(Minghui.org) Lo scorso 13 settembre Li Qingsheng, di 79 anni della contea di Xinbin nella provincia del Liaoning, è stato rinchiuso nella Prigione di Jinzhou per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal 1999.
Il 14 novembre 2023 Qingsheng è stato arrestato per aver parlato del Falun Gong con alcune persone. Quella stessa notte è stato rilasciato su cauzione, dopo aver avuto un picco di pressione che ha superato i 200 mmHg (il valore normale è 120 o inferiore) e il centro di detenzione ha rifiutato di prenderlo in custodia.
All'inizio di aprile dell'anno scorso gli agenti lo hanno molestato due volte presso la sua abitazione. Gli hanno chiesto se praticasse ancora il Falun Gong o se uscisse per distribuire materiale informativo. Alcuni giorni dopo la Procura distrettuale di Shuncheng, nella città di Fushun, che sovrintende alla contea di Xinbin, ha chiamato il signor Li e gli ha ordinato di presentarsi, ma lui non ci è andato.
Il 22 aprile dell'anno scorso tre dipendenti della procura si sono presentati a casa dell'uomo, per consegnargli un avviso in cui gli veniva comunicato che aveva il diritto di rivolgersi a un legale per difendersi. Gli hanno anche detto che la procura aveva trasferito il suo caso al Tribunale distrettuale di Shuncheng. Quando gli è stato chiesto se intendesse assumere un avvocato, Qingsheng ha risposto di no. L'uomo è stato molestato affinché ammettesse la sua “colpa” di essere un praticante del Falun Gong e aver diffuso informazioni sulla pratica. Il signor Li ha risposto di non aver infranto alcuna legge e si è anche rifiutato di firmare l'avviso, nonostante gli fosse stato ordinato di farlo.
Il 4 settembre dell'anno scorso una donna e due ufficiali giudiziari del Tribunale distrettuale di Shuncheng gli hanno fatto visita per consegnargli una copia dell'atto di accusa. Gli hanno chiesto di firmare un altro documento, ma lui ha rifiutato.
La mattina del 14 novembre dell'anno scorso oltre 10 persone, tra agenti e impiegati del tribunale, si sono recate a casa del signor Li per ascoltare il suo caso. I giudici, che sono comparsi in videoconferenza dal tribunale, lo hanno accusato di promuovere una “setta”. Lui ha negato, affermando che nessuna legge in Cina criminalizza il Falun Gong o lo etichetta come setta. I giudici hanno detto che l'agente di sicurezza del villaggio di Jiahe lo aveva denunciato per aver distribuito una serie di materiali del Falun Gong. Il signor Li ha detto di averne distribuita solo una copia, prima di essere arrestato.
Poiché Qingsheng aveva più di 75 anni, soffriva di ipertensione e aveva distribuito solo un volantino del Falun Gong, l'avvocato d'ufficio ha raccomandato per lui la libertà vigilata. L'udienza è durata mezz'ora e, il 3 dicembre dell'anno scorso, i giudici lo hanno condannato a due anni e multato di 2.000 yuan (circa 240 euro).
Dopo l'udienza gli agenti lo hanno portato al centro di detenzione, che ha rifiutato di prenderlo in custodia, a causa delle sue precarie condizioni di salute. Qingsheng è stato rilasciato.
Il 3 marzo scorso il personale del tribunale ha fatto un altro tentativo per arrestarlo. Il centro di detenzione ha nuovamente rifiutato di farlo entrare, dopo che non aveva superato la visita medica.
Lo scorso 26 agosto gli agenti della Stazione di polizia della città di Yongling hanno fatto irruzione nell'abitazione dell'uomo e lo hanno prelevato, per sottoporlo a una visita medica. Sono riusciti a convincere un'altra struttura, il Centro di detenzione della contea di Xinbin, ad accettarlo. Non è chiaro se la visita medica abbia avuto luogo e se l'abbia superata. Il 13 settembre scorso Qingsheng è stato trasferito nella Prigione di Jinzhou.
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