(Minghui.org) Nei 26 anni di persecuzione del Falun Gong una delle principali tattiche adottate dal Partito Comunista Cinese (PCC) è stata quella d'incarcerare i praticanti mentalmente sani negli ospedali psichiatrici, nelle prigioni e nei centri per il lavaggio del cervello, allo scopo di sottoporli a diverse forme di tortura e alla somministrazione forzata di psicofarmaci.
La somministrazione involontaria di farmaci avviene per lo più tramite iniezione o alimentazione forzata, spesso accompagnata da percosse elettriche o legando gli arti della vittima in posizioni strazianti. I risultati sono devastanti: alcuni praticanti hanno perso la vista o l'udito, altri hanno sperimentato intensi e duraturi mal di testa, altri ancora sono caduti in uno stato delirante. Ci sono stati praticanti che sono diventati completamente disabilii, e altri ancora che hanno perso la vita.
In questo articolo presentiamo 18 casi di praticanti del Falun Gong deceduti, a causa della somministrazione forzata di farmaci e/o di torture fisiche, nella provincia dello Shandong, dove la persecuzione del Falun Gong è stata particolarmente cruenta.
Caso 1: Ingegnere informatico muore dopo iniezioni di sostanze tossiche
Il signor Su Gang era un ingegnere informatico della Sinopec Qilu, situata a Zibo nella provincia dello Shandong. Il 25 aprile 2000 si è recato a Pechino per appellarsi al diritto di praticare il Falun Gong, ma è stato arrestato. Il 23 maggio 2000 e portato all'Ospedale psichiatrico Changle della città di Weifang, dove gli sono state somministrate iniezioni tossiche due volte al giorno.
Dopo essere stato drogato per nove giorni, il 31 maggio Su è stato riconsegnato al padre. L'uomo aveva lo sguardo spento e inespressivo, le sue reazioni erano lente, aveva gli arti rigidi, il viso pallido ed era estremamente debole. Otto giorni dopo, il 10 giugno, Gang è deceduto per insufficienza cardiaca, all'età di 32 anni.
Caso 2: Donna di 33 anni muore in un ospedale psichiatrico
Nell'aprile 2000 Ma Yanfang, dipendente della fabbrica di ceramiche della città di Zhucheng, nella provincia dello Shandong, si è recata a Pechino per fare appello in favore del Falun Gong. Il 9 giugno 2000 è stata arrestata e detenuta dal suo datore di lavoro. Dopo aver iniziato uno sciopero della fame, per protestare contro la detenzione illegale, è stata portata all'Ospedale psichiatrico di Zhucheng, dov’è stata costretta ad assumere psicofarmaci e a farsi fare delle iniezioni. Due mesi dopo, nell'agosto 2000, è deceduta in ospedale all'età di 33 anni.
Caso 3: Morta dopo un'iniezione letale
Zhang Fuzhen era un'impiegata del parco Xianhe di Pingdu, nella provincia dello Shandong. Nel novembre 2000 si è recata a Pechino per fare appello in favore del Falun Gong ed è stata arrestata. Mentre veniva riportata a Pingdu, nel disperato tentativo di riuscire a fuggire, è saltata fuori dall'auto, riportando gravi ferite alle anche, e ha dovuto essere ricoverata in ospedale. In seguito la polizia l'ha portata in un centro per il lavaggio del cervello, dove è stata tenuta legata a lungo in posizione di aquila aperta e costretta a urinare e defecare a letto. Secondo un testimone, le guardie l'hanno umiliata togliendole tutti i vestiti e rasandole i capelli. Le sono state iniettate sostanze sconosciute, che le hanno causato dolori lancilanti. La donna, sofferente, si è dibattuta fino alla morte. All'intero processo hanno assistito i funzionari dell'Ufficio 610 della città di Pingdu. Fuzhen aveva 38 anni.
Caso 4: Donna di 44 anni muore poco dopo essere stata dimessa dall'ospedale
Nel 2001 la signora Li Li, della città di Laiyang nella provincia dello Shandong, è stata arrestata e rinchiusa nell'Ospedale psichiatrico della città di Yantai. Poco dopo essere stata rilasciata, ha sofferto di edema sistemico e ulcere in tutto il corpo. Il 9 dicembre 2001 è deceduta all'età di 44 anni.
Caso 5: Donna di 58 anni muore dopo aver sofferto d'esaurimento nervoso
Nel 1999 Zheng Shuqin, della città di Longkou nella provincia dello Shandong, è stata arrestata quando si è recata a Pechino per chiedere il diritto di praticare il Falun Gong. È stata riportata nella provincia dello Shandong e detenuta nell'Ospedale psichiatrico della città di Yantai. La donna ha avuto un esaurimento nervoso ed è deceduta nel mese di giugno 2002.
Caso 6: “E un altro se n'è andato!”, ha sussurrato un agente di polizia
La signora Zhang Dezhen era un'insegnante di biologia della sesta Scuola media della contea di Mengyin, nella provincia dello Shandong. Dopo l'inizio della persecuzione nel 1999, si è recata a Pechino tre volte per fare appello al diritto di praticare il Falun Gong, e in due occasioni è stata arrestata e ha trascorso dei periodi in detenzione.
Il 19 settembre 2002 è stata nuovamente arrestata dagli agenti dell'Ufficio per la sicurezza interna della contea di Mengyin. Nel centro di detenzione locale è stata presa a calci e picchiata con manganelli di gomma dagli agenti Bao Xitong e Tian Liegang. Quando la signora Zhang, per protesta, ha iniziato uno sciopero della fame, è stata portata all'Ospedale di medicina cinese della contea di Mengyin, per essere nutrita a forza.
Lei Yancheng, direttore dell'Ufficio 610 locale, Sun Kehai, direttore del centro di detenzione, e Guo Xingbao, presidente dell'ospedale, hanno incaricato Wang Chunxiao, un medico del centro di detenzione, di somministrare a Dezhen iniezioni tossiche. Il 31 gennaio 2003, giorno del Capodanno cinese, la donna è deceduta dopo l'ultima iniezione.
“E un altro se n'è andato!”, ha sussurrato un agente di polizia.
Caso 7: Donna di 58 anni muore in preda a un dolore estremo
Nel mese di settembre 2003 Yu Guizhen, della città di Pingdu nella provincia dello Shandong, è stata arrestata per aver parlato del Falun Gong ai residenti. A causa delle sue cattive condizioni di salute, le è stata negato l'accesso al Campo di lavoro forzato di Wangcun. Dai Yugang, dell'Ufficio 610, ha portato la signora Yu all'Ospedale psichiatrico di Tonghe, dov'è stata legata nella posizione dell’aquila aperta dal personale ospedaliero. È stata costretta ad assumere diversi farmaci sconosciuti e le sono stati iniettate sostanze tossiche per il sistema nervoso centrale. In breve tempo, ha iniziato a sbavare e a perdere il controllo del proprio corpo. I suoi occhi sono diventati opachi; era sonnolenta tutto il giorno e spesso cadeva in uno stato d'incoscienza.
Illustrazione della tortura: legata in posizione di aquila aperta
La signora Yu è stata rilasciata dopo che i suoi familiari hanno pagato una multa di 10.000 yuan (circa 1.200 euro). A casa, soffriva di dolori fortissimi in tutto il corpo, aveva una gamba paralizzata e riusciva a malapena a muoversi. La polizia continuava a molestarla e a minacciarla. Il 13 novembre 2003 è deceduta all'età di 55 anni.
Caso 8: Un abitante del villaggio muore dopo un'iniezione tossica
Il 20 giugno 2010 Wang Xingguo, residente nel villaggio della città di Weifang nella provincia dello Shandong, è stato arrestato mentre stava tornando a casa dopo aver fatto il turno di notte. La polizia gli ha praticato un'iniezione tossica e, il 28 giugno 2010 è stato rilasciato. I suoi familiari sono rimasti sconvolti nel vedere i suoi cambiamenti in soli otto giorni: era emaciato, aveva gli occhi spenti e una grave perdita di memoria, inoltre aveva perso la capacità di badare a se stesso. Un giorno si è improvvisamente ricordato che, durante la detenzione, gli avevano coperto gli occhi e fatto un'iniezione.
Il 15 settembre 2011 Xingguo è stato nuovamente arrestato insieme alla moglie, la signora Yu Suzhi. L'uomo è stato trattenuto per una settimana nel Centro per il lavaggio del cervello di Nansun ed è stato rilasciato dopo che ai suoi familiari sono stati estorti 600 yuan (circa 80 euro).
La signora Yu è stata portata nel primo Campo di lavoro forzato femminile dello Shandong, per scontare una pena detentiva di un anno. Durante la detenzione della moglie, il signor Wang ha faticato a badare a se stesso ed è diventato gravemente malnutrito; un anno dopo è deceduto.
Caso 9: Dirigente di fabbrica muore dopo un anno di detenzione in un ospedale psichiatrico
Nel 2001 Wang Shaoqing, dirigente del secondo Cotonificio della città di Dezhou nella provincia dello Shandong, è stato arrestato e sottoposto a due anni di detenzione nel secondo campo di lavoro forzato provinciale. L'uomo è stato spesso tenuto in cella d'isolamento ed è stato appeso per i polsi ammanettati dietro la schiena.
Illustrazione della tortura: appeso per i polsi ammanettato dietro la schiena
Nel 2003, poco dopo essere stato rilasciato, Shaoqing è stato nuovamente arrestato per aver sensibilizzato l'opinione pubblica sulla persecuzione. È stato detenuto per oltre un anno nell'Ospedale psichiatrico della città di Dezhou, dove ha avuto un esaurimento nervoso. Nel mese di luglio 2005 è deceduto all'età di 42 anni.
Caso 10: Donna muore in terapia intensiva
Il 27 aprile 2002 Xu Decun, della città di Zaozhuang nella provincia dello Shandong, è stata arrestata dagli agenti della Stazione di polizia di via Jiefang nord. Il giorno dopo è riuscita a fuggire e, per i successivi otto anni è stata costretta a vivere da sfollata, per nascondersi dalla polizia.
Dopo essere finalmente tornata a casa il 30 aprile 2010, per prendersi cura del figlio e dell'anziana suocera, è stata nuovamente arrestata il 2 maggio e condannata a due anni di campo di lavoro. Nel 2012, quando è stata rilasciata, la signora Xu era inspiegabilmente senza energia. Sospettava che le guardie avessero aggiunto al suo cibo delle sostanze tossiche.
La salute della signora Xu ha continuato a peggiorare e, il 1° settembre 2013, è stata portata all'Ospedale municipale di Zaozhuang. Inizialmente i medici si sono rifiutati di curarla, ma quando hanno saputo che era una praticante del Falun Gong, un medico ha affermato: “La cureremo con i farmaci per il Falun Gong!”.
Alle 5:00 del 6 settembre 2013 Decun è stata portata nell'Unità di terapia intensiva. Durante il tragitto, la donna ha gridato: "La Falun Dafa è buona!" e "Verità-Compassione-Tolleranza sono buone!". Un minuto dopo, un medico ha annunciato che era deceduta per “morte cerebrale”. Decun aveva 52 anni.
Caso 11: Dipendente di un cotonificio muore a causa dell'iniezione di sostanze tossiche
Nel mese di gennaio 2002 Xu Guiqin, che lavorava presso il Cotonificio Big river di Taian, nella provincia dello Shandong, è stata condannata a un anno di lavori forzati, per aver distribuito materiale per il chiarimento della verità sul Falun Gong. Mentre stava scontando la pena nel primo Campo di lavoro forzato femminile della provincia dello Shandong, è stata picchiata, privata del sonno e costretta a restare in piedi o piegata per lunghe ore. Due giorni prima di essere rilasciata, la guardia ha tentato ancora di costringerla a firmare una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong.
Pochi giorni prima del rilascio, le sono state iniettate quattro fiale di farmaci che danneggiano i nervi. Il volto di Guiqin si è gonfiato e le si è irrigidita la lingua. Con tutto il corpo intorpidito, ha subito una grave perdita di memoria. Al ritorno a casa, il suo stato fisico e mentale è gradualmente peggiorato e, nove giorni dopo, il 10 dicembre 2002 è deceduta all'età di 38 anni.
Caso 12: Operaia di un cotonificio muore due giorni dopo l'iniezione di sostanze tossiche
Nel mese di dicembre 1999 Xu Guanglan, residente in un villaggio della città di Linyi nella provincia dello Shandong, si è recata a Pechino con la sua famiglia, per appellarsi al diritto di praticare il Falun Gong. La donna è stata picchiata e riportata nello Shandong.
Quando l'auto è arrivata a Taian, la signora Xu ha iniziato a vomitare sangue, probabilmente a causa delle percosse subite a Pechino. Dopo essere giunta nella contea di Yinan, la donna è stata portata all'ospedale locale, dove le hanno iniettato farmaci sconosciuti. Due giorni dopo essere stata dimessa Guanglan è deceduta, all'età di 68 anni.
Caso 13: Dipendente di un'azienda di tabacco muore dopo tre dosi di droga
Il signor Wang Xinbo lavorava per l'Azienda produttrice di tabacco del distretto di Zhangdian, a Zibo nella provincia dello Shandong. Il 15 ottobre 2000 l'uomo è stato arrestato e nel 2001 gli è stata inflitta una pena di tre anni in un campo di lavoro, per aver distribuito materiale informativo del Falun Gong. Dopo essere stato rilasciato con la condizionale, ha vissuto lontano da casa per nascondersi dalla polizia.
Nel 2003 Xinbo è stato nuovamente arrestato, per aver stampato materiale relativo al Falun Gong, ed è stato condannato a 13 anni dal Tribunale distrettuale di Zhangjiadian. Nel mese di ottobre 2005 le guardie della Prigione provinciale dello Shandong lo hanno privato del sonno per quattro giorni consecutivi. Inoltre, l'uomo è stato anche picchiato a turno dalle guardie, e non gli è stato dato niente da mangiare. Ha sviluppato un edema sistemico ed è svenuto.
Xinbo è stato quindi portato in ospedale. Proprio mentre stava per riprendersi, il medico gli ha somministrato tre iniezioni di farmaci sconosciuti. Il 29 gennaio 2006 è stato rilasciato, ormai prossimo alla morte e due settimane dopo, il 10 febbraio 2006 è deceduto all'età di 48 anni.
Caso 14: Allenatrice di pallavolo muore dopo iniezioni sospette effettuate anni prima
Wang Jinxiang era un'allenatrice di pallavolo della città di Weifang, nella provincia dello Shandong. Nel mese di ottobre 2005 è stata arrestata a Pechino, per aver distribuito materiale informativo del Falun Gong e le sono stati inflitti due anni nel Campo di lavoro forzato femminile di Tangshan, nella provincia dell'Hebei. Durante la detenzione le sono stati iniettati ripetutamente farmaci sconosciuti, che hanno causato il deterioramento della sua salute. In seguito, è stata rilasciata su cauzione.
Nel 2010 la signora Wang è riuscita a trasferirsi in Canada. Durante una visita medica, il medico le ha detto che le sue condizioni erano precarie e che avrebbe potuto morire in qualsiasi momento. Solo allora si è resa conto che la febbre cronica di basso grado e le profonde ulcere sui piedi e sulle gambe potevano essere indicatori di tossicità dovuta alle iniezioni ricevute nel campo di lavoro. Nel mese di settembre 2011 è deceduta, all'età di 59 anni.
Caso 15: Dipendente di una società di commercio di automobili muore in circostanze sospette
Tian Shichen era un dipendente della Società commerciale automobilistica Futian di Pechino, Durante un incarico di lavoro in Nigeria, ha parlato attivamente con le persone della persecuzione del Falun Gong ed è stato monitorato dall'ambasciata cinese locale. Quando, il 29 dicembre 2011, è tornato a Pechino, è stato arrestato all'aeroporto e interrogato per quattro ore. Dopo essere stato costretto a dimettersi dal suo incarico, il 30 dicembre 2011 Shichen è tornato nella sua città natale nello Shandong.
A partire dal pomeriggio del 1° gennaio 2012, Tian ha iniziato a sentirsi debole. La sera del 2 gennaio si è sentito febbricitante e ha avuto la diarrea. All'inizio ha pensato che si trattasse di affaticamento dovuto al viaggio in aereo e di non essersi ancora acclimatato. Pensava che sarebbe stato meglio dopo qualche giorno di riposo, ma il 5 gennaio le sue condizioni sono peggiorate. Il 7 gennaio la sua pelle, gli occhi e le urine erano scuri, aveva la diarrea, non aveva appetito e aveva conati di vomito. La mattina del 16 gennaio è deceduto all'età di 31 anni.
La famiglia del signor Tian non ha sospettato un'azione criminale fino a quando alcuni parenti, andati in visita, hanno suggerito che probabilmente era stato avvelenato. Dopo che il suo corpo è stato cremato, hanno notato che le sue ossa avevano una colorazione rossastra, soprattutto quelle della parte superiore del corpo.
Caso 16: La tortura e la somministrazione involontaria di droghe hanno stroncato la vita di un decoratore d'arte
Alla fine del 2000 il signor Qian Fajun, decoratore d'arte della città di Linyi nella provincia dello Shandong, si è recato a Pechino per chiedere il diritto di praticare il Falun Gong, ma è stato arrestato alla stazione ferroviaria di Junan. Dopo essere stato portato alla stazione di polizia, è stato picchiato con manganelli chiodati, schiaffeggiato e sbattuto contro il muro.
Il signor Qian è riuscito a fuggire, ma è stato nuovamente arrestato. Il giorno successivo è stato portato al secondo Campo di lavoro forzato della provincia dello Shandong, per scontare una pena di due anni ed è stato costantemente picchiato, appeso per le braccia, alimentato a forza, privato del sonno, costretto a stare seduto per lunghe ore su uno sgabello senza avere la possinilità di muoversi, colpito con i bastoni elettrici, tenuto in cella d’isolamento e sottoposto a iniezioni di farmaci sconosciuti.
L'ultimo arresto del signor Qian è avvenuto il 23 settembre 2011, quando è stato portato al Centro per il lavaggio del cervello della città di Linyi. Le guardie lo hanno legato e gli hanno somministrato a forza sostanze tossiche, che lo hanno reso molto debole. Gli hanno lasciato inserito il sondino di alimentazione, in modo da non doverlo rimettere ogni volta che veniva torturato. L'uomo è stato brutalmente picchiato e ha riportato gravi lesioni; non era in grado di camminare e doveva essere sorretto.
Prima dell'alimentazione forzata del quinto giorno, il personale del centro per il lavaggio del cervello gli ha mostrato delle foto di altri praticanti del Falun Gong legati al letto della morte e alimentati a forza. L'uomo è rimasto comunque irremovibile e in seguito gli sono stati legati gli arti ai quattro angoli di un letto, così strettamente che non poteva muoversi; Fajun urlava per il dolore lancinante.
Il 28 ottobre 2011 il signor Qian è stato trasferito al secondo Campo di lavoro forzato della provincia dello Shandong. L'uomo ha iniziato uno sciopero della fame, in segno di protesta, ed è stato nutrito a forza. Durante l'alimentazione forzata, il medico del campo di lavoro Zhang ha ripetutamente inserito e rimosso il tubo di alimentazione, per causargli ulteriori sofferenze.
Dopo ogni sessione il signor Qian vomitava e ha anche cercato di estrarre il tubo da solo, ma non ci è riuscito. Aveva frequenti convulsioni, di tanto in tanto cadeva dal letto e a volte perdeva il controllo della vescica.
I prigionieri nella stessa cella si sono resi conto che l'uomo stava morendo e hanno segnalato la sua situazione a un capitano che ha risposto: “Di cosa vi preoccupate? Se muore, lo butteremo fuori!”. Le guardie hanno continuato a nutrirlo a forza.
I funzionari del campo di lavoro hanno infine inviato il signor Qian all'Ospedale Basan per le cure d'emergenza, dove gli è stato iniettato un farmaco sconosciuto nel piede destro e le sue condizioni sono peggiorate rapidamente. Nel mese di febbraio 2012 Fajun è stato rilasciato.
Una volta tornato a casa, la salute del signor Qian non è migliorata. Non riusciva a camminare e soffriva molto. Il piede destro era gravemente infetto e dalla sede dell'iniezione fuoriusciva del pus. Verso la fine della sua vita, riusciva a malapena a muovere gli arti. Aveva bisogno di aiuto per mangiare, bere o andare in bagno; non riusciva nemmeno ad alzarsi dal letto. Quattordici mesi dopo, il 17 aprile 2013, è deceduto all'età di 44 anni.
Caso 17: Uomo dello Shandong muore diversi anni dopo sette iniezioni di farmaci tossici
Il signor Wang Weihe, della città di Jiaozhou nella provincia dello Shandong, è deceduto diversi anni dopo aver ricevuto sette iniezioni di farmaci tossici in un ospedale psichiatrico.
Il signor Wang, sua moglie Fa Xiufang, la loro figlia Wang Ping e il loro figlio Wang Mingjian hanno tutti tratto beneficio dalla pratica del Falun Gong. Due giorni dopo l'inizio della persecuzione del 20 luglio 1999, si sono recati a Pechino per chiedere giustizia, ma tutti e quattro sono stati arrestati e detenuti per oltre tre mesi.
Il 6 gennaio 2000 i familiari ha fatto un altro viaggio a Pechino e sono stati nuovamente arrestati. Dopo essere stati riportati nello Shandong, sono stati brutalmente picchiati. Il signor Wang Weihe non è stato in grado di mangiare per sei giorni, a causa delle ferite riportate durante il pestaggio; faceva fatica a respirare e aveva dolori in tutto il corpo. Circa tre mesi dopo lui e sua moglie sono stati trasferiti in un ospedale psichiatrico. All’arrivo all'uomo è stata fatta un'iniezione. Pochi giorni dopo, ha praticato gli esercizi del Falun Gong ed è stato visitato dal dottor Yang Chengchao. Il medico lo ha preso a calci e lo ha trascinato per una gamba, avanti e indietro tra la stanza e il corridoio. Lo ha legato nella posizione dell'aquila aperta e gli ha somministrato, in una sola notte, sette iniezioni di farmaci tossici.
Dopo le iniezioni il signor Wang è svenuto. Il terzo giorno, quando ha ripreso conoscenza, non era in grado di muoversi, aveva la bocca piena di schiuma e parlava in modo confuso. Era anche diventato incontinente e non sapeva come coprirsi con la coperta. In seguito ha sviluppato un disturbo mentale e, anni dopo, (data esatta sconosciuta) è deceduto.
Caso 18: Donna mentalmente sana drogata in due ospedali psichiatrici, muore nove mesi dopo
Nel corso di due giorni, una donna mentalmente sana è stata trattenuta in due diversi ospedali psichiatrici, dove le sono stati somministrati sedativi e farmaci sconosciuti. Dopo essere stata dimessa, la sua salute è progressivamente peggiorata. Di tanto in tanto era confusa e alla fine ha perso la capacità di prendersi cura di sé. Nelle prime ore del 28 luglio scorso è deceduta. La donna, di 38 anni, lascia il marito con cui si era sposata da poco.
La signora Liu Binghuan, originaria della città di Jinan nella provincia dello Shandong, ha subito ripetute persecuzioni a causa della sua fede. Tra il 2008 e il 2009 ha scontato un anno di lavori forzati. Dopo un altro arresto del 30 dicembre 2021, è stata detenuta per un giorno. Per evitare ulteriori persecuzioni, la signora Liu si è trasferita nella contea di Yangshan, a Qingyuan nella provincia del Guangdong.
La mattina del 14 giugno 2022 gli agenti dell'Ufficio di sicurezza interna della contea di Yangshan e della Stazione di polizia di Chengbei hanno fatto irruzione nell'appartamento in affitto della signora Liu e hanno arrestato lei e un altro praticante, il signor Zhong Yongxing. I due sono stati trattenuti nella stazione di polizia per due giorni, prima di essere sottoposti a cinque giorni di detenzione amministrativa. La signora Liu è stata rilasciata su cauzione dopo essere starta rifiutata nel carcere, a causa dell'ipertensione.
La polizia l'ha tenuta sotto stretta sorveglianza e, la notte del 29 settembre dell'anno scorso, l'ha nuovamente arrestata. Binghuan è stata portata all'Ospedale psichiatrico Cihang nella contea di Yangshan, dove è stata legata e le sono stati somministrati ripetutamente sedativi.
Il giorno successivo gli agenti hanno portato la signora Liu al Centro di detenzione di Qingxin, ma le è stato negato l'ingresso, dopo che un esame fisico obbligatorio ha rivelato che aveva una pressione sistolica superiore a 200 mmHg (il valore normale è 120 o inferiore). Invece di rilasciarla, la polizia l’ha portata al terzo Ospedale popolare della città di Qingyuan (un altro ospedale psichiatrico), dove le sono stati nuovamente somministrati sedativi e altri farmaci sconosciuti. Ha subito una temporanea perdita di memoria ed è diventata confusa e disorientata.
Il 1° ottobre dell'anno scorso suo fratello minore, il signor Liu Binglei, si è precipitato nella contea di Yangshan dalla provincia dello Shandong e ha controllato tutti i centri di detenzione locali, ma non è riuscito a trovare Binghuan. Alle 23:00 del 3 ottobre sua sorella e un agente della città di Jinan lo hanno chiamato, per informarlo di recarsi al terzo Ospedale popolare della città di Qingyuan e sbrigare le pratiche di dimissione della signora Liu.
Il signor Liu ha notato che sua sorella appariva provata e debole. Lei ha detto che era in sciopero della fame dal momento del suo arresto. L'ufficiale di Jinan ha chiamato di nuovo e ha insistito affinché il signor Liu si facesse garante per sua sorella, perché fosse rilasciata su cauzione o agli arresti domiciliari. Sia lui che la signora Liu hanno rifiutato di accettare, ma l'ufficiale di Jinan e i suoi colleghi di Yangshan hanno comunque posto la signora Liu agli arresti domiciliari e hanno minacciato di perseguitarla ulteriormente.
La signora Liu non si è mai ripresa e, il 28 luglio scorso, è deceduta.
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