(Minghui.org) Xu Jingbo, della città di Siping nella provincia dello Jilin, è stata condannata a cinque anni e mezzo per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

Il 22 aprile dell'anno scorso Jingbo è stata arrestata nella propria abitazione da due agenti della Stazione di polizia della città di Chengdong, che le hanno confiscato il computer portatile, cinque libri del Falun Gong, diverse schede di memoria e sei unità flash e il marito, Yuan Hongbiao, anch'egli praticante del Falun Gong, è stato portato via dagli agenti, ma non si conosce lo stato del suo caso.

La polizia non ha informato la figlia del loro arresto, fino a quando non è stato emesso un mandato di arresto formale nei confronti della signora Xu. In seguito, la figlia ha appreso da vari canali che, alla fine di dicembre dell'anno scorso o all'inizio di gennaio, la madre è stata condannata dal Tribunale della contea di Yitong. Attualmente la donna sta facendo ricorso in appello contro il verdetto.

Non è la prima volta che la signora Xu viene condannata per la sua fede. Verso la metà di aprile 2009 lei e il marito sono stati entrambi arrestati e successivamente condannati alla prigione: la signora Xu è stata condannata a cinque anni e il marito a sei. All'epoca la figlia era un'alunna della scuola elementare. Il 14 aprile 2014 Jingbo è stata rilasciata dalla Prigione femminile della provincia dello Jilin e, il 13 aprile 2015, suo marito è stato rilasciato dalla prigione di Gongzhuling.

Il 30 gennaio 2016 la signora Xu è stata nuovamente arrestata, dopo essere stata denunciata per aver distribuito materiale informativo del Falun Gong. È stata portata nel Carcere della città di Siping, da dove è stata trasferita, il 2 febbraio 2016, al Centro di detenzione locale. Tre giorni dopo il Procuratore distrettuale di Tiexi ha emesso un mandato di arresto formale per lei e, verso la fine di agosto dello stesso anno, l'ha incriminata. Il 5 dicembre la donna è stata condannata dal tribunale locale a quattro anni e mezzo di prigione e, nel mese di aprile 2017, è stata mandata nel Carcere femminile della provincia dello Jilin.