(Minghui.org) Nota del redattore: questo articolo fa parte di una serie di casi di morte pubblicati tempo fa dal sito cinese e tradotti solo recentemente dal sito italiano.
Nome: Zhang LinNome cinese: 张林Sesso: DonnaEtà: 74 anniCittà: Pu'erProvincia: YunnanOccupazione: Operaia di una fabbrica alimentare in pensioneData della morte: 20/3/2020Data dell'ultimo arresto: 10/1/2005Luogo di detenzione più recente: Seconda prigione femminile di Kunming
Zhang Lin, della città di Pu'er in provincia dello Yunnan, è morta il 20 marzo 2020. La sua morte è la causa di anni di persecuzioni per aver praticato il Falun Gong, tra cui un periodo di 17 mesi in un campo di lavoro forzato e una condanna a 4 anni di prigione. Dopo aver subito torture incessanti, era stata anche sottoposta a ripetute somministrazioni di farmaci.
La signora Zhang, lavoratrice in pensione della fabbrica alimentare della contea di Lancang, aveva iniziato a praticare il Falun Gong nel luglio 1997. Era stata arrestata nel giugno 2001 e condannata a 17 mesi di reclusione nel campo di lavoro forzato per donne di Dabanqiao, nella città di Kunming, capitale dello Yunnan. Costretta a lavorare per molte ore senza retribuzione, le guardie l'avevano anche costretta ad assumere farmaci sconosciuti, nonostante fosse in perfetta salute.
Zhang era stata nuovamente arrestata il 10 gennaio 2005 e a causa degli abusi subiti durante la detenzione, aveva iniziato ad avere difficoltà a respirare. Dopo averla portata in ospedale, Ye Shirong, il direttore dell'Ufficio 610 locale, l'aveva costretta a prendere due pillole e Zhang aveva perso i sensi.
Nel settembre 2005 la praticante era stata condannata a quattro anni e portata nel secondo carcere femminile di Kunming. Le guardie avevano istigato le detenute a picchiarla, le avevano negato l'uso del bagno e le avevano somministrato a forza farmaci sconosciuti. La costringevano anche a stare seduta su un piccolo sgabello per lunghe ore senza muoversi.
Una volta, quando la signora Zhang aveva sofferto di un piccolo raffreddore, le guardie avevano ordinato a diversi detenuti di tenerla ferma su un letto. Uno di loro le aveva strozzato il collo, si era inginocchiato sul suo petto e l’aveva costretta a prendere delle pillole. In seguito aveva provato una sensazione di soffocamento.
In un altro episodio, nel luglio 2007, siccome la signora Zhang aveva tossito alcune volte, le guardie l'avevano portata all'ospedale del carcere, dove il medico le aveva fatto un'iniezione. Dopo pochi secondi aveva perso conoscenza, non respirava, il cuore aveva smesso di battere e la pressione sanguigna non era rilevabile. Avevano così dovuto farle un trattamento d'emergenza.
Temendo di morire in prigione, le guardie avevano costretto la signora Zhang a scrivere una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong e l'avevano rilasciata. Una volta rilasciata, aveva sofferto di gonfiore persistente e di un significativo calo della memoria: non riusciva nemmeno a ricordare le strade intorno a casa sua. Sebbene le sue condizioni erano migliorate un po', dopo aver ripreso a praticare il Falun Gong, aveva continuato a lottare contro l'atrofia muscolare, la perdita di peso e l'offuscamento della vista. La sua memoria continuava a diminuire. Improvvisamente perdeva conoscenza e rimaneva incosciente per ore. Quando si riprendeva, non ricordava cosa fosse successo. Con il tempo, la signora Zhang non era più in grado di alzarsi e avea perso l'appetito. Anche gli svenimenti erano diventati sempre più frequenti. Dopo aver lottato con una salute cagionevole per oltre 10 anni, è morta il 20 marzo 2020.
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