(Minghui.org) Il sito Minghui ha già riferito della tortura di Wang Guixia, un'operaia tessile in pensione, 81enne, mentre scontava una pena detentiva di 15 mesi per la sua fede nel Falun Gong. Questo articolo fornisce ulteriori informazioni sulle torture subite in prigione.

La signora Wang, della città di Jinzhou nella provincia del Liaoning, è stata arrestata il 25 settembre del 2022 e successivamente rilasciata su cauzione. È stata nuovamente arrestata il 1° febbraio dello scorso anno e, quattro giorni dopo, è stato emesso un mandato di arresto formale nei suoi confronti. Il suo caso è stato presentato alla Procura della città di Linghai il 19 febbraio dello scorso anno e il giorno successivo è stata incriminata. Il Tribunale della città di Linghai ha tenuto un'udienza presso il Centro di detenzione femminile della città di Jinzhou il 4 marzo e la condanna a 15 mesi di reclusione è stata emessa poche settimane dopo.

La donna è stata rinchiusa nel primo Carcere femminile della provincia del Liaoning il 17 luglio dell’anno scorso e assegnata alla divisione 12 il giorno successivo. Questa divisione è stata specificamente progettata per torturare le praticanti del Falun Gong e nessun abuso è ritenuto eccessivo.

Abusi nella divisione 12

Il 18 luglio dello scorso anno, Guixia è stata messa in una cella di isolamento con le detenute Zhang Hanwen (la più attiva e brutale abusatrice), Fan Lili e Xu Liyan, che si sono alternate nel sorvegliarla. L'hanno costretta a sedersi su un piccolo sgabello di plastica dalle 6:00 alle 22:00. Ha sofferto di mal di schiena e di un forte gonfiore a gambe e piedi, che a un certo punto ha reso le sue caviglie grandi quanto i polpacci.

Durante la tortura da seduta, la donna è stata anche picchiata. A mezzogiorno del 18 luglio dello scorso anno, le detenute Zhang e Xu l’hanno afferrata per la camicia e l'hanno scossa avanti e indietro, sbattendole la testa contro la struttura metallica del letto, provocandole un bernoccolo grande quanto un uovo sulla testa, che non si è riassorbito fino a molti giorni dopo.

La signora Wang ha gridato aiuto, ma nessuna guardia è accorsa per fermare le detenute, anzi le hanno detto: "A nessuno importa se muori. La prigione ha due quote di morte all'anno. Non abbiamo infranto nessuna legge torturandoti!".

Le guardie hanno addirittura accusato la donna di aver "turbato l'ordine carcerario" gridando in cerca di aiuto.

Per tre giorni di fila, le tre detenute non hanno permesso a Guixia di bere, mangiare e andare in bagno. Le hanno concesso solo cinque minuti per lavarsi i denti e il corpo. Non c'era un materasso e ha dovuto dormire su una tavola rigida con una copertina sottile e senza un cuscino.

In seguito, altre detenute sono state aggiunte al gruppo che monitorava quotidianamente la signora Wang, che l’hanno costretta a guardare, leggere e ascoltare materiale diffamatorio contro il Falun Gong. Le hanno anche ordinato di scrivere diverse dichiarazioni per rinunciare e denunciare il Falun Gong. Dopo tre giorni la signora Wang, ormai ottantenne, non ce la faceva più e ha scritto dichiarazioni di rinuncia contro la sua volontà. Altre praticanti hanno fatto lo stesso dopo essere state torturate incessantemente. Una di loro si è sporcata i pantaloni per via delle torture.

Dopo aver scritto le dichiarazioni, Guixia è stata costretta a scrivere ogni giorno rapporti di pensiero, diffamando il Falun Gong e il suo fondatore, oltre a tessere le lodi del regime comunista.

Le guardie hanno anche tentato di accertare quanto bene la signora Wang si fosse "trasformata" filmandola mentre rispondeva alle seguenti domande:

- Nome, sesso, età, luogo di origine e altre informazioni personali.- Cos’hai imparato da quando sei in prigione?- Chi è stato più gentile con te qui?- Cosa pensi della gestione carceraria?- Cos’hai imparato dalla formazione fornita dal capitano della squadra?- Quali sono i tuoi piani dopo che verrai rilasciata?- Cosa desideri fare di più quando verrai rilasciata?- Continuerai a praticare il culto del qigong dopo il tuo rilascio?- Continuerai a partecipare alle attività della setta dopo il tuo rilascio?- Cosa faresti se qualcuno ti chiedesse di aiutarlo a distribuire volantini sul Falun Gong?- Ora che verrai rilasciata infrangerai di nuovo la legge?- Che tipo di persona vuoi essere dopo il tuo rilascio?

Guixia si è rifiutata di rispondere.

Abusi continui

Il 18 settembre dello scorso anno la signora Wang è stata trasferita alla divisione 11, riservata alle anziane e alle inferme, si è rifiutata di indossare la spilla da detenuta e di mettersi rivolta verso il muro quando le è stato ordinato.

A marzo di quest’anno la donna ha rilasciato una dichiarazione solenne per annullare le dichiarazioni che era stata costretta a scrivere nella divisione 12. Ha rifiutato di essere filmata, nonostante le minacce di essere privata del suo diritto alle visite dei familiari, all'acquisto di beni di prima necessità e alle docce.

Ad aprile, quando la prigione ha negato nuovamente alla donna le telefonate con la sua famiglia, ha protestato e la guardia Chen Lin le ha detto che doveva accettare di essere videoregistrata; quando ha rifiutato nuovamente, le sono negate le telefonate con la famiglia.

Le guardie hanno tentato di videoregistrare nuovamente la signora Wang il 13 aprile, ma non ci sono riusciti. Il 19 aprile hanno tolto il suo letto dalla cella, dicendo che quel giorno aveva fatto gli esercizi del Falun Gong. Non aveva un posto dove dormire o sedersi, così ha finito per dormire in un grande cassetto (80x40x20 centimetri) per un'intera settimana.

Il 25 aprile le guardie hanno tentato almeno quattro volte di filmare la signora Wang. La prima volta si è rifiutata, la seconda volta due detenute l’hanno costretta a sedersi su una sedia a rotelle e l’hanno portata in un ufficio ma, dato che il suo battito cardiaco è salito a 110 battiti al minuto e la sua pressione sanguigna era troppo alta, hanno desistito. La terza volta la sua frequenza cardiaca è salita a 125 e le guardie temevano che potesse avere un'emergenza medica, quindi l’hanno riportata in cella. Verso le 15:30 di quel pomeriggio hanno tentato una quarta volta. Quando due detenute l’hanno seduta di nuovo sulla sedia a rotelle, lei ha esclamato: "La Falun Dafa è buona!". Non si sa se le guardie siano riuscite a filmarla.

A maggio, quando la donna è stata finalmente rilasciata, era emaciata e debole e con le gambe molto gonfie. Un tempo allegra ed estroversa, era diventata introversa e triste; soffriva anche di affaticamento mentale e faceva fatica a concentrarsi.

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