(Minghui.org) Zhang Xiufen, di 73 anni del distretto di Fengtai a Pechino, è stata condannata a sei anni di prigione per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
La sentenza della signora Zhang ha fatto seguito all'udienza a sorpresa dell'11 ottobre scorso. Quel giorno, il Tribunale distrettuale di Fengtai l'ha convocata per un “colloquio”. La donna si è recata come da istruzioni ed è rimasta sconvolta nell'apprendere che avrebbe dovuto affrontare il giudice (per legge, gli imputati dovrebbero essere avvisati in anticipo riguardo alla data del processo).
Un avvocato d'ufficio ha presentato una dichiarazione di colpevolezza per lei. Durante la sua autodifesa, il giudice ha continuato a interromperla. Non è chiaro quando Xiufen sia stata condannata esattamente, dopo l'udienza non annunciata. Attualmente la donna sta facendo ricorso in appello contro l'ingiusta condanna.
Non è la prima volta che la signora Zhang viene presa di mira per la sua fede. In precedenza ha scontato tre periodi in un campo di lavoro per un totale di sei anni. Durante il terzo campo di lavoro, è stata brutalmente picchiata e ha perso la vista da un occhio. All'inizio di ottobre 2016 è stata nuovamente arrestata e successivamente condannata a quattro anni e mezzo.
I dettagli dell'ultima persecuzione
L'ultimo calvario della signora Zhang è nato dal suo primo arresto, avvenuto il 5 luglio 2022, dopo essere stata denunciata per aver parlato alla gente del Falun Gong. Durante l'interrogatorio presso la Stazione di polizia di Qingta, nel distretto di Fengtai, è stata gravemente ferita dopo essere stata picchiata da otto agenti.
Un agente dell'Ufficio 610 le ha preso la chiavi di casa e si è introdotto nel suo appartamento. Le sono stati confiscati i libri del Falun Gong, il materiale, la foto del fondatore del Falun Gong e 1.500 yuan (circa 200 euro) in contanti.
A causa delle ferite riportate, il centro di detenzione locale ha rifiutato di ammetterla. Due giorni dopo la donna è stata rilasciata su cauzione e si è recata in ospedale, dove le sono state diagnosticate fratture da compressione alle costole, alle vertebre toraciche (sezione centrale della colonna vertebrale che sostiene la gabbia toracica) e alle vertebre lombari (sezione inferiore della colonna vertebrale che sostiene il peso del corpo).
Nel mese di giugno dell'anno scorso il capo Liu Jiankun e l'agente Zhang Yue, della Stazione di polizia di Qingta, hanno molestato diverse volte la signora Zhang nella sua abitazione. Un mese dopo, le è stata prolungata la cauzione di un anno.
Alle 6:30 del 15 agosto scorso gli agenti della Stazione di polizia di Qingta hanno arrestato nuovamente la signora Zhang ma, nel pomeriggio è stata rilasciata. Le hanno detto di aver sottoposto il suo caso alla Procura distrettuale di Fengtai.
Alla fine di settembre il procuratore l'ha incriminata. Poco dopo è stata convocata presso il Tribunale del distretto di Fengtai, per ascoltare un cancelliere che leggeva ad alta voce il suo atto d'accusa. È rimasta turbata nel sentire che suo figlio era stato inserito, a sua insaputa, come testimone dell'accusa. Il pubblico ministero l'ha fatto perché il figlio aveva firmato i documenti per la sua cauzione. Anche i suoi trascorsi nei campi di lavoro e in prigione sono stati indicati come prova di essere una recidiva. Il pubblico ministero ha suggerito di infliggerle una pesante pena detentiva.
Dopo la seduta in tribunale, la signora Zhang è tornata a casa. In seguito ha sporto denuncia contro la Stazione di polizia di Qingta, la Procura del distretto di Fengtai e il tribunale locale, per aver perseguitato una cittadina rispettosa della legge come lei.
L'11 ottobre scorso Xiufen è stata processata con l'inganno di farle fare rapporto e, successivamente è stata condannata.
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