(Minghui.org) Il 7 aprile di quest'anno il Tribunale intermedio di Jiamusi, nella provincia dell'Heilongjiang, ha confermato la condanna a quattro anni di carcere della 51enne Huang Shaobo, rea di praticare il Falun Gong. A fine maggio la donna è stata rinchiusa nel Carcere femminile dell'Heilongjiang.

La famiglia della signora ha assunto un avvocato per presentare una mozione per riesaminare il suo caso, ma il carcere ha respinto la richiesta del legale di incontrarla. Alla sua famiglia non è stato inoltre permesso di farle visita, perché si rifiuta di rinunciare alla sua fede.

La signora Huang è stata arrestata il 15 settembre 2023 e condannata a quattro anni e a una multa di 20.000 yuan (circa 2.380 euro) il 7 novembre dello scorso anno. Il suo difensore di famiglia, non avvocato, Zhen (nome di fantasia), che l'ha rappresentata durante il processo, ha continuato a difenderla durante il processo di appello.

Zhen ha contattato più volte il giudice d'appello Jiang Liang e lo ha incontrato di persona due volte, chiedendo un'udienza pubblica. Jiang alla fine ha accettato, ma ha ignorato le violazioni legali del giudice di primo grado, come raccontato da Zhen.

Jiang ha ripetutamente respinto le richieste di Zhen di esaminare il fascicolo o di incontrare la signora Huang. Si è inoltre rifiutato di accettare i documenti legali presentati da Zhen, tra cui la "Richiesta di rivalutazione delle prove dell'accusa", la "richiesta di citazione di testimoni in tribunale", la "richiesta di rimozione delle prove dell'accusa raccolte illegalmente" e le "denunce penali (non è chiaro contro chi)".

Jiang ha tenuto un'udienza d'appello il 21 marzo. Zhen ha sottolineato che Huang era stata ingiustamente condannata perché l'accusa contro di lei, di "servirsi di un'organizzazione di culto per minare l'applicazione della legge", era un pretesto comune usato dal regime comunista per incastrare i praticanti del Falun Gong. Nessuna legge in Cina criminalizza il Falun Gong né lo etichetta come setta. Inoltre, la pratica della fede spirituale da parte della signora Huang non ha causato alcun danno a nessuno o alla società, tanto meno ha indebolito l'applicazione della legge.

Zhen ha aggiunto che la polizia ha presentato ulteriori "prove" quattro volte durante il processo, con prove aggiunte successivamente che contraddicevano quelle precedenti. Ha anche testimoniato contro il giudice del processo per violazione delle procedure legali. Questi ha rifiutato di accettare i documenti legali da lui presentati di persona. Dopo aver spedito i documenti, il giudice non gli ha mai risposto. Non gli è stato inoltre permesso di fotocopiare il fascicolo del caso. Il giudice del processo ha disposto che alcune persone sorvegliassero il suo incontro con la signora Huang e gli impedissero di fornirle consulenza legale durante la visita. La sua richiesta di ricusazione del pubblico ministero e del giudice di primo grado è stata respinta. Il giudice ha inoltre consentito solo a pochissime persone di presenziare alle udienze, e non ha verificato le prove dell'accusa in tribunale.

Il giudice Jiang non ha rilasciato dichiarazioni dopo aver appreso della violazione delle procedure legali da parte del giudice di primo grado. Ha ordinato alla signora Huang di firmare il verbale del processo, ma lei si è rifiutata, poiché non avrebbe dovuto essere condannata per aver esercitato il suo diritto costituzionale alla libertà di credo.

Il 7 aprile Jiang ha emesso la sentenza di condanna e Huang è stata imprigionata nel Carcere femminile provinciale dell'Heilongjiang a fine maggio. I suoi famiiliari hanno chiamato il carcere molte volte, ma nessuno ha risposto al telefono. In seguito hanno riprovato e qualcuno della sezione affari carcerari ha finalmente parlato con loro. Hanno chiesto di poter far visita a Huang, ma è stato detto loro di far chiamare il carcere dall'avvocato.

L'avvocato ha chiamato la prigione il 9 giugno e gli è stato detto che non erano consentite visite perché la signora Huang si rifiutava di rinunciare al Falun Gong.

La famiglia della signora Huang è molto preoccupata per la sua sicurezza in carcere. Mentre lavorava con l'avvocato al suo caso, ha seguito da vicino il caso di un altro praticante, Ren Changbin, arrestato il giorno prima della signora Huang durante lo stesso rastrellamento. Il signor Ren è stato condannato a tre anni ed è morto il 28 settembre dello scorso anno, solo cinque giorni dopo il suo ingresso nel Carcere di Shuangyashan. La famiglia della signora Huang teme che la stessa cosa possa accadere alla loro cara.

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