(Minghui.org) Nell'agosto 2020 due donne residenti nella città di Nanchong, in provincia dello Sichuan, hanno visto le loro pensioni sospese per via della loro fede nel Falun Gong, una pratica spirituale e di meditazione perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

La sessantenne Chen Bihui, che negli anni ha versato i contributi da sola, senza i fondi integrativi del suo datore di lavoro, si è recata presso l'ufficio di previdenza sociale per sollecitare il reintegro della sua pensione, l’unica sua fonte di sostentamento. Il signor Li Xiaoying, il funzionario che l'ha ricevuta, le ha riferito che il loro ufficio ha eseguito le direttive politiche del governo.

Non è la prima volta che Chen viene presa di mira per la sua fede, a cui lei attribuisce il merito di aver curato i suoi numerosi disturbi, tra cui reumatismi, bronchite, spalla congelata, problemi lombari, mal di testa, gastrite e colecistite. In precedenza è stata detenuta, gli agenti di polizia le hanno saccheggiato l’abitazione ed è stata multata più volte. Inoltre è stata portata diverse volte in un centro per il lavaggio del cervello, è stata condannata due volte in un campo di lavoro, e ha ricevuto una pena di due anni e mezzo di carcere.

Anche l'altra praticante a cui è stata sospesa la pensione, la signora Chen Xiulan, (nessuna parentela con Chen Bihui), è stata ripetutamente arrestata e detenuta per la sua fede nel Falun Gong. Chen lavorava in una società del gas a Chengdu e dopo il pensionamento si è trasferita a Nanchong. In precedenza era stata condannata a due anni a seguito di un arresto avvenuto nel giugno 2016.