(Minghui.org) Nota del redattore: questo articolo fa parte di una serie di casi di morte pubblicati tempo fa dal sito cinese e solo recentemente tradotti dal sito italiano
Nome: Zhan LipingNome cinese: 詹利平Genere: FemminaEtà: 74 anniCittà: YingchengProvincia: HubeiOccupazione: Operaia in pensioneData di morte: 23 novembre 2023Data dell'arresto più recente: 6 luglio 2012Luogo di detenzione più recente: Carcere di Yingcheng
Zhan Liping, una pensionata 74enne di Yingcheng, è morta il 23 novembre 2023, dopo aver subito anni di persecuzione a causa della sua fede nel Falun Gong.
Prima di andare in pensione lavorava come operaia nella fabbrica chimica Shuanghuan ed era afflitta da molti malanni fra i quali: cardiopatia, ipertensione, problemi di stomaco, nefrite, dolore al fegato. sindrome di Ménière ed ernia del disco. Dopo aver intrapreso il Falun Gong, però, tutti questi malanni sono scomparsi e lei era molto grata alla pratica per averle restituito la salute.
Dopo l'inizio della persecuzione nel luglio 1999, è stata arrestata sette volte e detenuta per un totale di oltre sette mesi. Una volta la polizia ha anche tentato di metterla in un campo di lavoro, ma le è stato negato l'ingresso a causa delle sue cattive condizioni di salute. Per evitare di essere nuovamente arrestata, ha vissuto lontano da casa per quasi due anni. Il figlio maggiore non è riuscito a sopportare la situazione ed è diventato schizofrenico.
Il 21 luglio 1999 Zhan si è recata alla sede della provincia a Wuhan per fare appello per il Falun Gong ma è stata arrestata. La polizia l'ha portata in un luogo fuori mano e l'ha abbandonata lì. Lei è riuscita a tornare a casa due giorni dopo e ha saputo che la polizia aveva fatto irruzione nella sua abitazione la notte prima.
Non appena è tornata a casa il 23 luglio 1999, la polizia l'ha invitata a presentarsi alla stazione di polizia locale con un pretesto. Qui è stata interrogata per sette ore di fila. La notte successiva, è stata portata al secondo Centro di detenzione di Yingcheng. Il figlio maggiore le ha fatto visita il terzo giorno e lei quasi non lo riconosceva, perché era fortemente dimagrito in pochi giorni ed era traumatizzato dalla sua persecuzione. Il centro di detenzione l'ha rilasciata sei giorni dopo, dopo averle estorto 200 yuan (circa 26 euro) per le spese di sostentamento.
Il 30 settembre 1999 è arrestata una seconda volta e portata nello stesso centro di detenzione, dove è stata nuovamente costretta a pagare 200 yuan per vitto e alloggio. Poche ore dopo il suo rilascio, il 14 ottobre 1999, la polizia l'ha portata alla Stazione di polizia di Xinji e non l'ha rilasciata finché la sua famiglia non ha pagato una "somma di garanzia" di 5.000 yuan (circa 660 euro), che sarebbero stati confiscati se fosse andata a Pechino per fare appello per il Falun Gong.
Il terzo arresto è avvenuto il 21 gennaio 2000 e la detenzione è durata fino al 24 maggio di quell'anno. La stazione di polizia di Xinji ha nuovamente estorto 5.000 yuan alla sua famiglia come cosiddetto fondo di garanzia. Il primo Centro di detenzione di Yingcheng l' ha anche costretta a pagare 1.400 yuan (circa 190 euro) per le spese di sostentamento.
Il figlio più giovane, che viveva a Wuhan, tornato a Yingcheng per festeggiare il Capodanno cinese (5 febbraio 2000), è rimasto scioccato quando ha appreso dal fratello che la madre era stata arrestata per la sua fede. In seguito ha raccontato alla madre che temeva di chiamare a casa per paura di ricevere notizie di un suo nuovo arresto.
Il 23 maggio 2001 è stata arrestata una quarta volta e brutalmente picchiata. Aveva lividi e ferite su tutto il corpo. È stata poi portata al primo Centro di detenzione di Yingcheng. Il 17 luglio 2001 era in gravi condizioni, ma la polizia l'ha comunque portata al Campo di lavoro di Shayang. Le è stato negato l'ingresso e la polizia l'ha riportata al centro di detenzione, che le ha estorto 970 yuan (circa 130 euro) e l'ha rilasciata per motivi di salute tre giorni dopo.
Dopo il suo ritorno a casa, il suo datore di lavoro le ha sospeso la pensione dal 1° luglio 2001 al 1° luglio 2002, per un totale di 8.000 yuan (circa 1.060 euro).
Il quinto arresto avvenne il 14 luglio 2000, quando fu rinchiusa nel secondo Centro di detenzione di Yingcheng per 10 giorni. Faceva molto caldo e fu tenuta in una piccola cella con altre nove detenute. Il vaso da notte senza coperchio rese le cose ancora più insopportabili e lei quasi soffocò per il caldo e la puzza.
Il sesto arresto è avvenuto a metà novembre 2001, ed è stata rilasciata nove ore dopo.
Un agente e due donne del precedente posto di lavoro di Zhan si sono presentati a casa sua il 1° aprile 2002 nel tentativo di portarla in un centro di lavaggio del cervello. Lei non c'era e hanno istigato il suo vicino a spiarla. Lei ha dovuto nascondersi. Il figlio maggiore è rimasto così traumatizzato da diventare schizofrenico.
Zhan è poi tornata a casa nel 2004. Verso le 19:00 del 2 luglio 2008, quattro agenti hanno fatto irruzione nella sua abitazione, senza arrestarla.
Zhan è stata arrestata una settima volta il 6 luglio 2012 e trattenuta nel Carcere della città di Yingcheng per 10 giorni. Il marito è andato a chiederne il rilascio e il loro figlio maggiore, senza nessuno che si prendesse cura di lui, ha appiccato un incendio e causato quasi 1.000 yuan (circa 130 euro) di danni.
Zhan e suo marito non potevano svolgere lavori a tempo pieno perché dovevano badare al figlio maggiore 24 ore su 24. Il loro mancato guadagno e le spese mediche ammontavano a 800.000 yuan (circa 106.180 euro) di debiti.
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Categoria: Decessi