(Minghui.org) Il 25 dicembre dell'anno scorso Jiang Chunmei è stata inviata al gruppo di gestione rigorosa, dopo essere stata rinchiusa nella Prigione femminile della provincia dell'Heilongjiang, dove deve scontare una pena di cinque anni per la sua fede nel Falun Gong.
Poiché sia il marito che il figlio maggiore sono deceduti durante la persecuzione del Falun Gong, la signora Jiang non ha altri parenti stretti che possano versare denaro sul suo conto corrente per poter acquistare beni di prima necessità. Si dice che, per guadagnare denaro, stia lavorando per le detenute della sua cella.
Nel 2018 la signora Jiang, ex docente del Dipartimento di lingue straniere del Collegio normale della città di Mudanjiang, nella provincia dell'Heilongjiang, si è trasferita dai suoi genitori nella contea di Longjiang, per prendersi cura di loro, dopo aver scontato una condanna a 14 anni di prigione (dall'ottobre 2003 all'ottobre 2017) per aver praticato il Falun Gong. Nel 2009 suo marito e suo figlio maggiore hanno perso la vita a causa della persecuzione, mentre lei era ancora in prigione.
Il 18 dicembre 2022 Chunmei è stata arrestata per la prima volta. La polizia ha dichiarato che stava cercando di perseguirla a causa del suo precedente arresto del 27 marzo 2020, per aver distribuito materiale informativo del Falun Gong. All'epoca, gli agenti le avevano sottratto le chiavi di casa e avevano messo a soqquadro la sua abitazione. Per evitare la persecuzione e nascondersi dalla polizia, Chunmei è stata costretta a vivere da sfollata. Tuttavia, due anni dopo è stata nuovamente arrestata.
All'inizio di febbraio dell'anno scorso la Stazione di polizia di Longhua, nella contea di Longjiang, ha sottoposto il caso della signora Jiang alla procura locale. Il 24 maggio il Tribunale di Longjiang ha tenuto un'udienza e, all'inizio di luglio dell'anno scorso la donna è stata condannata a cinque anni di prigione.
Tattiche note utilizzate per abusare dei praticanti incarcerati
Secondo le praticanti che sono state collocate nel gruppo di gestione rigorosa della Prigione femminile della provincia dell'Heilongjiang, sono state fatte sedere su piccoli sgabelli, dalle 3:30 alle 22:00 di ogni giorno, mentre erano costrette a guardare video di propaganda anti-Falun Gong che venivano riprodotti in continuazione. Le praticanti non potevano parlare tra loro e quelle che ancora si rifiutavano di rinunciare al Falun Gong, venivano insultate e brutalmente picchiate. Non è stato permesso loro di usare il bagno e alcune si sono sporcate i pantaloni. Le guardie hanno anche limitato o impedito loro del tutto l'acquisto di beni di prima necessità, limitando i pasti a due al giorno nei fine settimana.
Nel corso degli anni molte praticanti recluse nella Prigione femminile della provincia dell'Heilongjiang sono state ferite e almeno 32 di loro sono decedute a causa delle torture subite.
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