistra al letto inferiore e lo ha tenuto così dalle 10:00 alle 16:00; in questo modo lui non poteva né star dritto né accovacciarsi. Il direttore delle guardie, Luo Guangrong, di tanto in tanto andava da lui e premeva forte sulle costole, causandogli un dolore atroce. Inoltre le guardie non gli hanno dato niente da mangiare per pranzo.
Il 6 gennaio 2008 ha iniziato un nuovo sciopero della fame. Il direttore Luo ha ordinato ad alcune guardie di portarlo nel suo ufficio e di picchiarlo. Poi lo hanno messo in cella d'isolamento, dove lo hanno appeso per i polsi e gli hanno dato la scossa coi manganelli elettrici. Il dolore era insopportabile: gli sembrava di essere morso da tanti serpenti. Poi ai pasti gli davano solo un piccolo panino al vapore.
La persecuzione ha traumatizzato sua moglie così tanto che non appena sentiva la sirena della polizia il cuore iniziava a batterle all'impazzata.
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