(Minghui.org) Nel mese di febbraio sono stati riportati i casi di otto praticanti del Falun Gong che hanno perso la vita a causa della persecuzione.

Gli otto nuovi decessi segnalati ne includono uno avvenuto nel 2023, quattro nel 2024 e tre nel 2025. Le sei donne e i due uomini deceduti, di età compresa tra i 60 e i 74 anni, provengono da quattro province. Lo Shandong ha registrato quattro casi, seguito dall'Hebei, con due casi, e dall’Heilongjiang e dal Guangdong, che hanno registrato un caso ciascuna. A causa della rigida censura sulle informazioni da parte del Partito Comunista Cinese (PCC), la persecuzione dei praticanti del Falun Gong non può essere sempre denunciata per tempo, né tutte le informazioni sono prontamente disponibili.

Gli otto casi sono rappresentativi delle sofferenze fisiche, emotive e finanziarie che la comunità del Falun Gong ha sopportato durante i 26 anni di persecuzione.

Un uomo dell'Hebei è morto in prigione, mentre stava scontando una condanna a 13 anni per la sua fede nel Falun Gong. Una donna dello Shandong è deceduta due settimane dopo essere stata rilasciata dal carcere in gravi condizioni. Solo quattro mesi dopo essere stata rinchiusa in prigione, la sua salute si è rapidamente deteriorata. A un'altra donna del Guangdong è stata negata la libertà condizionata, dopo aver sviluppato un cancro all'utero durante la detenzione. Due anni dopo essere stata rilasciata è deceduta.

Oltre alle torture fisiche subite in prigione, due dei praticanti sono stati ricoverati in ospedali psichiatrici e sottoposti alla somministrazione involontaria di farmaci, una tattica comunemente usata per perseguitare i praticanti del Falun Gong.

Un uomo dell'Hebei ha subito un duro colpo quando, nel 2022, le autorità gli hanno sospeso la pensione. Poco dopo ha avuto un ictus e, due anni dopo è deceduto.

Oltre alle sofferenze dei praticanti, prima di morire una donna ha perso tre familiari a causa della persecuzione.

Di seguito un breve riassunto degli otto casi di morte. L'elenco dei praticanti deceduti può essere scaricato qui (PDF).

Morto in custodia

Hebei, notizie tardive: Uomo di 67 anni muore mentre sta scontando una condanna a 13 anni di prigione per la sua fede nel Falun Gong

Il 6 agosto dell'anno scorso Zuo Hongtao, della città di Qinhuangdao nella provincia dell'Hebei, è deceduto all'età di 67 anni mentre stava scontando una condanna a 13 anni di prigione per la sua fede nel Falun Gong.

Il 9 giugno 2017 Zuo è stato arrestato e, nel mese di gennaio 2018, è stato condannato al carcere. In seguito è stato rinchiuso nella 19ª divisione della Prigione di Baoding. Il 19 luglio dell'anno scorso si è ammalato gravemente ed è stato ricoverato d'urgenza in ospedale. Dopo essere stato dimesso, è stato riportato in prigione, dove il 6 agosto è deceduto. Le autorità carcerarie non hanno permesso ai suoi familiari di vedere il corpo e lo hanno subito cremato, senza il loro consenso.

Morti dopo il rilascio dalla prigione

Shandong: Praticante di 63 anni torturata e in gravi condizioni dopo la detenzione, muore poco dopo essere stata rilasciata per motivi di salute

Verso la metà di ottobre dell'anno scorso Lin Jianping, della città di Qixia nella provincia dello Shandong, è stata riportata in prigione per scontare la pena detentiva di tre anni, a cui era stata condannata nel mese di marzo 2023 per la sua fede nel Falun Gong. Dopo aver subito maltrattamenti in carcere, versava in gravi condizioni. Di conseguenza, il 30 gennaio di quest'anno la donna è stata rilasciata in libertà vigilata e il 13 febbraio è deceduta all'età di 63 anni.

Lin Jianping

La morte della signora Lin ha coronato decenni di sofferenze, subite per mano del PCC a causa della sua fede. Il 26 settembre 2004 è stata arrestata e le sono stati inflitti tre anni di lavori forzati. Allo scadere del termine, è stata portata direttamente in prigione, senza un regolare processo, per scontare una pena di tre anni. Durante la detenzione Jianping è stata brutalmente torturata.

Dopo un altro arresto del 6 febbraio 2022, la signora Lin è stata messa agli arresti domiciliari e, lo stesso giorno, è stata rilasciata. Il 29 marzo 2023 è stata condannata ad altri tre anni e multata di 5.000 yuan (circa 640 euro). Il suo appello è stato respinto dal Tribunale intermedio della città di Yantai. La donna non è stata immediatamente incarcerata per motivi di salute.

Nel mese di settembre dell'anno scorso gli agenti hanno forzato la sua porta di casa e l'hanno portata in ospedale per un esame fisico. La donna è stata nuovamente giudicata inadatta alla detenzione ed è stata rilasciata. Verso la metà di ottobre la polizia è riuscita a rinchiuderla nel Carcere femminile della provincia dello Shandong, situato nella capitale Jinan.

A causa degli abusi subiti durante la detenzione, la signora Li era in gravi condizioni, disorientata e confusa. Il 30 gennaio scorso (secondo giorno del capodanno cinese) la prigione ha avvisato la sua famiglia di andarla a prendere. I familiari l'hanno accompagnata direttamente in ospedale per le cure d'emergenza, ma alle 2:00 dello scorso 13 febbraio 2025 Jianping è deceduta. Non è chiaro se sia morta in ospedale o a casa.

Shandong: Praticante di 74 anni drogata e torturata in prigione, muore meno di due anni dopo il rilascio

Il 7 ottobre dell'anno scorso Wang Yuling, residente a Zibo nella provincia dello Shandong, è deceduta meno di due anni dopo aver finito di scontare una pena detentiva per la sua fede nel Falun Gong. A causa delle torture fisiche e della somministrazione forzata di farmaci subite in prigione, ha faticato a riprendersi e, prima di morire, ha sofferto molto. La donna aveva 74 anni.

Dopo che il regime comunista cinese ha iniziato a perseguitare il Falun Gong nel luglio 1999, la signora Wang è stata ripetutamente presa di mira per aver sostenuto la propria fede. Poiché nel 1999 si era recata a Pechino per appellarsi al diritto di praticare il Falun Gong, è stata rinchiusa in un ospedale psichiatrico, dove le sono stati iniettati farmaci tossici ed è stata sottoposta a scosse elettriche.

Nel settembre 2002, due mesi prima del 16° Congresso nazionale del PCC, Yuling è stata arrestata e nuovamente detenuta in un ospedale psichiatrico, dove le sono stati iniettati e somministrati farmaci tossici contro la sua volontà. In seguito, le autorità l'hanno trasferita al Centro di detenzione di Zhangdian e le hanno inflitto una pena di tre anni in un campo di lavoro. Mentre stava scontando la pena nel Campo di lavoro forzato di Wangcun, è stata tenuta in cella d’isolamento per un lungo periodo di tempo, privata del sonno e costretta a guardare materiale di propaganda che diffamava il Falun Gong.

Alla fine di agosto 2021 la signora Wang è stata nuovamente arrestata per aver parlato alla gente del Falun Gong. La polizia le ha estorto 2.000 yuan (circa 260 euro), prima di rilasciarla e metterla agli arresti domiciliari. La sua abitazione è stata messa a soqquadro.

L'ultimo arresto di Yuling risale al mese di luglio 2022. In seguito, è stata condannata a un anno e mezzo di prigione. Poiché si è rifiutata di rinunciare al Falun Gong, è stata tenuta in isolamento per cinque mesi nella Prigione femminile della provincia dello Shandong. Quattro detenute si sono alternate costantemente per controllarla. Le hanno anche ordinato ogni giorno di scrivere articoli per denunciare il Falun Gong. Quando si rifiutava di farlo, le afferravano la mano e la costringevano.

La donna è stata anche costretta ad assumere farmaci sconosciuti tre volte al giorno. Se non obbediva, veniva nutrita a forza dalle detenute. Istigate dalle guardie, le detenute la picchiavano e la insultavano arbitrariamente. Spesso era costretta a sedersi su un piccolo sgabello e restare immobile per ore. Non le era permesso nemmeno di usare il bagno.

Dopo essere stata rilasciata il 30 gennaio 2023, la signora Wang era molto debole e soffriva di gravi complicazioni dovute al fatto di essere stata drogata. Le sofferenze si aggravavano spesso di notte, facendola talvolta urlare di dolore.

Il 31 agosto dell'anno scorso la signora Wang è improvvisamente svenuta ed è stata portata in ospedale per un trattamento d'emergenza. Il medico le ho riscontrato un'insufficienza multipla d’organi. Due mesi dopo, il 7 ottobre è deceduta.

Guangdong: Donna malata di cancro si vede negare la libertà vigilata e muore due anni dopo il rilascio

Qiu Hannong, residente a Heyuan nella provincia del Guangdong, ha sviluppato un cancro all'utero mentre stava stava scontando una condanna a quattro anni e tre mesi di prigione per la sua fede nel Falun Gong. La sua richiesta di libertà condizionata è stata negata e non è stata rilasciata fino al termine della pena, nel mese di dicembre 2022. Dopo il suo rilascio, le sue condizioni hanno continuato a peggiorare e, il 14 dicembre dell'anno scorso, è deceduta all'età di 66 anni.

Dall'inizio della persecuzione del Falun Gong nel 1999, la signora Qiu è stata arrestata tre volte e incarcerata due volte per un totale di sette anni e tre mesi.

Il 3 agosto 2013 è stata arrestata per la prima volta e le sono stati confiscati diversi effetti personali. Nel mese di settembre è stata nuovamente arrestata per aver parlato alla gente del Falun Gong e le è stata inflitta una pena di tre anni in un campo di lavoro.

Il suo ultimo arresto risale all'11 settembre 2018. Il 21 settembre i familiari si sono recati al dipartimento di polizia per chiedere il suo rilascio, ma sono stati intimiditi e allontanati. Gli agenti hanno tenuto ammanettati per diverse ore tre membri della famiglia. Il 4 aprile 2019 la signora Qiu è stata portata davanti al giudice del Tribunale distrettuale di Yuancheng ed è stata condannata a una pena detentiva di quattro anni e tre mesi, oltre a una multa di 3.000 yuan (circa 390 euro).

A causa delle persecuzioni subite nel corso degli anni, la donna ha sviluppato un cancro all'utero mentre stava scontando la pena nel Carcere femminile della provincia del Guangdong. Nonostante le sue condizioni, la prigione si è rifiutata di rilasciarla con la condizionale. Dopo aver scontato l'intera pena è stata rilascita, ma la sua famiglia non le ha permesso di riprendere a praticare il Falun Gong. Le sue condizioni hanno continuato a peggiorare e alla fine è deceduta.

Decessi dovuti alla continua persecuzione e devastazioni finanziarie

Hebei: Uomo di 62 anni, colpito da un ictus dopo essere stato privato della pensione, muore due anni dopo

Nel 2022 Lu Chunyang, della città di Sanhe nella provincia dell'Hebei, è stato privato della pensione per la sua fede nel Falun Gong. Dopo aver sopportato decenni di persecuzione, la perdita della pensione è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Poco tempo dopo l'uomo ha avuto un ictus e, lo scorso 15 gennaio è deceduto all'età di 62 anni.

Lu Chunyang

Nel 1997 Chunyang, ex direttore dell'ufficio della Società di esportazione della città di Sanhe, e sua moglie, la signora Li Yonglian, che un tempo insegnava alla quarta Scuola elementare di Sanhe, hanno entrambi iniziato a praticare il Falun Gong. Dopo l'inizio della persecuzione, due anni dopo, sono stati ripetutamente presi di mira per aver sostenuto la loro fede.

Il 20 luglio 1999, giorno in cui è iniziata ufficialmente la persecuzione, i coniugi si sono recati a Pechino per lanciare un appello in favore del Falun Gong, ma sono stati arrestati e condotti a Baoding, nella provincia dell'Hebei. Sono stati tenuti all'aperto sotto il sole cocente per un'intera giornata. Quella sera il signor Lu è stato portato sul posto di lavoro e gli è stato ordinato di scrivere dichiarazioni di rinuncia al Falun Gong. La moglie è stata portata prima in un albergo e poi trasferita in un altro. Due giorni dopo, un funzionario della città le ha ordinato di andare in televisione a diffamare il Falun Gong. Lei si è rifiutata e gli amministratori della sua scuola l'hanno avvertita che l'avrebbero aspettata “giorni difficili”, per non aver rispettato l'ordine del funzionario comunale. Yonglian è stata portata a scuola e trattenuta, senza aver avuto la possibilità di contattare i suoi familiari.

Alle 23:00 del 23 settembre 1999 i coniugi e la figlia stavano dormendo profondamente, quando qualcuno ha bussato alla loro porta. Quando il signor Lu ha aperto, ha visto piombare in casa otto agenti, che hanno confiscato i loro libri del Falun Gong e hanno arrestato la moglie. La signora Li è stata trattenuta nel Centro di detenzione della città di Sanhe per un periodo di tempo imprecisato.

Il 28 agosto 2000 sono stati arrestati entrambi sul posto di lavoro e la loro abitazione è stata perquisita. Il signor Lu si è rifiutato di firmare l'avviso di detenzione penale. Gli agenti lo hanno tenuto a terra e gli hanno girato una mano dietro la schiena per ammanettarla all'altra mano, che è stata tirata sulla spalla dal davanti. L'uomo ha urlato di dolore. Mentre veniva condotto al centro di detenzione, le manette gli hanno inciso la carne e gli agenti ci hanno messo un po' prima di togliergliele. I segni delle ferite sui polsi erano ancora visibili dopo diversi mesi.

Nel mese di settembre 2000 il datore di lavoro del signor Lu ha interrotto l’erogazione della sua retribuzione, quando era ancora detenuto. Dopo il suo rilascio a metà dicembre 2000, non gli è stato permesso di tornare al lavoro ed è stato licenziato formalmente. Nel 2000 anche la moglie ha perso il lavoro. Le autorità hanno anche diffamato i coniugi in televisione.

Dopo aver perso il lavoro, per guadagnarsi da vivere hanno entrambi lavorato in un frutteto dove, il 25 settembre 2002, il signor Lu è stato arrestato. Due agenti giovani gli hanno dato un pugno in testa, provocandogli un grosso bernoccolo e un conseguente mal di testa. L'uomo si è messo a urlare: “La polizia picchia le persone!”. Gli agenti hanno riempito la sua bocca di sabbia e lo hanno trascinato in un minivan. Non gli è stato permesso nemmeno di indossare il cappotto e le scarpe.

A causa del trauma cranico, l'uomo è stato in ospedale la somministrazione di farmaci. Gli è stata riscontrata una grave forma d'ipertensione. La polizia ha ignorato le sue condizioni, lo ha condotto in un furgone al Centro per il lavaggio del cervello di Langfang, dove è stato trattenuto per 20 giorni. Al suo ex datore di lavoro, la Società di esportazione della città di Sanhe, è stato ordinato di pagare al centro per il lavaggio del cervello 8.000 yuan (circa 1.020 euro) in cambio del suo rilascio.

Il padre del signor Lu è rimasto talmente traumatizzato dalla persecuzione del figlio, che si è ammalato. L'anziano è stato ricoverato diverse volte in ospedale e, nel 2009 è deceduto. La madre del signor Lu ha sviluppato la demenza senile e ha richiesto continue cure fino al 2015, quando è deceduta. La figlia dei coniugi è cresciuta assistendo alla persecuzione dei genitori e il suo rendimento scolastico è diminuito.

Negli anni successivi, il signor Lu e sua moglie hanno sopportato molestie e vessazioni. Nel 2022 il Dipartimento delle risorse umane della città di Sanhe ha cancellato i loro anni di servizio, azzerando di fatto l'importo dei benefici pensionistici. Il signor Lu era così sconvolto che, poco tempo dopo, ha avuto un ictus. Non si è mai ripreso e, il 15 gennaio 2025 è deceduto.

Shandong: Insegnante di 60 anni muore dopo anni di persecuzione

Nel 2015 Hu Keling ha presentato una denuncia contro l'ex dittatore cinese Jiang Zemin, per aver iniziato la persecuzione del Falun Gong, che ha portato al suo arresto e agli abusi. La donna, della città di Laixi nella provincia dello Shandong, è stata in seguito sottoposta a una stretta sorveglianza da parte della polizia e costretta a spostarsi da un luogo all'altro. La vita precaria e la pressione mentale hanno avuto forti ripercussioni sulla sua salute che, nel 2018 ha iniziato a peggiorare. Non si è più ripresa e, nel mese di novembre dell'anno scorso è deceduta all'età di 60 anni.

Dopo l'inizio della persecuzione nel 1999, il 14 febbraio 2000 Hu si è recata a Pechino per fare appello in favore del Falun Gong, ma è stata arrestata. Dopo il suo ritorno a casa suo marito, all'epoca funzionario governativo, temendo di essere coinvolto, l'ha brutalmente picchiata.

Il 27 settembre 2000 la donna si è recata di nuovo a Pechino ed è stata nuovamente arrestata. Gli agenti di Pechino l'hanno colpita con i bastoni elettrici sul collo, provocandole ustioni permanenti, sulle guance e sul dorso delle mani.

Il 28 dicembre 2001 Keling è stata arrestata e, il giorno successivo suo marito ha chiesto il divorzio. La donna è stata portata al Centro di detenzione di Laixi e trattenuta per un periodo di tempo imprecisato. Dopo essere stata rilasciata, non aveva una casa dove tornare e ha vissuto in povertà per i nove mesi successivi.

Il 24 settembre 2002 è stata arrestata alla stazione ferroviaria mentre stava salendo su un treno diretto a Jinan, la capitale della provincia dello Shandong, ed è stata portata alla stazione di polizia. Tre giorni dopo gli agenti hanno cercato di farla rinchiudere nel Campo di lavoro di Wangcun, senza riuscirci. In seguito, hanno cercato di portarla in un centro per il lavaggio del cervello, ma anche lì le guardie si sono rifiutate di farla entrare.

La polizia ha collaborato con il suo datore di lavoro, la Scuola media sperimentale della città di Laixi, e l'ha portata al reparto psichiatrico del secondo Ospedale di Laixi. Keling è stata immediatamente legata a un letto e le è stata praticata un'iniezione. In seguito si è assopita e ha dormito per tutta la notte. A partire dal giorno successivo, è stata costretta tutti i giorni a prendere farmaci sconosciuti o a ricevere iniezioni. La donna è stata rilasciata solo il 29 gennaio 2003 e la scuola dove lavorava le ha imposto di coprire tutte le spese mediche dei quattro mesi di degenza.

Una volta la signora Hu ha descritto il suo calvario, spiegando di essere entrata in ospedale in buona salute, ma quando ne è uscita era quasi psicotica a causa dei farmaci che era stata costretta a prendere. Quando è stata dimessa, i suoi arti si erano irrigiditi, aveva la vista offuscata e si sentiva insensibile e priva di emozioni. Il suo volto era pallido e magro, gli occhi spenti e tremava tutta. In ospedale non ha avuto le mestruazioni. Sei mesi dopo essere stata dimessa, i suoi piedi erano ancora così gonfi che non riusciva a indossare le scarpe. Le nocche di tutte le sue dita si erano ingrossate e deformate.

Le nocche deformate della signora Hu Keling

Non molto tempo dopo l'inizio del semestre primaverile del 2006, la scuola della signora Hu l'ha degradata a un semplice impiego in biblioteca, secondo le istruzioni dell'Ufficio per l'istruzione della città di Laixi. L'Ufficio 610 della città di Laixi ha ordinato di sospenderle la retribuzione e di passarle solo uno stipendio mensile di 380 yuan (circa 50 euro). Il contabile della scuola le ha persino trattenuto lo stipendio.

Il 13 luglio 2006 è stata nuovamente arrestata a scuola da 10 agenti, che l'hanno trattenuta nel Centro di detenzione di Dashan. Undici giorni dopo è stata messa agli arresti domiciliari e riportata nel suo appartamento, di proprietà della scuola. Otto persone hanno sorvegliato la sua abitazione giorno e notte e il prezzo dei loro pasti è stato detratto dalla sua paga, che all'epoca era stata ripristinata. Le autorità scolastiche hanno rotto le finestre e hanno installato due sbarre di metallo per impedirle di fuggire. Tuttavia, il 26 luglio 2006 è riuscita a scappare, scalando un muro.

All'inizio del 2007 l'Ufficio scolastico ha formalmente licenziato la signora Hu. Prima di allora, le avevano ripetutamente negato la promozione, pur riconoscendo che era stata un'insegnante eccellente. Negli ultimi anni Keling ha vissuto nell'indigenza.

Shandong: Donna di 73 anni muore dopo aver subito anni di persecuzione per la sua fede nel Falun Gong

Lo scorso 25 febbraio Lu Guijuan, di 73 anni residente a Zhucheng nella provincia dello Shandong, è deceduta dopo aver subito anni di persecuzione per la sua fede nel Falun Gong.

La signora Lu ha scontato una pena di tre anni ai lavori forzati (dal 2001 al 2004) e una pena detentiva di sei anni e mezzo (dal 2009 al 2015). È stata anche trattenuta per tre volte in un centro per il lavaggio del cervello, per un totale di circa 30 giorni, e in varie altre strutture per un totale di 210 giorni. La sua abitazione è stata perquisita diverse volte e le sono stati confiscati i suoi effetti personali per un valore complessivo di 91.000 yuan (circa 11.620 euro). I contanti sequestrati nel suo appartamento e le multe comminate ammontavano a 202.284 yuan (circa 25.830 euro). Quando non era in prigione, era sotto stretta sorveglianza e veniva costantemente molestata. La continua persecuzione le è costata la vita.

Il 30 marzo 2009 la signora Lu e suo marito sono stati arrestati, durante una retata della polizia. Gli agenti hanno confiscato il loro computer, la stampante, oltre 100.000 yuan (circa 12.770 euro) in contanti e altri oggetti di valore. In seguito, i coniugi sono stati portati in un centro per il lavaggio del cervello. Le guardie hanno sospeso la signora Lu per i polsi alla cima di un letto a castello, con le dita dei piedi che toccavano appena il pavimento. La tortura è durata per diversi giorni consecutivi. Le gambe e i piedi le si sono estremamente gonfiati, tanto che non riusciva più a infilarsi le scarpe.

Rievocazione della tortura: Sospesa a un letto a castello con i piedi che toccano appena il suolo

Verso la metà di aprile 2009 la signora Lu è stata trasferita nel Centro di detenzione di Zhucheng. A settembre la sua pressione arteriosa sistolica è salita a 230 mmHg (un intervallo normale è di 120 o meno), ma le guardie si sono rifiutate di rilasciarla. Il 28 dicembre 2009 il marito è stato convocato presso il Tribunale della città di Zhucheng e, appena arrivato, è stato portato direttamente nello stesso centro di detenzione.

Il 9 aprile 2010 il Tribunale della città di Zhucheng ha condannato la signora Lu a sei anni e mezzo di prigione e il marito a tre anni e mezzo. I loro appelli sono stati respinti ed entrambi sono stati rinchiusi nel Carcere di Jinan. Durante le visite in prigione, i familiari hanno appreso che la pressione arteriosa sistolica della signora Lu era ancora di circa 230 mmHg.

Durante il periodo di detenzione, la signora Lu ha subito ulteriori danni alla salute. Dopo essere stata rilasciata nel 2015 ha faticato a riprendersi e, il 25 febbraio scorso è deceduta.

Implicazioni della famiglia

Heilongjiang, notizie tardive: Preceduta da diversi familiari, praticante muore dopo essere stata ripetutamente arrestata e detenuta per la sua fede nel Falun Gong

Il 30 luglio 2023 la signora Han Shujuan, residente a Jiansanjiang nella provincia dell'Heilongjiang, è deceduta all'età di 60 anni, dopo aver sopportato decenni di persecuzione per la sua fede nel Falun Gong.

Shujuan lavorava per la fabbrica di mattoni associata alla fattoria Qixing. Dopo che lei e suo marito, il signor Shi Mengchang, hanno iniziato a praticare il Falun Gong nel mese di maggio 1996, hanno smesso di litigare tra loro e la loro vita familiare è diventata più armoniosa. Dopo aver assistito ai loro cambiamenti, anche più di 30 membri della loro famiglia hanno iniziato a praticare il Falun Gong, tra cui il padre della signora Han, Han Zhenkui, il suocero Shi Dianli, la suocera Wang Qingrong, la cognata Shi Xiuying e il cognato Shi Mengwen.

Dopo l'inizio della persecuzione nel 1999, la signora Han e suo marito sono stati arrestati e detenuti diverse volte. La donna è stata trattenuta per 183 giorni in un centro per il lavaggio del cervello. Ha anche scontato un periodo di tre anni in un campo di lavoro ed è stata condannata una volta. Il marito ha scontato due periodi di campo di lavoro per un totale di cinque anni, una pena detentiva di due anni e mezzo ed è stato detenuto in varie strutture per altri 10 mesi. Il figlio, Shi Qilei, ha dovuto abbandonare la scuola superiore all'età di 16 anni e ha iniziato a lavorare per mantenersi.

Oltre ai coniugi, il fratello del signor Shi, Shi Mengwen, è stato condannato a due anni di lavori forzati nel novembre 2000, a cinque anni e mezzo nel 2008 e a tre anni nel 2014. Quando era detenuto, la figlia di 10 anni viveva da sola e spesso aveva solo spaghetti istantanei da mangiare, perché la madre lavorava fuori città. La nonna della bambina, settantenne, doveva spostarsi da un luogo all'altro per prendersi cura del marito, del nipote e della nipotina.

La sorella dei fratelli Shi, la signora Shi Xiuying, ha visto la sua casa saccheggiata diverse volte. Nel mese di ottobre 2010 ha sviluppato un cancro allo stomaco mentre era detenuta nel Centro per il lavaggio del cervello di Qinglongshan. È stata rilasciata in condizioni critiche e ha dovuto subire una gastrectomia, per rimuovere tre quarti dello stomaco.

Devastato dalle ripetute persecuzioni contro la famiglia allargata, il padre della signora Han è deceduto nel gennaio 2012, il suocero nel 2015 e la suocera nel gennaio 2023, sei mesi prima della morte della signora Han.

In prima fila, da sinistra a destra: Shi Qilei, Shi Dianli, Wang Qingrong, Liu Limin (moglie di Shi Qilei)In ultima fila, da sinistra a destra: Shi Mengwen, Shi Mengchang, Han Shujuan, Shi Xiuying

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