(Minghui.org) Li Xiuqin, di 66 anni, della città di Dalian, nella provincia del Liaoning, è sotto accusa perché pratica il Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
Xiuqin è stata arrestata l'11 giugno di quest'anno e il 18 luglio è stato emesso, nei suoi confronti, un mandato di arresto formale da parte della Procura ferroviaria della città di Dalian. Suo figlio ha presentato una richiesta di archiviazione del caso all'agente Zhao, che era responsabile del caso, e questi ha accettato la richiesta, ma non ha mai dato alcuna risposta.
Il 22 agosto il figlio della praticante ha chiesto alla procura di rilasciare sua madre su cauzione. Per legge, la procura dovrebbe rispondere entro tre giorni e, siccome ciò non è avvenuto, l’uomo ha contattato nuovamente il personale e ha finalmente ricevuto una breve risposta il 29 agosto, in cui si affermava che a sua madre non era consentito il rilascio su cauzione perché promuoveva il Falun Gong.
Il procuratore Tang della Procura ferroviaria della città di Dalian ha affermato che tutti i casi riguardanti il Falun Gong nella regione di Dalian sarebbero stati gestiti dalla Procura del distretto di Ganjingzi. Ha comunicato al figlio di Xiuqin che il suo caso avrebbe dovuto essere consegnato alla Procura del distretto di Ganjingzi il 30 settembre e che non sarebbe stato archiviato prima del 9 ottobre, dopo la settimana di vacanza legale (1-8 ottobre).
Minghui aveva precedentemente riferito che la data dell'udienza era stata fissata per settembre e ora ha confermato che la praticante è ancora sotto accusa. Suo figlio ha presentato una richiesta su 12309 (una piattaforma online per sollevare preoccupazioni sulle decisioni della procura), chiedendo di conoscere le basi legali per etichettare il Falun Gong come setta, ma non ha mai ricevuto risposta e ora la sua richiesta non è più disponibile.
Dettagli dell'arresto
Xiuqin attribuisce al Falun Gong la guarigione da tracheite, bronchite, ernia del disco e tosse cronica. Intorno alle 16:00 dell’11 giugno scorso stava camminando vicino a un passaggio a livello nel distretto di Ganjingzi, nella città di Dalian, quando due agenti in borghese l’hanno fermata all'improvviso, l’hanno perquisita e hanno trovato due chiavette USB, diversi amuleti del Falun Gong e circa 200 yuan (circa 25 euro) in contanti. Tutti gli oggetti confiscati contenevano informazioni sul Falun Gong, pertanto gli agenti l’hanno condotta alla Stazione di polizia di Beizhan.
Verso le 20:00 circa otto persone, tra cui agenti di polizia e personale addetto alla gestione immobiliare, hanno fatto irruzione nell'abitazione del figlio. Non hanno trovato nulla legato al Falun Gong e, più tardi quella notte, hanno trasferito la praticante al Centro di detenzione della città di Dalian.
Il 20 giugno gli agenti del Dipartimento di polizia ferroviaria della città di Dalian, insieme al personale addetto alla gestione degli immobili, hanno fatto irruzione nell'abitazione della signora Li, confiscando un lettore musicale, un amuleto, un volantino del Falun Gong, un articolo di condivisione delle esperienze e una banconota da cinque yuan con sopra stampate informazioni sul Falun Gong.
I familiari di Xiuqin hanno presentato diverse richieste di incontrare l'agente incaricato del caso, ma la Stazione di polizia di Beizhan le ha sempre respinte; si sono quindi recati al Dipartimento di polizia ferroviaria della città di Dalian e l'agente Zhao ha accettato le richieste. Hanno presentato una richiesta di archiviazione del caso. Zhao ha ritirato il documento, ma si è rifiutato di rilasciare una ricevuta, nonostante le ripetute richieste della famiglia, affermando che avrebbe inoltrato l’istanza al sistema giudiziario.
Il 25 giugno scorso un vice capo della Stazione di polizia di Beizhan, di cognome Zhou, ha ordinato a un agente in uniforme e a un agente in borghese di cognome Gao di interrogare il marito della praticante, facendogli firmare un foglio in bianco. Lui, confuso, ha firmato, ma non ci ha impresso le impronte digitali, come gli era stato ordinato.
La polizia, poco dopo, si è resa conto di aver utilizzato la carta intestata sbagliata, invalidando automaticamente il documento come prova. In seguito, gli agenti hanno fatto numerosi tentativi per fargli firmare un nuovo documento con la carta intestata corretta. A quel punto, però, l’uomo si è reso conto che non avrebbe dovuto firmare nulla, quindi la polizia ha desistito.
Il 18 luglio la Procura ferroviaria della città di Dalian ha emesso un mandato di arresto formale per Xiuqin, nonostante le prove insufficienti. La famiglia ha ricevuto una notifica formale due giorni dopo.
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