(Minghui.org)A partire da gennaio di quest'anno, secondo le informazioni raccolte da Minghui, il numero di praticanti del Falun Gong presi di mira a causa della loro fede è in costante aumento.

Il mese di aprile di quest’anno ha registrato 508 arresti e 670 molestie a praticanti per via della loro fede; questi numeri rappresentano un incremento rispettivamente di oltre tre e sette volte rispetto ai casi di gennaio e, al momento della stesura della presente relazione, 220 dei praticanti arrestati in aprile sono ancora detenuti.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale tradizionale che dal 1999 è perseguitata dal Partito Comunista Cinese (PCC).

Dopo che il 23 gennaio Wuhan è stata messa in isolamento, l'epidemia di coronavirus è diventata nota al pubblico ed i praticanti del Falun Gong si sono presto resi conto di come il PCC abbia usato le stesse tattiche della persecuzione del Falun Gong per coprire la diffusione del virus ed il terribile numero di morti.

Molti praticanti hanno intensificato i loro sforzi per smascherare la cattiva gestione dell'epidemia da parte del PCC, ma si sono scontrati con un aumento degli arresti e delle molestie; la persecuzione si è ulteriormente aggravata a marzo ed è proseguita ad aprile dopo che l'isolamento è stato allentato.

Dopo l'8 aprile, quando l'isolamento di Wuhan è stato revocato, c'è stato un aumento degli arresti e delle molestie nei confronti dei praticanti del Falun Gong nella provincia di Hubei: i numeri sono passati da sei arresti e due casi di molestie in marzo a, rispettivamente, 43 e 53 in aprile.

Un altro fattore che ha contribuito all'intensificarsi delle persecuzioni in aprile è stato legato a due anniversari: l'appello del 25 aprile e la giornata mondiale della Falun Dafa celebrata il 13 maggio.

Il 25 aprile segna l'anniversario dei 10.000 praticanti del Falun Gong che, nel 1999, si sono appellati pacificamente a Pechino per chiedere il rilascio di diversi praticanti che erano stati ingiustamente arrestati giorni prima, mentre l'annuale giornata mondiale della Falun Dafa, che ricorre il 13 maggio, celebra l'introduzione al pubblico del Falun Gong nel 1992.

Tali anniversari sono considerati "politicamente sensibili" dal PCC e le autorità spesso intensificano la persecuzione intorno a queste date nel tentativo di impedire ai praticanti di migliorare i loro sforzi per smascherare la persecuzione.

In aggiunta, nello stesso periodo, sono avvenuti i due incontri politici annuali del PCC, noti come "due sessioni" di Pechino, il congresso nazionale del popolo e la conferenza consultiva politica del popolo cinese (rinviati da marzo a maggio a causa dell'epidemia di coronavirus) che hanno visto aumentare le molestie da parte della polizia che minacciava i praticanti intimando loro di non uscire durante tutto il periodo.

Un ufficiale di polizia di Pechino ha rivelato che gli agenti sarebbero stati ricompensati con 5.000 yuan (circa 630 euro) per ogni praticante arrestato ed un ufficiale della provincia di Hubei ha detto di aver promesso 1.000 yuan (circa 125 euro) a chiunque avesse denunciato un praticante che parlava con la gente del Falun Gong.

Un uomo a Pechino è stato molestato mentre era ancora in lutto per la recente scomparsa di sua moglie e di suo padre ed un'altra praticante di ottantaquattro anni a Shanghai è stata monitorata 24 ore su 24 prima dell'anniversario dell'appello del 25 aprile.

Altri fattori scatenanti per l'arresto e le molestie dei praticanti ad aprile sono stati la lettura degli insegnamenti del Falun Gong da parte dei praticanti od il semplice tentativo di liberare dalla detenzione i loro compagni incarcerati.

Neanche gli anziani sono stati risparmiati durante queste ultime retate di persecuzione, dato che il 9% dei 1.178 praticanti presi di mira in aprile avevano almeno 65 anni ed i più anziani erano un ottantanovenne della città di Tianshui ed una donna di ottantun’anni di Fushun costretta a vivere lontano da casa per evitare molestie ed arresti.

I praticanti hanno subito perquisizioni ed irruzioni nelle loro abitazioni da parte della polizia; molti sono stati arrestati e detenuti arbitrariamente, hanno subito incarcerazioni e torture, e molti hanno anche subito la revoca della propria pensione.

Su un totale di 1.178 casi di persecuzione denunciati, ad aprile 314 praticanti hanno subito la perquisizione delle loro abitazioni e 48 sono stati sottoposti a estorsioni da parte della polizia per un totale di 220.250 yuan (circa 30.000 euro) con una media di 4.588 yuan (circa 580 euro) a persona.

Dopo aver finito di scontare la sua pena di due anni di detenzione, Liu Yongying ,ex docente universitaria, è rimasta sconvolta quando ha saputo di essere stata licenziata e di aver subito la revoca della pensione.

Il 30 aprile 2020 Liu Fating, che versava già in condizioni critiche dopo anni di persecuzione, è morto due giorni dopo le molestie da parte della polizia.

Persecuzione a livello nazionale

I 1.178 praticanti presi di mira nel mese di aprile risiedevano in ventisei province e comuni tra cui Hebei, Liaoning, Jilin, Heilongjiang e Shandong che sono le cinque province con le persecuzioni più gravi.

Le autorità di diverse province tra cui Shandong, Jiangxi, Hebei, Liaoning, Guizhou e Jilin hanno molestato i praticanti su larga scala e li hanno sottoposti al lavaggio del cervello per costringerli a rinunciare alla loro fede.

Nella provincia di Guizhou le autorità hanno emesso un "piano di azzeramento" nel tentativo di costringere tutti i praticanti locali a rinunciare alla loro fede.

È stato riferito che il Comitato politico e legale (PLAC) di Guizhou ha emesso un ordine per trasformare completamente tutti i praticanti tra il 2020 e il 2023; l'ordine si basava sul documento n. 101 rilasciato dal PLAC centrale di Pechino intitolato: "Sulla questione della riduzione del numero dei praticanti del Falun Gong".

La PLAC è un'agenzia extragiudiziale che sovrintende alla sicurezza dello stato, al procuratore ed ai tribunali e svolge un ruolo centrale nella persecuzione del Falun Gong, sia nella pianificazione che nell'esecuzione delle politiche nazionali di persecuzione.

Nella maggior parte dei casi i membri della polizia e del comitato residenziale chiamano o visitano di persona i praticanti e, se questi si rifiutano di firmare le dichiarazioni preparate per rinunciare al Falun Gong, i funzionari li minacciano di mandarli nei centri per il lavaggio del cervello o di impedire ai loro figli di trovare un lavoro o di andare all'università. Nella provincia del Liaoning i funzionari hanno anche minacciato di riprendersi i terreni agricoli assegnati al governo ad alcuni praticanti agricoltori.

Anche coloro che prima praticavano il Falun Gong, ma che si erano arresi a causa della persecuzione, sono stati molestati.

Preso di mira per aver diffuso notizie riguardo la pandemia

A marzo, in coincidenza con l'allentamento delle restrizioni di viaggio in tutta la Cina, un numero sempre maggiore di praticanti del Falun Gong è stato arrestato per aver distribuito materiale informativo sulla persecuzione del regime comunista nei confronti della propria fede e sull'insabbiamento dell'epidemia.

Il 2 aprile Xu Jinfeng, residente nella provincia del Liaoning, è stata arrestata dalla polizia che l’aveva vista affiggere manifesti sul Falun Gong; la polizia ha poi saccheggiato la sua casa, confiscato i libri del Falun Gong, le ha preso le impronte digitali ed un campione di sangue. Xu è stata rilasciata il giorno dell'arresto, ma è stata minacciata di essere trattenuta per quindici giorni una volta terminata l'epidemia.

Huang Qiangsheng

Il 7 aprile Huang Qiangsheng, cinquantadueenne proprietario di un'impresa di costruzioni nella città di Guangzhou, è stato arrestato e la sua casa è stata saccheggiata. Il giorno dopo la polizia l’ha messo in detenzione penale presso il carcere n. 2 della città di Guangzhou; la madre, ottantenne, è così preoccupata per lui che non riesce a mangiare, né a dormire e richiede l'immediato rilascio del figlio.

Il 10 aprile Wang, ottantenne della città di Xinji (il cui cognome è ancora da indagare), è stata arrestata dopo essere stata denunciata per aver parlato con la gente del Falun Gong; la polizia, prima di rilasciarla, ha estorto 4.000 yuan (circa 500 euro) alla sua famiglia.

Sun Zhiwen, residente nella contea di Yongji, è stato arrestato per la prima volta il 4 febbraio e nuovamente il 22 aprile quando è stato incarcerato nel centro di detenzione della contea di Yongji.

Due giorni prima del suo arresto la polizia è andata a prelevarlo mentre era al lavoro e l’ha portato al tribunale della contea di Yongji; il personale del tribunale ha tentato di costringerlo a firmare alcuni documenti, ma lui si è rifiutato, così gli sono state negate le visite familiari.

Dal 18 aprile Dai Qingping, residente nella città di Changsha, è costretta a vivere lontano da casa per evitare l'arresto.

Le autorità hanno preso di mira la donna perché sospettano abbia affisso alcuni adesivi con codici QR, che collegano alla notizia riportata dai media oltre oceano sull'insabbiamento della pandemia da parte del regime comunista, in una strada trafficata.

La sera del 18 aprile sei agenti della stazione di polizia di Pozi hanno fatto irruzione a casa sua e hanno tentato di arrestarla, ma la donna non era in casa così la polizia ha messo a soqquadro l’abitazione e ha minacciato di arrestare il marito e se n’è andata dopo che questi ha detto di soffire di ipertensione e di un problema cardiaco.

La polizia, nel tentativo di trovarla, ha anche molestato la sorella e diversi altri praticanti del distretto.

Molestato prima delle "due sessioni" di Pechino

A partire dal mese di aprile a Pechino molti praticanti del Falun Gong sono stati molestati su larga scala in concomitanza con l’inizio degli incontri delle "Due sessioni" del PCC che hanno avuto inizio il 22 maggio.

La polizia ha saccheggiato la maggior parte delle case dei praticanti, che ha interrogato e costretto a compilare questionari per sapere se praticassero ancora il Falun Gong o se avessero già firmato dichiarazioni di rinuncia alla fede.

Poiché, a causa della pandemia, i centri di detenzione locali si sono rifiutati di ammettere i praticanti, la maggior parte di loro è stata rilasciata su cauzione ed alcuni sono stati costretti a lasciare Pechino e non vi sono potuti tornare prima della fine delle "due sessioni".

La mattina del 24 aprile, Zhou Suxia e suo figlio Liu Kuo, sono stati arrestati, la polizia ha confiscato loro effetti personali, libri e volantini relativi al Falun Gong e li ha interrogati alla stazione di polizia di Houshayu. Madre e figlio sono stati portati al centro di detenzione di Shunyi il 26 aprile.

Il 24 aprile quattro agenti di polizia hanno fatto irruzione in casa della ottantaquattrenne Li Xiuzhi e, poiché la donna non era in casa, hanno perquisito il suo appartamento ed hanno confiscato i libri del Falun Gong, i computer ed altri effetti personali.

Al suo rientro a casa la polizia ha tentato di portarla alla stazione di polizia, ma ha desistito dopo la forte protesta della sua famiglia.

Il 25 aprile Yang Wanxin è stata molestata da quattro agenti che le hanno chiesto se praticasse ancora il Falun Gong e l'hanno minacciata intimandole di non andare a distribuire materiale sulla Falun Dafa. Due agenti sono rimasti a guardia dall'appartamento e l'hanno seguita quando è uscita a fare la spesa.

Yang Yuliang e sua figlia di 24 anni, Yang Dandan, sono stati presi in custodia il 27 aprile e trattenuti per diversi giorni.

L’arresto di Yang è avvenuto solo cinque giorni dopo la morte della moglie Gao Yan che aveva subito decenni di persecuzione. La coppia è stata costretta a vivere lontano da casa per dieci anni e solo due giorni dopo il loro ritorno la polizia l’ha arrestata e condannata a due anni di lavori forzati.

Durante la detenzione, la coppia è stata sottoposta a torture barbare ed a lavaggi del cervello volti a costringerli a rinunciare al Falun Gong. Yang ha sofferto di insufficienza multipla d’organo e Gao ha sviluppato una persistente ipertensione ed un disturbo endocrino.

Anche dopo il loro rilascio le autorità hanno continuato a molestarli, il che ha portato alla tragica morte prematura di Gao all'età di 49 anni.

Il 7 aprile, due settimane prima della morte di Gao, Yang aveva perso anche il padre.

Gao Yan

Yang Dandan

Deceduto a causa delle molestie

Il 2 maggio Liu Fating, un agricoltore della contea di Xiao, è deceduto due giorni dopo essere stato molestato dalle autorità. La polizia ha molestato il praticante nonostante le sue condizioni fossero critiche a causa di un tumore ai polmoni.

Dopo il suo arresto il 17 novembre 2015, dopo essere stato frustato, affamato e costretto a fare un lavoro intenso, Liu ha avuto un ictus e, nonostante fosse già diventato invalido, gli è stato ordinato di scontare una pena detentiva di tre anni e sei mesi che ha influito negativamente sulla sua salute. Nel gennaio dello scorso anno ha lasciato il carcere con un bastone da passeggio e spesso tossiva sangue.

Dopo la diagnosi di tumore ai polmoni Liu è rimasto in ospedale ed ha fatto la chemioterapia per alcuni mesi; appena tornato a casa, gli agenti dell'ufficio 610 della contea di Xiao, un'agenzia extralegale creata appositamente per perseguitare il Falun Gong, l’hanno molestato e hanno tentato di costringerlo a rinunciare alla sua fede. Le sue condizioni sono peggiorate nei mesi successivi a causa della forte pressione mentale cui era sottoposto.

Il 30 aprile alcuni agenti dell’ufficio 610 hanno nuovamente molestato Liu nonostante fosse in stato di incoscienza ed in punto di morte. Gli agenti hanno minacciato la sua famiglia ed hanno sequestrato il cellulare di Liu per controllare se di recente avesse contattato qualche praticante del Falun Gong. Liu è deceduto il 2 maggio di quest’anno all'età di 74 anni.

Arresti arbitrari

Cinque residenti nel Guangdong arrestati per aver studiato gli insegnamenti della loro fede

Il 9 aprile cinque residenti della città di Shanwei sono stati arrestati mentre studiavano lo Zhuan Falun, il testo principale del Falun Gong, a casa di Zhuang Xiachang.

Zhuang e tre dei suoi ospiti, tra cui Huang Shengwei, Wu Yiguo e Zeng Shaolan, sono stati messi in detenzione penale. Il quarto ospite, Chen Xianzhen, è stato rilasciato su cauzione a causa delle cattive condizioni di salute.

La polizia ha rubato le chiavi di casa di Huang e ha saccheggiato l’abitazione quando non c'era nessuno. Gli oggetti di valore della moglie tra cui più di una dozzina di gioielli d'oro, 7.500 yuan in contanti (circa 950 euro), computer e carte di credito sono scomparsi dopo la retata della polizia.

La famiglia di Huang ha denunciato l'incidente alla polizia che ha negato di aver preso gli oggetti di valore e si è rifiutata di indagare sull'apparente furto con scasso.

La moglie è incinta di cinque mesi e, poiché ha già abortito una volta, la sua famiglia è molto preoccupata per lei e per il bambino.

Sei praticanti del Falun Gong a Heilongjiang arrestati per aver chiesto il rilascio di un altro praticante

Sei praticanti del Falun Gong della città di Harbin sono stati arrestati per aver chiesto il rilascio di un praticante locale che era stato arrestato per aver distribuito informazioni sulla propria fede; cinque di loro sono stati messi in detenzione per dieci giorni.

La sera del 9 aprile Zhang Jun, 67 anni, è stata arrestata per essersi recata nella vicina città di Xinglong per distribuire materiale informativo sul Falun Gong mentre era pedinata da un ufficiale.

Yang Chunlai, capo della stazione di polizia, ha ordinato ai suoi agenti di cercare la donna in tutta la città e così l'hanno arrestata ed hanno anche sequestrato la sua auto.

Il pomeriggio seguente la sua famiglia e sei praticanti del Falun Gong si sono recati alla stazione di polizia per chiederne il rilascio ma, sebbene la polizia abbia accettato di rilasciarla, ha arrestato i sei praticanti ed ha confiscato il minivan che avevano preso in prestito da un amico, inoltre hanno perquisito il furgone e trovato del materiale sul Falun Gong.

Il guidatore, Sun Tienong, è stato preso a schiaffi dalla poliziacosì forte da crollare a terra.

Quando Li Yan ha cercato di impedire alla polizia di picchiare Sun è stato trascinato in una stanza senza telecamere di sorveglianza dove è stato picchiato, ammanettato e costretto a terra; un agente gli ha calpestato il viso e la testa mentre un altro gli ha dato un calcio nella schiena.

Zhang (nessun legame con la signora Zhang Jun) è stato rilasciato verso mezzogiorno, mentre gli altri cinque praticanti tra cui Sun, Li, Yu Shufan, Gao Yabin e Xu Shufeng sono rimasti in custodia e sono stati interrogati.

Yang ha minacciato i praticanti intimando loro di non recarsi mai più nella città di Xinglong per distribuire il materiale del Falun Gong; ha anche detto che i figli e i nipoti dei praticanti avrebbero potuto essere coinvolti e puniti se avessero denunciato la persecuzione alla comunità internazionale o se avessero pubblicato online i numeri di telefono degli agenti (molti praticanti al di fuori della Cina chiamano la polizia e li esortano a non partecipare alla persecuzione).

La polizia si è rifiutata di restituire le due auto confiscate a Zhang e Sun e, quando il proprietario del minivan si è recato alla stazione di polizia per chiederne la restituzione, è stato a sua volta arrestato, anche se non pratica il Falun Gong.

Anhui: Donna arrestata per la sua fede, figlia coinvolta e traumatizzata

Una donna di sessant’anni è stata tenuta in isolamento per settimane dopo essere stata arrestata per aver praticato il Falun Gong e sua figlia, che è stata arrestata insieme a lei, è stata traumatizzata dalla polizia.

Il 25 aprile Shang Qin, della città di Maanshan, si trovava al negozio della figlia quando una dozzina di agenti in borghese ha fatto irruzione e l'ha arrestata. La polizia ha arrestato anche la figlia che ha cercato di impedire che portassero via la madre: le due donne sono state ammanettate e sono state portate alla stazione di polizia di Huoli.

Il giorno seguente la polizia ha messo Shang in detenzione penale e l'ha trasferita in prigione. Da allora la sua famiglia non ha ricevuto alcuna notizia di lei; un agente ha affermato che da tempo avevano pianificato di arrestare Shang e che, prima dell’arresto, la stavano monitorando.

Il 26 aprile, quando la figlia è stata rilasciata, la polizia l'ha minacciata perché non rivelasse la persecuzione della madre al sito web di Minghui altrimenti, l'avrebbero arrestata di nuovo.

Dopo essere tornata a casa dove convive con la madre ha scoperto che la polizia aveva perquisito l’appartamento e aveva confiscato i libri del Falun Gong della madre, anche il suo negozio era stato saccheggiato e due dei suoi computer ed una stampante erano scomparsi.

È rimasta così traumatizzata dall'arresto da non riuscire a dormire per due settimane; ha vissuto nella paura e aveva sintomi di attacchi di panico. Dopo il rilascio non è più stata in grado di lavorare normalmente.

Anziani presi di mira

Donna di ottantun'anni costretta a vivere lontano da casa per evitare di essere arrestata

Il 2 aprile Yu, ottantunenne della città di Fushun, è stata arrestata dopo essere stata denunciata per aver parlato con la gente del Falun Gong, è stata portata alla stazione di polizia di Gebu e costretta ad apporre le sue impronte digitali sul verbale dell'interrogatorio.

Quel pomeriggio la polizia ha saccheggiato la casa sua casa ed ha confiscato i libri del Falun Gong ed altro materiale; l'ha poi riportata alla stazione di polizia e l'ha interrogata per diverse ore prima di rilasciarla verso le 22:00.

La polizia ha ordinato alla praticante di presentarsi alla stazione di polizia il giorno dopo. Da allora la donna si nasconde per paura di essere nuovamente arrestata.

Sei donne, per lo più ottantenni, molestate e perseguitate

Tra il 24 e il 25 aprile sei residenti della città di Maanshan tra i 77 e gli 86 anni, sono state molestate e le loro case sono state saccheggiate.

Xie Kuaiji, 84 anni, non è stata presa in custodia a causa della protesta della sua famiglia, ma le altri cinque praticanti tra cui Zhou Chunying, 86 anni, Wang Suhua 84 anni, Shen Xuemei 84 anni, Chen Xiufang 83 anni e Ji Yinzhu 77 anni, sono state portate alla stazione di polizia locale ed interrogate.

La polizia ha detto di aver monitorato le praticanti dal marzo di quest’anno, dopo averle riprese mentre distribuivano il materiale del Falun Gong. Sono state interrogate per sapere dove avessero ottenuto il materiale.

Sebbene le cinque praticanti siano state rilasciate la sera stessa, gli agenti hanno ordinato loro di tornare alla stazione il giorno successivo per un’altra sessione di interrogatori. La polizia si sta preparando a presentare i loro casi al procuratore.

Shandong: molestato per aver parlato della sua fede

Il 24 aprile un residente della città di Yantai è stato convocato alla stazione di polizia di Wuning dove gli è stato comunicato che era sottoposto a "cauzione in attesa di processo" che gli impone di presentarsi alla polizia ogni volta che viene convocato e gli proibisce di lasciare il distretto di Mouping.

Non molto tempo dopo il suo ritorno a casa tre agenti si sono presentati e gli hanno confiscato due cellulari ed un computer.

La polizia lo tormenta dallo scorso agosto, dopo aver scoperto che ha scritto su un muro pubblico i messaggi: "La Falun Dafa è buona, Verità, Compassione e Tolleranza sono buone". La polizia ha anche chiamato il figlio e l’ha molestato continuando a tormentare la famiglia.

Wang, 70 anni, ha sofferto di cattiva salute per la maggior parte della sua vita, ha sviluppato un’artrite reumatoide all'età di 14 anni ed ha provato molti trattamenti, ma nessuno di questi gli è stato di giovamento. È andato in depressione a causa delle sue condizioni fisiche, a volte sveniva mentre guidava e la sua salute è peggiorata nel tempo ed ha sviluppato anche il diabete.

Quando aveva 60 anni ha imparato il Falun Gong e la sua salute si è presto ristabilita; è molto grato alla pratica e cerca di condividere le informazioni con gli altri in modo che anch’essi possano beneficiarne, per questo motivo ora è preso di mira dalla polizia.

Cessazione del rapporto di lavoro e pensione revocata

Dopo essere sopravvissuta a stento a due anni di prigione per via della sua fede nel Falun Gong, Liu Yongying è quasi svenuta quando ha scoperto che l’avevano licenziata e che le era stata revocata la pensione.

Liu Yongying prima della persecuzione

Liu Yongying dopo aver subito due anni di gravi abusi in carcere

Liu, 57 anni, era docente presso la Scuola di amministrazione civile di Jiangxi nella città di Nanchang; è stata arrestata intorno alla mezzanotte del 3 aprile 2018. La polizia ha fatto irruzione in casa sua e le ha confiscato il computer e la stampante.

Gli agenti hanno tenuto Liu incatenata ad una sedia nel seminterrato del dipartimento di polizia di Qingshanhu e l'hanno interrogata per quasi quaranta ore. L'agente Chen Liming l'ha colpita alla testa e le ha dato un calcio sulle ginocchia.

Tra giugno e agosto 2018 si è presentata tre volte innanzi al tribunale del distretto di Xihu ed è stata condannata a due anni di prigione con una multa di 5.000 yuan (circa 630 euro) nell'ottobre 2018.

Durante i due anni in cui è stata imprigionata nel centro di detenzione n. 1 di Nanchang, è stata costretta a dormire sul pavimento di cemento e, a causa dell'ambiente carcerario sporco ed umido, ha sviluppato eruzioni cutanee estremamente pruriginose su tutto il corpo.

A causa di ciò è stata discriminata ed umiliata dalle sue compagne di cella che la costringevano a dormire vicino al bagno e non le permettevano di usare le sedie condivise da altri.

Per sopravvivere all'inverno aveva comprato delle coperte, ma in estate le guardie si sono rifiutate di fornirle uno spazio per custodirle, così era costretta a dormire sulle coperte in una stanza senza aria condizionata e senza ventilatori. Era sempre accaldata e sudata e la notte non riusciva a dormire.

Quando finalmente è stata rilasciata il 3 aprile di quest’anno suo figlio quasi non riusciva a riconoscerla: era emaciata, i suoi occhi erano annebbiati ed aveva anche perso molti denti.

Al suo ritorno a casa il marito le ha detto che l'Ufficio 610 aveva imposto il licenziamento alla sua scuola nel maggio 2018, solo un mese dopo il suo arresto. I dirigenti scolastici sono stati anche costretti a fare discorsi di autocritica davanti a tutta la scuola ed il bonus annuale di tutto il personale scolastico è stato trattenuto. Sono stati anche costretti a denunciare il Falun Gong ed a promettere di prenderne le distanze.

A metà aprile di quest’anno Liu, avendo raggiunto l'età pensionabile nel settembre 2018, si è recata all'ufficio provinciale della previdenza sociale (SSO) per presentare la domanda per la pensione di anzianità, ma le è stato comunicato che non riuscivano a trovare il suo profilo nel sistema e le hanno chiesto di consultare il suo ufficio di previdenza sociale locale.

La sua SSO locale le ha detto che dopo il 2014, quando ha avuto luogo un'importante riforma, la sua scuola non ha partecipato al programma di previdenza sociale. Tuttavia l’istituto aveva già smesso di versare contributi sul suo conto dopo il suo arresto nel 2018, così aveva solo circa tre anni e mezzo di contributi, ma la riforma ne richiede un minimo di quindici anni prima di poter accedere alle prestazioni pensionistiche.

Il personale dell'SSO ha detto alla donna che se avesse voluto ricevere una pensione attraverso il programma di previdenza sociale avrebbe dovuto recuperare il mancato contributo di undici anni e sei mesi. Se avesse scelto di pagare il contributo su base annuale avrebbe dovuto aspettare fino al 2031 quando avrebbe compiuto quasi ssettant’anni, così da avere diritto alle prestazioni pensionistiche, oppure avrebbe potuto pagare il restante contributo richiesto di 120.000 yuan (circa 15000 euro) in un'unica soluzione per ricevere un pagamento mensile di 1.000 yuan (circa 120 euro) a partire da quel momento.

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