(Minghui.org) Xu Runye, una donna della città di Yinchun, nella regione autonoma del Ningxia Hui, è stata arrestata e condannata due volte al carcere per aver raccontato alla gente i benefici che traeva dalla pratica del Falun Gong. È stata condannata a tre anni e mezzo dopo il suo arresto nel 2016 e a due anni e mezzo nel 2022. Ha scontato entrambe le pene nel carcere femminile del Ningxia.

Runye, di 70 anni della Mongolia Interna, è in pensione da una cooperativa di distribuzione e marketing. In passato ha avuto un tumore al seno, ma è guarita dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong nel dicembre 2004.

Condannata a tre anni e mezzo

La signora Xu è stata arrestata il 23 novembre 2016 insieme ad altri sei praticanti, le cui rispettive abitazioni sono state saccheggiate. La polizia li ha condotti alla Stazione di polizia di Changcheng per interrogarli. Gli agenti hanno ammanettato la donna stringendo le manette volutamente, così da farle gonfiare e dolere le mani. Runye e altri due praticanti sono stati sottoposti a fermo penale, mentre gli altri sono stati rilasciati.

Il 26 luglio 2017, dopo oltre otto mesi di detenzione, la praticante è stata processata presso il Tribunale distrettuale di Jinfeng, ed è stata condannata a tre anni e mezzo a metà dicembre dello stesso anno.

Dopo essere stata portata al Carcere femminile del Ningxia, è stata trattenuta nella divisione di stretta sorveglianza per più di un anno, prima di essere trasferita alla quinta divisione, il cui capo, Xin, ha scritto parole diffamatorie sul Falun Gong sul pavimento dei bagni e sullo sgabello di ogni detenuta.

Le guardie e le detenute non permettevano alla praticante di lavarsi il viso, i denti e i vestiti. Non ha potuto fare la doccia per quattro mesi. Durante questo periodo, le guardie hanno anche cercato di "trasformarla", mettendole un lettore musicale sulla testa e riproducendo registrazioni diffamatorie del Falun Gong. Hanno anche fatto in modo che le detenute la circondassero e le leggessero parole diffamatorie contro il Falun Gong.

Le guardie l'hanno colpita con manganelli elettrici, e al viso con un cellulare, l’hanno pizzicata e le hanno calpestato i piedi. Il viso e i piedi erano gonfi e i vestiti strappati.

Le guardie hanno ordinato alle detenute di non far consumare a Xu un pasto completo, e queste buttavano via gli avanzi, piuttosto di condividerli con lei.

Le guardie l'hanno fatta stare in piedi dalle 5:00 del mattino alle 23:00 e una detenuta l'ha costretta a tenere pezzi di carta sotto le ascelle e tra le cosce; Se si fosse mossa o il foglio fosse caduto, l'avrebbero picchiata.

Rievocazione della tortura: Percuotere con manganelli elettrici

Le detenute non hannno permesso alla praticante di usare il bagno per tre giorni, così ha bagnato tre paia di pantaloni. Dopo averli lavati, le detenute non le permettevano di asciugarli, così ha dovuto indossarli bagnati.

Xu è stata rilasciata il 23 maggio 2020.

Condannata nuovamente a due anni e mezzo

Meno di due anni dopo il suo rilascio, il 16 gennaio 2022 Xu è stata nuovamente arrestata, dopo che una telecamera di sorveglianza l'ha ripresa mentre affiggeva poster informativi sul Falun Gong. La polizia ha perquisito la sua casa e l'ha portata nel Carcere della città di Yinchuan per 13 giorni di detenzione amministrativa, prima di trasferirla al centro di detenzione locale.

Nel settembre 2022 è stata condannata a due anni e mezzo dal Tribunale distrettuale di Xixia.

E' stata portata alla sesta divisione (la divisione di gestione rigorosa) del Carcere femminile del Ningxia il 7 febbraio 2023. Le guardie e le detenute la picchiavano, spingendola a terra e, dopo averle fatto sbattere la testa contro le piastrelle, le era comparso un bernoccolo rosso sangue, grande quanto un pugno.

É stata trasferita nella quinta divisione, nota anche come divisione di quarantena. Le guardie e le detenute la picchiavano, pizzicavano, schiaffeggiavano, non la lasciavano dormire, e le avevano tolto il materasso, costringendola a dormire sulla struttura metallica, senza coperta, per più di un mese.

Per impedirle di meditare, le detenute versavano acqua sul pavimento. Poiché si rifiutava di rinunciare alla sua fede, le autorità carcerarie hanno convocato suo figlio in prigione per cercare di convincerla. Le autorità l’hanno molestato e intimidito anche a casa.

Xu è stata rilasciata il 16 luglio dello scorso anno.

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