(Minghui.org) Una donna di 65 anni della città di Shijiazhuang, nella provincia dell’Hebei, è stata recentemente condannata a tre anni e mezzo, oltre a essere multata di 10.000 yuan (circa 1.300 euro) per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

La condanna di Hu Yuexia deriva dal suo arresto del 18 maggio dell’anno scorso, dopo essere stata denunciata per aver parlato del Falun Gong in una fiera a Shangzhuang, nel distretto di Luquan della città di Shijiazhuang. Gli agenti della stazione di polizia locale hanno fatto irruzione nella sua abitazione e l’hanno portata al secondo centro di detenzione di Shijiazhuang, dove è stata torturata per la sua fede nel Falun Gong.

Il 28 agosto dell’anno scorso la polizia ha sottoposto il suo caso alla procura del distretto di Qiaoxi. L’anno scorso la città di Shijiazhuang ha designato il distretto di Qiaoxi, dove Hu risiede, per gestire tutti i casi relativi al Falun Gong nella sua giurisdizione, che comprende otto distretti, due città a livello di contea e 12 contee.

Il 14 febbraio scorso Hu è stata processata dal tribunale distrettuale di Qiaoxi e recentemente è stata condannata in una data sconosciuta. La donna sta facendo ricorso contro l’ingiusta sentenza.

Non è la prima volta che Hu viene presa di mira per la sua fede, né è l’unica della sua famiglia ad aver sofferto la politica di persecuzione del regime comunista. Suo padre, che è stato arrestato cinque volte, il 17 ottobre 2012 è deceduto. È stato seguito dalla moglie, che dopo aver assistito ai suoi arresti si è ammalata e, nel novembre 2017, è deceduta anche lei. Il 15 novembre 2013 Hu, il marito e la sorella sono stati arrestati nel corso di un’operazione di polizia. Questi ultimi sono stati condannati rispettivamente a uno e tre anni. In precedenza, la sorella di Hu era stata arrestata altre tre volte.

Tutta la famiglia trae beneficio dalla pratica del Falun Gong

Il padre di Hu, Hu Zongheng, soffriva di aritmia, una grave malattia cardiaca e, per molto tempo, è stato ricoverato in ospedale almeno due volte all’anno. Sua moglie soffriva di disturbi cronici allo stomaco e in seguito ha avuto un ictus. Era paralizzata da un lato del corpo e non poteva prendersi cura di sé.

La loro salute è notevolmente migliorata dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong nel 1996. La madre di Hu, in particolare, è migliorata ed è stata in grado di badare a se stessa, oltre che svolgere alcune faccende domestiche. Hu è rimasta impressionata dai miglioramenti dei suoi genitori e presto si è unita a loro nella pratica del Falun Gong.

Nell’aprile 1997 anche il marito di Hu, Chen Tiankui, ha seguito il suo esempio. L’artrite, che aveva contratto durante il servizio militare dal 1978 al 1981, è guarita dopo aver praticato il Falun Gong per una settimana. Ha anche smesso di fumare senza alcuna fatica.

Nell’aprile 1998 la sorella minore di Hu, Hu Yanxia, ha visto suo figlio, allora dodicenne, guarire dalla febbre alta grazie alla pratica del Falun Gong. Nell’agosto 1998 è diventata lei stessa una praticante.

Tre membri della famiglia arrestati il 15 novembre 2013

La mattina del 15 novembre 2013 l’Ufficio 610 della città di Shijiazhuang e il dipartimento di polizia hanno mobilitato un gran numero di agenti e hanno arrestato circa 23 praticanti locali del Falun Gong. Hu Yuexia, suo marito e sua sorella erano tra gli arrestati.

Intorno alle 5:00 del mattino del 15 novembre 2013 Hu e suo marito stavano ancora dormendo, quando sono stati svegliati da qualcuno che bussava alla loro porta. Quando la donna ha chiesto chi fosse, qualcuno ha risposto che erano lì per controllare il loro permesso di alloggio temporaneo.

Chen ha aperto la porta, ma è stato subito bloccato. La polizia ha fatto irruzione nell’appartamento e ha arrestato anche la moglie, Hu. La figlia era terrorizzata e tremava nella sua stanza. Non ha aperto la porta della camera quando le è stato ordinato di farlo. Più tardi gli agenti hanno perquisito le altre stanze, confiscando ai coniugi i libri del Falun Gong, 10.000 yuan in contanti, più di 80 CD e il computer portatile della figlia.

Quando Hu Yanxia si è precipitata a casa della sorella dopo aver appreso l’accaduto, la polizia che stava aspettando fuori per fermare altri praticanti, ha arrestato anche lei. In seguito, sia lei che il cognato sono stati condannati alla prigione, ma non la sorella.

Chen condannato a un anno

Dopo l’arresto, Chen è stato portato alla stazione di polizia di Xili. È stato interrogato circa sette volte e non gli è stato dato nulla da mangiare. Intorno alle 20:00 di quella sera l’uomo è stato condotto al primo centro di detenzione della città di Shijiazhuang.

Nel centro di detenzione, gli hanno prelevato un campione di sangue e misurato la pressione. È stato anche sottoposto a una radiografia, ma non gli è mai stato fornito alcun esito.

Durante la detenzione, Chen è stato costretto a fare lavori forzati senza retribuzione, ogni giorno dalle 6:00 del mattino fino a tarda notte. Il lavoro consisteva nel pressare una carta stagnola tossica su carta gialla. Quando la sua pelle toccava la carta stagnola, l’uomo provava prurito dappertutto. Ogni volta che non riusciva a finire la sua quota giornaliera, era costretto a fare il turno di notte per quattro ore e mezza (il che significa che doveva pattugliare la cella, senza dormire).

Chen era anche costretto a pulire la cella mentre gli altri potevano fare una pausa. In breve tempo ha perso un terzo del suo peso. Il 23 luglio 2014 è stato condannato a un anno dal tribunale distrettuale di Qiaoxi. Non è chiaro dove abbia scontato la pena.

Hu Yanxia condannata a tre anni di prigione

Il 15 novembre 2013, dopo aver arrestato Hu Yanxia fuori dalla casa della sorella, la polizia ha fatto irruzione nel suo appartamento e le ha confiscato il computer portatile, il telefono cellulare, più di 10.000 yuan in contanti e i libri del Falun Gong. Dopo le 11:00 la donna è stata portata alla stazione di polizia di Dongli e, tre ore dopo, è stata trasferita alla prigione di Nanhuachang.

Il 25 novembre 2013 la polizia l’ha portata al secondo centro di detenzione della città di Shijiazhuang, ma le è stata negata l’ammissione a causa delle sue cattive condizioni di salute. La polizia l’ha trattenuta in un hotel fino al 3 dicembre dello stesso anno, dopo aver avuto un’emergenza medica. In seguito, la donna è stata rilasciata su cauzione.

Nel mese di aprile 2014 la procura del distretto di Qiaoxi ha comunicato a Hu di averla incriminata e ha trasmesso il caso al tribunale. Il 12 ottobre 2015 la donna è stata processata e, il 6 luglio 2016, è stata condannata a tre anni di prigione.

Il tribunale intermedio della città di Shijiazhuang ha respinto il suo appello, senza comunicarlo al suo avvocato o tenere un’udienza. Poiché le sue condizioni di salute erano ancora precarie, il tribunale le ha ordinato di scontare prima un periodo di libertà vigilata di durata imprecisata.

Il 14 febbraio 2017 il giudice Zheng Lijun ha chiamato la donna e le ha ordinato di recarsi in tribunale per firmare alcuni documenti e trasformare la libertà vigilata in un “periodo di servizio fuori dalla prigione”.

Il giorno seguente Zheng l’ha portata al secondo centro di detenzione della città di Shijiazhuang per un esame medico, come parte della normale procedura. La sua pressione sanguigna era di 180/130 mmHg. Qualche ora dopo Zheng ha detto che era ora di riportarla a casa, ma l’ha portata direttamente alla prigione femminile della provincia dell’Hebei.

Il 1° marzo 2017 la prigione ha chiamato il marito, dicendogli di inviare del denaro per acquistare dei farmaci per curare l’ipertensione della moglie. Solo una settimana prima il marito aveva depositato 500 yuan (circa 65 euro) per lei e si chiedeva dove fossero finiti i soldi o se le condizioni della moglie fossero peggiorate. Ha chiesto di poterla incontrare, ma la sua domanda è stata respinta.

Due giorni dopo la prigione ha chiamato nuovamente il marito, chiedendo altri soldi. L’uomo era ancora più preoccupato per le sue condizioni. il 9 marzo 2017 si è recato in carcere, in un giorno di apertura che accettava le visite dei familiari senza riserve, ma le guardie lo hanno respinto.

Le preoccupazioni per la moglie hanno avuto ripercussioni sulla salute dell’uomo. Aveva sempre avuto problemi di salute e si affidava a Hu, che si prendeva cura di lui. Nel dicembre 2017 la sua pressione sanguigna è salita improvvisamente a livelli pericolosamente alti e i medici gli hanno dovuto inserire uno stent.

Prima di essere condannata, in passato Hu era stata arrestata tre volte. Il 13 gennaio 2001 Li Dongyin e Guo Leiying del dipartimento di polizia di Qiaodong e Zhao Yongqiang della stazione di polizia di Jian’an l’hanno arrestata sul posto di lavoro. La donna è stata trattenuta per 10 giorni alla stazione di polizia di Jian’an ed è stata rilasciata l’11° giorno, dopo aver dovuto pagare una multa di 15.000 yuan (circa 1.950 euro).

Il suo successivo arresto è avvenuto all’inizio di aprile 2006, dopo essere stata denunciata per aver fatto visita a un praticante nella prigione n. 2 della città di Shijiazhuang. Hu è stata portata alla stazione di polizia di Dongli. Gli agenti hanno anche fatto irruzione nella sua abitazione e le hanno confiscato il computer. In seguito, dopo aver estorto 1.000 yuan (circa 130 euro) alla sua famiglia, la donna è stata rilasciata.

L’8 luglio 2008 la stessa stazione di polizia l’ha arrestata nuovamente, mentre si trovava a casa da sola. Dopo averle confiscato i libri del Falun Gong, un computer portatile e diverse chiavette USB, gli agenti l’hanno portata al primo centro di detenzione della città di Shijiazhuang, dove è stata trattenuta per un periodo di tempo imprecisato.

I genitori delle sorelle Hu muoiono a cinque anni di distanza l’uno dall’altro

Il 22 luglio 1999 il padre delle sorelle Hu, il signor Hu, si è recato in bicicletta a Pechino, per rivendicare il suo diritto di praticare il Falun Gong. Dopo il suo ritorno a casa, l’uomo è stato arrestato. Prima di rilasciarlo, il capo Feng della stazione di polizia di Xili e altri agenti hanno fatto irruzione nella sua abitazione, lo hanno trattenuto per 10 giorni e gli hanno estorto 1.000 yuan.

Il 30 dicembre 2000 Hu è stato arrestato a casa da agenti della stazione di polizia di Xili. Dopo averlo trattenuto per una settimana, la polizia ha estorto 3.000 yuan (circa 390 euro) ai suoi familiari, prima di rilasciarlo.

Nel 2004 Hu ha vissuto lontano da casa per più di un mese per evitare ulteriori arresti.

Il 21 luglio 2005 la polizia ha arrestato Hu per la terza volta e gli ha confiscato i libri del Falun Gong, un piccolo registratore e delle audiocassette. L’uomo è stato rilasciato la sera stessa, dopo essere stato costretto a pagare una cauzione di 1.000 yuan.

All’inizio di aprile 2006 Hu si è recato con la figlia minore in visita a un praticante detenuto nella prigione n. 2 della città di Shijiazhuang. Entrambi sono stati denunciati e arrestati. Hu è stato costretto a pagare 1.000 yuan e, poche ore dopo, è stato rilasciato.

I suoi ripetuti arresti di Hu hanno turbato la moglie. Nell’autunno del 2004 la donna si è ammalata e, nel novembre 2007, è deceduta. Nel marzo 2008 la polizia ha arrestato Hu, mentre era ancora in lutto per la morte della moglie. Gli agenti hanno fatto irruzione nella sua abitazione e gli hanno confiscato i libri del Falun Gong, i computer portatili, le stampanti, l’antenna parabolica (usata per ricevere notizie non censurate dai media stranieri), 300 yuan (circa 40 euro) in contanti e più di 100 francobolli. La polizia ha rilasciato l’uomo, dopo aver estorto 2.000 yuan (circa 260 euro) alla sua famiglia.

L’incessante persecuzione ha compromesso la salute Hu, che il 17 ottobre 2012 è deceduto.

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