(Minghui.org) Molti praticanti, me incluso, notano tutti i più piccoli problemi negli altri. Quando però li facciamo presenti, siamo sicuri di volerli sinceramente risolvere? Oppure ci sentiamo migliori degli altri e pensiamo di notare le cose meglio? A volte manteniamo una certa distanza dagli altri praticanti. Non stiamo forse perdendo opportunità di coltivare il nostro cuore facendo così?

Il Maestro ha detto: “... e impegnarci nel miglioramento e nell'elevazione dell'intero nostro sé”. (Zhuan Falun, Seconda lezione)

Quando parlavo dei problemi che notavo, lo facevo spesso con un atteggiamento di insoddisfazione. Anche le persone che mi ascoltavano si sentivano a disagio. Ho ulteriormente aggravato i problemi, perché a questi ho aggiunto il mio attaccamento.

Se ogni praticante aggiunge il proprio attaccamento al problema, il nostro ambiente di coltivazione diventa estremamente complicato.

Sappiamo che i praticanti dovrebbero sempre guardarsi dentro per trovare quello che non va. Una tale mentalità si forma dopo un lungo periodo di coltivazione. Diventa il primo istinto di un coltivatore.

Guardarsi dentro è una sensazione incredibile. Devi avere un cuore puro, in modo da non essere spinto dalle emozioni e dalle nozioni. Inoltre, dovresti provare compassione e tolleranza. Gli altri praticanti sentiranno il tuo stato mentale pacifico, ti ascolteranno con cuore tranquillo, e si potrà affrontare e risolvere il problema insieme. A quel punto, tra i praticanti della Dafa, ci sarà un ambiente di coltivazione benevolo.