(Minghui.org) Da 26 anni il Partito Comunista Cinese (PCC) continua a perseguitare i praticanti del Falun Gong, e ha intensificato la persecuzione anche contro i praticanti anziani. Lo scorso mese di giugno Minghui ha appreso che il signor Wei Jiuxiang, di 82 anni, e sua moglie, la signora Zhang Yanmiao, di 85 anni, della contea di Mengyin nella provincia dello Shandong, l'anno scorso sono stati condannati a quattro anni, per la loro fede nel Falun Gong. Alcuni anni prima di essere arrestato, il signor Wei era diventato invalido e cieco,ma questo caso rappresenta soltanto la punta dell'iceberg.
Secondo la costituzione del PCC, a chi ha superato i 75 anni di età, dovrebbe essere inflitta una pena più leggera, tuttavia, nel caso dei praticanti del Falun Gong, anche le persone di 80 anni vengono rinchiuse in strutture come le prigioni, i centri per il lavaggio del cervello o gli ospedali psichiatrici, semplicemente per aver difeso la loro fede.
Una volta che i praticanti anziani vengono rinchiusi in queste strutture, ciò che li attende potrebbe essere il lavaggio del cervello e torture senza fine. Alcuni dei metodi di tortura comunemente utilizzati includono: percosse, privazione del sonno o quantità di cibo sufficiente, iniezioni di farmaci tossici o scariche elettriche. A causa della loro età avanzata, molti di loro sono diventati malnutriti e deboli, a causa dei prolungati abusi fisici e mentali, e di conseguenza sono deceduti.
Di seguito sono elencati 13 casi di praticanti anziani, deceduti durante la detenzione o poco dopo il loro rilascio dalla prigione.
Deceduti durante la detenzione
Il 9 novembre 2015 Liu Dianyuan, della città di Chaoyang nella provincia del Liaoning, è stato arrestato a casa di sua sorella e portato al Centro di detenzione della contea di Jianping. Nel 2016, all'età di 78 anni, è stato condannato a 11 anni e mezzo di prigione e, nonostante le sue condizioni fisiche estremamente precarie, l'uomo è stato preso in custodia. Nel mese di settembre 2022 le guardie hanno chiamato i suoi familiari, invitandoli a comprargli dei pannolini. La sua famiglia ha scoperto che il signor Liu, allora ottantaquattrenne, era già incapace d'intendere e di volere, ma la prigione ha rifiutato di rilasciarlo per cure mediche. Nel corso degli anni le sue condizioni hanno continuato a peggiorare e, il 10 febbraio dell'anno scorso, giorno del Capodanno cinese, Dianyuan è deceduto in prigione all'età di 86 anni.
Il 26 novembre 2015 Li Peigao, della città di Kunming nella provincia dello Yunnan, è stato arrestato e, l'8 ottobre 2016, è stato condannato a quattro anni di prigione dal Tribunale distrettuale di Xishan. L'uomo ha presentato ricorso al Tribunale intermedio della città di Kunming, che ha confermato il verdetto originale.
Nel mese di gennaio 2019 il signor Li è stato trasferito nel Carcere della provincia dello Yunnan e gli è stata negata la possibilità di ricevere le visite dei familiari. Il 4 gennaio 2023, pochi giorni prima di aver finito di scontare la pena di quattro anni, l'uomo è deceduto all'età di 86 anni.
Il 22 maggio 2023 la signora An Fuzi, di 82 anni della città di Yanji, nella provincia dello Jilin, è deceduta mentre stava scontando una pena di tre anni. Alla fine di agosto 2021 la donna è stata arrestata e condannata a tre anni dal Tribunale di Yanji. Alla fine di settembre 2021 è stata trasferita nel Carcere femminile della provincia dello Jilin e le è stato negato il diritto di ricevere visite dai familiari. Il 22 maggio 2023 Fuzi è deceduta nell'ospedale della prigione. Il carcere ha cremato il suo corpo senza la presenza di alcun membro della sua famiglia.
Il 14 aprile 2022 Han Junde, della città di Baoding nella provincia dell'Hebei, è deceduto mentre stava scontando una pena di otto anni nel Carcere n° 5 di Jidong, nella provincia dell'Hebei. L'uomo era stato arrestato e condannato per aver realizzato oggetti artigianali in zucca, intagliati con i principi del Falun Gong: “Verità, Compassione, Tolleranza”. A causa dei maltrattamenti subiti in prigione, Junde ha sviluppato una grave anemia; ha perso la vista da un occhio e doveva essere trasportato in sedia a rotelle. La famiglia ha presentato una domanda di libertà condizionale per motivi di salute, ma l'Ufficio di giustizia del distretto di Jingxiu ha respinto la richiesta, nonostante il medico avesse decretato che ne avesse diritto. Il signor Han aveva 77 anni.
Liaoning: Ulteriori informazioni sulla morte di una donna di 71 anni perseguitata in carcere
Il 20 luglio 2022 la signora Wang Yan, di 71 anni della città di Shenyang nella provincia del Liaoning, è stata arrestata e successivamente condannata a quattro anni dal Tribunale distrettuale di Dadong. Il 15 febbraio 2023 la donna è stata rinchiusa nella seconda Prigione femminile della provincia del Liaoning, probabilmente nella divisione 3, dove il 9 maggio scorso è deceduta.
Il 28 aprile 2021 Tang Fenghua, di 71 anni residente a Chongqing, è stato arrestato nella sua abitazione e condotto al Centro di detenzione di Yongchuan. Il 25 settembre 2021 ha iniziato a vomitare sangue ed è stato portato al secondo Ospedale di Chongqing. Il 9 ottobre 2021 è stato rilasciato dopo che gli era stata diagnosticata la tubercolosi. Verosimilmente alla fine del 2021 o all'inizio del 2022 è stato nuovamente arrestato e condannato a quattro o quattro anni e mezzo di prigione. Nel Carcere di Yongchuan è stato brutalmente torturato ed è caduto in condizioni critiche. È stato portato al secondo Ospedale di Chongqing, dove il 17 aprile scorso è deceduto.
Morte poco dopo il rilascio
Il 25 gennaio 2020 Yu Fangzhuang, nata nel 1933 e originaria di Nanchang, nella provincia dello Jiangxi, è stata inizialmente arrestata e rilasciata su cauzione poche ore dopo. Il 18 gennaio 2021 è stata condannata a sei mesi di prigione. Data la sua età avanzata, il tribunale le ha concesso di scontare la pena ai domiciliari.
Il 14 novembre 2023 la polizia ha comunicato alla signora Yu che doveva sottoporsi a una visita medica, così suo figlio l'ha accompagnata in ospedale. Una settimana dopo, il 21 novembre, gli agenti hanno prelevato la donna dalla sua abitazione e l'hanno portata nella Prigione femminile della provincia dello Jiangxi, anche se aveva già scontato i sei mesi di pena ai domiciliari, come stabilito dall'ordinanza del tribunale.
Durante la reclusione, le detenute incaricate di sorvegliarla l'hanno tenuta incatenata per tre giorni consecutivi. Un'altra volta le hanno versato sulla testa acqua bollente, mentre stava facendo il bagno. All'epoca aveva 91 anni e le guardie la costringevano a dormire sul letto a castello superiore; ogni giorno faceva fatica a salire e scendere, inoltre durante i pasti non le veniva dato cibo a sufficienza e spesso non aveva nulla da mangiare.
Dopo essere stata rilascia il 20 maggio dell'anno scorso, le sue condizioni hanno continuato a peggiorare. Spesso perdeva conoscenza e gradualmente ha perso la capacità di riconoscere le persone, persino suo figlio. Aveva anche dolori in tutto il corpo. Faceva fatica a mantenere l'equilibrio mentre camminava e cadeva con facilità. La mattina presto del 9 febbraio scorso Fangzhuang è deceduta all'età di 92 anni.
Il 20 novembre dell'anno scorso mancava soltanto un mese al suo ottantacinquesimo compleanno, quando Yao Jingjiao, della città di Jieyang nella provincia del Guangdong, è deceduta, poche settimane dopo essere stata rilasciata sulla parola in condizioni critiche.
Il 14 giugno 2020 Jingjiao è stata arrestata. Dopo essere stata condannata a tre anni e multata di 30.000 yuan (circa 3.630 euro) nel novembre 2022, la Divisione di sicurezza interna del distretto di Rongcheng l'ha sottoposta a una visita medica. Anche se soffriva d'ipertensione, la polizia l'ha comunque portata al Centro di detenzione del distretto di Jiedong, dove è rimasta fino all'inizio di luglio 2023, quando è stata trasferita nel Carcere femminile della provincia del Guangdong. A causa della pressione sanguigna elevata e del peggioramento delle sue condizioni di salute, il giorno stesso in cui è stata imprigionata Jingjiao è stata ricoverata nell'ospedale del carcere.
Quando, il 9 settembre dell'anno scorso, la signora Yao si è fratturata la gamba destra, la prigione non ha informato i familiari delle sue condizioni fino alla metà del mese. È stato detto loro di recarsi in prigione per firmare un modulo di consenso affinché potesse essere operata. I familiari sono andati, ma non è stato loro permesso di vederla. Dopo aver firmato il modulo, il personale della prigione ha detto che l'intervento doveva essere annullato a causa delle precarie condizioni fisiche della donna.
La mattina presto del 25 ottobre dell'anno scorso la prigione ha organizzato il trasporto in ambulanza della signora Yao all'Ospedale di medicina cinese della città di Jieyang. I suoi familiari, che aspettavano all'ingresso della struttura ospedaliera, erano visibilmente turbati nel vedere una donna quasi irriconoscibile, che veniva trasportata fuori in barella. Era in uno stato quasi vegetativo e aveva la bocca spalancata. Poteva muovere gli occhi, ma non riusciva a parlare.
La guardia che l'accompagnava ha detto che la sua gamba destra non era ancora guarita e che aveva un’insufficienza multiorgano. Ha sottolineato che la stavano formalmente consegnando ai suoi familiari e ha ordinato loro di firmare una liberatoria, che avrebbe sollevato la prigione da qualsiasi responsabilità nel caso le fosse successo qualcosa. Al rifiuto dei familiari, la guardia li ha minacciati di riportarla in prigione, così sono stati costretti a cedere e hanno firmato. Subito dopo hanno portato la donna in ospedale.
Dopo giorni trascorsi in terapia intensiva, la signora Yao non mostrava ancora segni di miglioramento. I funzionari dell'ospedale non volevano che morisse sotto la loro custodia e l'hanno dimessa. Nonostante le sue condizioni, l'Ufficio 610 ha ordinato ai funzionari del villaggio di molestarla a casa e di scattarle delle foto. Il 12 novembre hanno chiamato i suoi familiari, ordinando loro di scattarle una foto da presentare alle autorità. Otto giorni dopo Jingjiao è deceduta.
Uomo di 84 anni muore dopo aver scontato la seconda condanna per la sua fede nel Falun Gong
Lo scorso 25 gennaio Zhou Xiancheng, di 84 anni della città di Macheng, nella provincia dell'Hubei, è deceduto poco dopo aver finito di scontare una seconda pena detentiva.
Intorno alle 20:00 del 28 marzo 2021 Xiancheng è stato arrestato nella sua abitazione. È stato portato al Centro per il lavaggio del cervello Liuji a Wuhan e, alcune settimane dopo, è stato trasferito al Centro di detenzione del distretto di Xinzhou che, sebbene avesse inizialmente rifiutato di prenderlo in custodia a causa della sua età avanzata, è stato costretto dalla polizia a rinchiuderlo.
In seguito il signor Zhou è stato segretamente condannato a una pena detentiva di durata sconosciuta ed è stato portato nella Prigione di Fanjiatai. Poco dopo essere stato rilasciato, l'uomo è deceduto.
Sei mesi prima della scadenza della sua pena di tre anni Bai Xingguo (noto anche come Bai Xinguo), un uomo di 83 anni della città di Chengde nella provincia dell'Hebei, è stato sottoposto a un'iniezione con un farmaco tossico. Le sue condizioni di salute hanno continuato a peggiorare ed era costantemente in stato delirante. Quando, nel mese di gennaio 2022, la prigione ha informato la sua famiglia di andarlo a riprendere, l'uomo era già incapace e in fin di vita, e 20 giorni dopo Xingguo è deceduto.
La signora Shi Guizhi, di 74 anni della città di Harbin, nella provincia dell'Heilongjiang, è stata incarcerata per scontare una pena di quattro anni. Il 6 gennaio 2018 lei e suo marito sono stati arrestati per aver scritto la frase “Falun Dafa è buona” sul muro del loro cortile. Pochi giorni dopo il tribunale locale ha condannato la donna a quattro anni, mentre suo marito è stato condannato a tre anni e mezzo. Guizhi è stata portata nella Prigione femminile dell'Heilongjiang e suo marito è stato trasferito nella Prigione di Hulan, situata nella città di Harbin.
Quando, il 19 gennaio 2023, è terminato il suo mandato la signora Shi, portata fuori dalle guardie, era completamente muta e non rispondeva alle domande dei familiari. Aveva lo sguardo spento e aveva perso la sensibilità alle gambe; sembrava nervosa e spaventata, indipendentemente dalla persona che le stava di fronte. I familiari hanno sospettato che avesse subito brutali torture in prigione. Il 23 gennaio dell'anno scorso, dopo essere rimasta costretta a letto per un anno, la donna è deceduta all'età di 80 anni.
L'8 giugno 2018 la signora Chen Zhilian, della città di Leshan nella provincia del Sichuan, si è recata a Jiuli, nella vicina città di Emeishan, per una fiera comunitaria. Gli agenti della locale stazione di polizia l'hanno arrestata dopo averla trovata in possesso di due volantini del Falun Gong. Il 22 gennaio 2019 è stata processata dal Tribunale della città di Emeishan e, il 25 settembre, è stata condannata a tre anni e mezzo di prigione, oltre a una multa di 10.000 yuan (circa 1.210 euro). All'inizio del 2020 la donna è stata trasferita nel Carcere femminile della provincia del Sichuan. Zhilian ha riportato una frattura al cranio e lesioni multiple alla testa, dopo essere stata brutalmente torturata in prigione. Gli agenti hanno continuato a molestarla anche dopo il rilasciato alla fine del 2021. Il 2 marzo di quest'anno Zhilian è deceduta all'età di 79 anni.
Il 17 febbraio 2023 la signora Fu Lanfen, della città di Changchun nella provincia dello Jilin, è stata arrestata. La donna è stata trattenuta per 15 giorni nel Centro di detenzione del distretto di Jiutai e successivamente trasferita in una struttura sconosciuta. In seguito è stata condannata a tre anni e rinchiusa nella Prigione femminile della provincia dello Jilin. Il 31 luglio dell'anno scorso il carcere ha avvisato i suoi familiari di andarla a riprendere, ma quando sono arrivati hanno trovato una persona priva di sensi. La donna è stata portata d'urgenza in ospedale, ma non ha mai ripreso conoscenza e, il 4 agosto dell'anno scorso, è deceduta all'età di 76 anni.
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