Changsha, Hunan: Sette praticanti presi di mira in una perquisizione della polizia, condannati per la loro fede

(Minghui.org) Sette residenti della città di Changsha, nella provincia dell’Hunan, presidi mira in un arresto di gruppo, sono stati condannati al carcere per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Tra questi, la signora Zhang Lingge è stata condannata a quattro anni l'8 maggio dello scorso anno, il signor Meng Kaia tre anni e sei mesi il 17 settembre, la signora Wen Jing a tre anni e tre mesi il 6 dicembre, La signora Xu Lihuaa tre anni e sei mesi il 7 dicembre, il signor Li Zhigang a cinque anni e tre mesi il 21 dicembre e, sia il signor Cao Zhifang che sua moglie la signora Yang Fang, a tre anni e quattro mesi il 24 dicembre.

Meng, lui stesso avvocato, ha presentato ricorso presso il tribunale intermedio della città di Changsha, che ha stabilito di confermare il suo verdetto originale. È stato condotto nella prigione di Wangling il 20 gennaio scorso.

Xu, un ex alto commissario di polizia, è stata condotta nella prigione femminile della provincia dell’Hunan il 27 gennaio scorso.

Anche il signor Li ha impugnato il verdetto. Non è chiaro se il tribunale superiore abbia emesso una decisione sul suo caso. Dopo essere stato portato al centro di detenzione n. 2 della città di Changsha il 5 dicembre 2020, ha sofferto di ipertensione persistente. Secondo i suoi familiari che gli avevano fatto visita, è invecchiato molto rapidamente.

L'ipertensione del praticante è stata indotta dall'abuso che ha subito durante una precedente "sorveglianza dei residenti" in un luogo segreto, dove è stato costretto a rimanere seduto su una sedia di ferro freddo tutto il giorno, e una volta è stato privato del sonno per oltre un mese. La quantità di cibo che gli veniva somministrata in un giorno in quel luogo era inferiore ad uno dei suoi pasti somministrati nel centro di detenzione locale.

Tutti e sette i praticanti sono stati arrestati il 27 e 28 ottobre 2020 da agenti in borghese. Nessuno degli agenti ha mostrato mandati di perquisizione mentre saccheggiavano le abitazioni dei praticanti.

Diversamente dai precedenti arresti di gruppo, il pubblico ministero ha presentato i casi dei praticanti al tribunale separatamente, invece di riunirli in un caso comune. Una persona che ha familiarità con i casi ha rivelato ad alcuni familiari che le udienze in tribunale erano solo una formalità, e che alcune delle pene detentive erano già state determinate dal Comitato per gli Affari Politici e Legali locale, un'agenzia extragiudiziale incaricata di sovrintendere alla persecuzione.

Le autorità non solo hanno impedito alle famiglie ed agli avvocati dei praticanti di far loro visita, ma hanno anche usato minacce per costringere le loro famiglie a fornire maggiori informazioni su di loro. I membri della famiglia di alcuni praticanti sono stati elencati come testimoni dei loro casi a loro insaputa, ed è stato impedito loro di assistere alle udienze in tribunale, la maggior parte delle quali erano pesantemente sorvegliate dalla polizia armata.

Quando i familiari di alcuni praticanti hanno sporto denuncia contro la polizia, gli agenti hanno minacciato di arrestarli.

Informazioni di contatto dei perpetratori:

Zhong Gang (钟钢), segretario del Comitato per gli affari politici e legali della città di Changsha: [phone]

Li Fan (黎璠), presidente del tribunale intermedio della città di Changsha: [phone]

Lu Xianyu (卢先钰), capo della prigione di Wangling: [phone]

Luo Youtian (罗友田), capo della prigione femminile di Changsha: [phone]

(Ulteriori informazioni di contatto sui perpetratori sono disponibili nell'articolo cinese originale).

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