(Minghui.org) Zhang Lingge, una donna di 57 anni della città di Changsha, nella provincia dell’Hunan, è stata vittima di continue molestie da parte della polizia, degli operatori sociali e dei funzionari dell'amministrazione locale, da quando ha finito di scontare una pena detentiva di quattro anni a novembre dello scorso anno per aver praticato il Falun Gong.
Le autorità hanno sfrattato la signora Zhang dal suo alloggio popolare e hanno respinto la sua domanda di sussidio per basso reddito; hanno continuato a molestarla anche quando è stata costretta a trasferirsi dalla madre, la signora Chen Lanzhen.
L'ultima volta che la donna è stata arrestata è stato il 27 ottobre del 2020, quando la polizia ha fatto irruzione nella casa della madre; l’hanno ammanettata, hanno sequestrato i cellulari di entrambe e trattenuto l’anziana signora Chen nella sua camera da letto, saccheggiando l'appartamento e confiscando alcuni libri sul Falun Gong.
La polizia ha poi portato Lingge a casa sua, perquisendogliela e andandosene così in fretta da non permetterle di cambiarsi le pantofole.
La donna è stata trattenuta presso il quarto Centro di detenzione della città di Changsha. In seguito sua madre ha ricevuto un avviso di arresto penale della figlia, che veniva accusata di "sabotare l'applicazione della legge con un'organizzazione di culto", il pretesto standard utilizzato per accusare e incarcerare i praticanti del Falun Gong.
Durante l'udienza presso il Tribunale della città del Liuyang l'8 maggio del 2021, oltre 70 agenti di polizia sono stati inviati a pattugliare l'esterno del tribunale. Successivamente è stata condannata a quattro anni di carcere e una multa di 15.000 yuan (circa 1.810 euro).
Dopo essere stata rilasciata a novembre dello scorso anno, la signora Zhang è rimasta sconvolta nello scoprire che i suoi risparmi, duramente guadagnati, di 15.000 yuan erano stati prelevati dalla banca per pagare la multa; a quel punto, non potendo più pagare l'affitto, è stata sfrattata dall'alloggio popolare.
La donna ha presentato poi una domanda per ottenere il sussidio per i redditi bassi tramite il comitato residenziale, ma prima le è stato ordinato di scrivere uno scritto in cui dichiarava di "essere una cittadina rispettosa della legge". Ha sostenuto di esserlo sempre stata e che il regime comunista la stava perseguitando a causa della sua fede. Poiché si è rifiutata di scrivere tale dichiarazione la sua domanda è stata respinta.
Nel frattempo, le autorità seguivano la praticante ovunque andasse. Quando si trasferì dalla madre, le auto della polizia sostavano sotto casa 24 ore su 24 e, a volte, a mezzanotte la polizia puntava i fari sulla casa con luci intense.
Persecuzione passata: un totale di 11 anni dietro le sbarre
La signora Zhang, laureata in storia presso l'Università di Xiangtan, ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 1997. Per aver mantenuto la sua fede, nel 2002 è stata condannata a sei anni di carcere, ha trascorso un anno in un centro di detenzione locale, ed è stata poi trasferita nel Carcere femminile della provincia dell’Hunan.
Solo 14 mesi dopo il suo rilascio, la donna è statae nuovamente arrestata il 27 aprile del 2009 e condannata a un anno e mezzo nel Campo di lavoro forzato di Baimalong.
E’ stata condannata ad altri tre anni e mezzo nel Carcere femminile della provincia dell’Hunan, dopo il suo successivo arresto avvenuto il 29 marzo del 2014. Durante questo periodo, il suo sussidio per basso reddito è stato sospeso e, dopo essere stata rilasciata dal Carcere femminile della provincia dell’Hunan nel 2017, è stata arrestata altre volte e trattenuta in carceri locali o centri di lavaggio del cervello, per periodi che duravano da giorni a settimane.
Una notte la signora Zhang rimosse uno striscione che diffamava il Falun Gong e fu arrestata da un agente in borghese che era stato di guardia, fu appesa ad un albero per tutta la notte e non fu più slegata fino al giorno dopo.
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