(Minghui.org) Il Partito Comunista Cinese (PCC) da quando ha iniziato a sopprimere il Falun Gong, nel luglio 1999, non ha risparmiato sforzi per estendere la sua persecuzione della pratica all’estero. Casi del genere sono stati osservati, uno dopo l’altro, in tutto il mondo.

Come riportato in precedenza da Minghui, il 25 settembre 2020 Mike Pompeo, segretario di Stato americano, ha tenuto un discorso sulle questioni cinesi al Parlamento dello Stato del Wisconsin. In particolare, ha esposto e condannato l’interferenza del PCC e l’interruzione di una risoluzione, approvata in California, a sostegno del Falun Gong.

Il segretario di Stato USA, Mike Pompeo, condanna l’interferenza del PCC all’assemblea legislativa della California

In considerazione di come, negli ultimi due decenni, il PCC ha usato le sue ambasciate e consolati all’estero, per influenzare, infiltrarsi ed estendere la persecuzione del Falun Gong all’estero, quello che è successo in California non è affatto un caso isolato, ma fa parte delle campagne sistematiche del PCC.

Consolati cinesi negli Stati Uniti: sistema di auto-glorificazione e soppressione del credo religioso

Pompeo ha fatto due esempi nel suo discorso. Il primo riguardava un’e-mail inviata dal console del PCC a Chicago, al presidente della Camera del Senato dello Stato del Wisconsin, Roger Roth, nel febbraio di quest’anno, chiedendo alla legislatura del Senato di approvare una risoluzione che elogiasse la risposta della Cina al coronavirus. All’e-mail è stata allegata anche una risoluzione già scritta. Roth ha pensato che fosse una bufala e ha cancellato l’email. In seguito, tuttavia, ha ricevuto una seconda e-mail dallo stesso Console, con una versione rivista della risoluzione da proporre. Questa volta, ha inviato una risposta di una sola parola: “Fanatici”.

Il senatore Roth non si è fermato qui. Invece di accogliere la richiesta del PCC, ha proposto una risoluzione nella direzione opposta, affermando che “il Partito Comunista Cinese ha deliberatamente e intenzionalmente ingannato il mondo sul coronavirus di Wuhan.”

“Se il governo cinese avesse agito in modo più efficiente, trasparente e responsabile, i casi di virus in tutto il mondo avrebbero potuto essere limitati del 95%”, ha scritto Roth.

Pompeo ha concordato: “È una serie di questioni scomode, quando pensiamo a quello che sta facendo il Partito Comunista Cinese, attraverso le sue ambasciate negli Stati Uniti. Ma quello che è successo qui in Wisconsin sta accadendo in tutto il mondo. Sta succedendo in tutti gli Stati Uniti. Sta accadendo negli edifici statali di tutta l’America”.

Per illustrare il punto, ha fornito un altro esempio. Nel 2017, un Senatore dello Stato della California ha proposto un disegno di legge che si limitava a esprimere sostegno ai praticanti del Falun Gong, in America e in Cina. Il consolato cinese a San Francisco ha risposto scrivendo una lettera al legislatore statale, denunciando il Falun Gong e sostenendo che il disegno di legge potrebbe “danneggiare profondamente le relazioni di cooperazione tra lo Stato della California e la Cina e ferire gravemente i sentimenti del popolo cinese e la vasta comunità cinese in California”.

Sfortunatamente, il Senato dello Stato della California ha ceduto alle pressioni del PCC e ha accantonato la proposta di legge.

I parlamentari europei hanno ricevuto una lettera minacciosa

Secondo un articolo pubblicato su Minghui.org, i 26 parlamentari svedesi che hanno firmato una dichiarazione congiunta a sostegno del Falun Gong, nella quale si chiedeva la fine della persecuzione, hanno ricevuto tutti un’e-mail dall’ambasciata cinese. Oltre a calunniare il Falun Gong, l’e-mail ha intimidito e minacciato la reputazione dei parlamentari.

Il parlamentare svedese Niclas Malmberg

Il 19 agosto, il parlamentare svedese Niclas Malmberg ha rivelato sulla sua pagina personale di Facebook di aver ricevuto un’e-mail dall’ambasciatore del PCC, per aver partecipato a una dichiarazione congiunta a sostegno del Falun Gong. Oltre a calunniare il Falun Gong, l’e-mail ha anche minacciato la sua reputazione. Ciò ha suscitato risentimento contro il PCC da parte di tutti i ceti sociali in Svezia. Hanno detto che le intimidazioni e le minacce del PCC li hanno resi ancora più favorevoli ai praticanti del Falun Gong e hanno sentito l’urgenza di sostenere i diritti umani in Cina.

Il deputato al Parlamento europeo David Lega

La deputata svedese Lotta Johnsson Fornarve

Anche il membro del Parlamento europeo David Lega e la deputata svedese Lotta Johnsson Fornarve hanno vissuto la stessa esperienza. “Il nostro atteggiamento è molto chiaro”, ha detto Lega in una recente intervista, “un ambasciatore che usa questo tipo di intimidazioni e minacce per cercare di cambiare la libertà di parola nel nostro Paese democratico non è il benvenuto”.

Johnsson Fornarve ha detto che la Cina è sotto il controllo di un regime totalitario che commette crimini feroci contro i diritti umani. “Il PCC non si sta muovendo nella giusta direzione. È importante per noi politici esercitare pressioni sulla Cina e criticare le violazioni dei diritti umani”, ha spiegato.

L’ambasciatore del PCC ha richiesto un incontro faccia a faccia, ma è stato rifiutato.

Il parlamentare ungherese Bernadett Szel (istantanea video di NTDTV

Un incidente simile si è verificato anche in Ungheria. Secondo un rapporto di NTDTV, Bernadett Szel, membro del parlamento ungherese, ha dichiarato di aver ricevuto una lettera dall’ambasciata cinese a Budapest il 19 agosto e ha affermato che è stato il “momento più assurdo della [sua] carriera politica”.

Nella lettera, l’ambasciata cinese ha dichiarato di deplorare e di opporsi fortemente alla sua firma di una dichiarazione congiunta a sostegno del Falun Gong. Szel ha detto di aver pubblicato la lettera su Facebook e ha detto: “Un membro eletto del Parlamento ungherese ha ricevuto una lettera dall’ambasciata di un altro Paese che le diceva cosa fare; dicendole cosa può essere firmato e cosa non può essere firmato: questo è incredibilmente anormale”.

“L’Europa e molti altri Paesi democratici nel mondo credono nella libertà di religione e che le persone non dovrebbero essere imprigionate e perseguitate per motivi di coscienza”, ha detto.

Interferire con gli spettacoli di Shen Yun

Negli ultimi 21 anni, mentre il Falun Gong è stato brutalmente perseguitato in Cina, il PCC ha ampiamente utilizzato le sue ambasciate e consolati all’estero per minacciare i politici nei Paesi democratici che hanno mostrato sostegno al Falun Gong. Questo perché le idee di base del comunismo, come l’odio e la violenza, contraddicono fondamentalmente i principi di Verità-Compassione-Tolleranza, seguiti dai praticanti del Falun Gong.

Un altro esempio è l’interferenza del PCC negli spettacoli di Shen Yun, uno spettacolo artistico basato sulla cultura tradizionale cinese. Ad esempio, la compagnia di tournée Shen Yun Performing Arts è arrivata a Little Rock, Arkansas, negli Stati Uniti alle 19:30 del 20 gennaio 2010, per esibirsi al Robinson Center Music Hall, il miglior teatro della zona.

Prima dello spettacolo, la direzione del teatro ha ricevuto una lettera dal Consolato Cinese a Houston, che diffamava la Shen Yun Performing Arts Company. Il teatro ha smascherato l’azione sinistra del consolato del PCC e ha denunciato la lettera al Federal Bureau of Investigations (FBI).

Nella lettera di 13 pagine, il PCC non solo ha usato ripetutamente le sue tipiche bugie, ma ha anche incluso contenuti diffamatori da media stranieri controllati dal PCC. Alla fine della lettera, il consolato del PCC ha chiesto al teatro di rifiutarsi di fornire la sede per lo spettacolo di Shen Yun.

Jim Rice, capo dell’ufficio per le attività di convegni e turismo di Little Rock, ha affermato di essere rimasto davvero sorpreso, poiché non avevano mai ricevuto una lettera del genere prima, ed era totalmente inconsueta. “Non importa chi ci metta pressioni o minacce, faremo ciò che riteniamo sia la cosa giusta. Sono orgoglioso che Shen Yun si esibisca qui”. Incidenti simili si sono verificati anche in molte altre città del mondo dove Shen Yun ha messo in scena i suoi spettacoli.

Numerosi casi di molestie da parte del PCC, nei confronti delle esibizioni di Shen Yun, sono stati elencati nel capitolo 8 del libro Rapporto Minghui: 20 anni di persecuzione del Falun Gong in Cina.

Istigare l’odio all’estero

Da quando ha iniziato a perseguitare il Falun Gong nel luglio 1999, il PCC non ha mai smesso di diffondere menzogne e di incitare all’odio, attraverso le sue agenzie all’estero. Dopo che, all’inizio del 2001, il PCC ha orchestrato il cosiddetto incidente di autoimmolazione di Piazza Tiananmen, molte ambasciate e consolati del PCC all’estero, hanno organizzato studenti e studiosi cinesi sponsorizzati dal governo, per guardare i video della CCTV sulla bufala e hanno organizzato seminari per criticare il Falun Gong.

Ad esempio, il consolato generale del PCC a Houston ha organizzato studenti cinesi dell’Università di Houston, della Rice University, del Texas Medical Center attraverso la Chinese Students and Scholars Association (CSSA) e anche le associazioni di ex alunni dell’Università di Pechino, l’Università di Qinghua, l’Unversità del petrolio di Pechino, come anche studiosi in visita, finanziati dal governo, per assistere alla messa in scena dell’incidente di “auto-immolazione” e per condannare il Falun Gong.

L’allora Console Generale del PCC, Zhang Chunxiang, ha attaccato il Falun Gong al dibattito e ha chiesto ai partecipanti del forum di diffondere le bugie del PCC ad altri studenti, ai loro colleghi e agli amici americani. Yan Meihua, capo della Sezione Istruzione, ha detto che sperava che tutti gli studenti cinesi d’oltremare a Houston “rifiutassero il Falun Gong” e “convincessero i praticanti del Falun Gong a denunciare la pratica il prima possibile”.

Secondo un altro articolo di Minghui.org, nel febbraio 2001, i membri della Chinese Students and Scholars Association (CSSA) di Houston hanno partecipato a un simposio contro il Falun Gong, presso il consolato cinese a Houston. Un articolo di Cheng Xusen, pubblicato nel CSSA-SUNDERLAND, ha menzionato che la CSSA ha organizzato delle attività contro il Falun Gong, in collaborazione con il consolato del PCC.

Il 26 maggio 2007, la Sezione Istruzione del Consolato Generale di Houston ha tenuto un seminario a cui hanno partecipato i presidenti della CSSA, in Texas e Louisiana, i quali si sono vantati con i funzionari dell’ambasciata di come “hanno soppresso le forze nemiche”.

Il 20 luglio 2001, solo una settimana dopo che a Pechino è stato concesso il diritto di ospitare le Olimpiadi, il consolato generale cinese a Houston ha tenuto un simposio per studiosi cinesi d’oltremare e dignitari cinesi locali nella grande area di Houston, per “celebrare calorosamente l’offerta di successo per i Giochi Olimpici di Pechino ed esporre e criticare il Falun Gong”.

Liste nere e negazione dell’estensione del passaporto

Inoltre, le ambasciate e i consolati del PCC hanno attuato attivamente le politiche di persecuzione della cricca di Jiang Zemin e possiedono delle liste nere di praticanti del Falun Gong all’estero. Usano tali liste nere per perseguitare e molestare i praticanti del Falun Gong, rifiutandosi di estendere i loro passaporti o trattenendo i loro passaporti senza motivo.

Ad esempio, Wang Yongsheng, che stava svolgendo ricerche presso l’Università di Houston, è andato al consolato cinese a Houston per estendere il suo passaporto il 22 febbraio 2001. Un ufficiale, soprannominato Xu, ha detto a Wang al telefono: “Non possiamo darti il passaporto ora perché stai ancora praticando il Falun Gong”. Ha anche detto a Wang che doveva aspettare l’approvazione dalla Cina, prima di potergli dare il passaporto.

Il 2 settembre 2003, la praticante del Falun Gong, Tang Jian, è andata al Consolato Cinese a Houston, per estendere il suo passaporto. Il console Yang Zhuofan l’ha chiamata e ha minacciato di rifiutarsi di estendere il suo passaporto. Ha anche detto a Tang di non praticare gli esercizi del Falun Gong e di non manifestare davanti al consolato cinese.

Incidenti simili si sono verificati in molti luoghi. Le agenzie estere del PCC hanno anche diffuso informazioni diffamatorie nei Paesi occidentali e fornito loro liste nere per impedire ai praticanti del Falun Gong di entrare nel loro Paese. In alcuni casi, i praticanti del Falun Gong sono stati trattenuti all’aeroporto o dopo essere entrati nel Paese.

Assumere teppisti per attaccare i praticanti del Falun Gong

Il capitolo “Persecuzione estesa al di fuori della Cina continentale”, all’interno del libro “Rapporto Minghui: I 20 anni di persecuzione del Falun Gong in Cina”, espone casi in cui membri delle ambasciate e dei consolati cinesi in Australia, Canada, New York e Chicago hanno attaccato direttamente dei praticanti del Falun Gong sia verbalmente che fisicamente. Il libro espone anche 26 metodi di persecuzione usati dalle agenzie del PCC all’estero per perseguitare i praticanti del Falun Gong, attraverso spie cinesi d’oltremare, studenti o l’assunzione di teppisti locali.

I praticanti del Falun Gong vengono attaccati e molestati mentre siedono in silenzio davanti al Consolato del PCC a Houston

Secondo un articolo di Minghui.org, la sera del 30 giugno 2002, mentre i praticanti del Falun Gong stavano meditando in silenzio, davanti al Consolato cinese a Houston, per protestare contro la persecuzione, due uomini di circa 30-40 anni, hanno osservato attentamente il volto di ogni praticante e poi se ne sono andati. All’improvviso, intorno alle 21:30, qualcuno da un’auto di passaggio ha attaccato i praticanti del Falun Gong, lanciando loro delle uova. Un certo numero di uova ha colpito il petto di un praticante maschio e un’altra praticante è stata colpita a una gamba. I praticanti del Falun Gong hanno denunciato l’incidente alla polizia locale e all’FBI.

Nel mondo ci sono svariati tipi di organizzazioni cinesi d’oltremare , come camere di commercio, associazioni di concittadini e così via. La maggior parte di loro agisce come strumenti e agenti politici del PCC all’estero. Ad esempio le Associazioni Wenzhou Townsmen, Fuzhou Townsmen e Shanghai a New York sono controllate direttamente dal PCC.

Le comunità cinesi a New York, come Chinatown e Flushing, sono state il “punto d’appoggio” del PCC per molti anni. Anche le United Chinese Associations of Eastern US (precedentemente note come United Chinese Associations of New York) prendono ordini dal Consolato cinese a New York. Dopo che il PCC ha lanciato la persecuzione del Falun Gong, Liang Guanjun, presidente delle associazioni, ha cooperato in modo proattivo con il Consolato del PCC nel diffamare il Falun Gong, arrivando persino ad attaccare direttamente i praticanti della disciplina di meditazione.

Il 17 maggio 2008, sotto le istruzioni di Peng Keyu, l’allora Console Generale del PCC di New York, diverse “associazioni di cittadini” hanno assunto da 100 a più di 1.000 persone per tormentare i praticanti del Falun Gong, in una manifestazione pacifica a Flushing, New York. L’aggressione ai praticanti del Falun Gong è andata avanti per oltre 20 giorni.

Gli Stati Uniti chiudono il consolato del PCC a Houston

In un’intervista al New York Post del 23 settembre, il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, ha affermato che il consolato cinese a New York è un centro di spionaggio e si prevede che altre spie e diplomatici verranno arrestati.

Il consolato del PCC a Houston ha bruciato enormi quantità di documenti dopo essergli stata notificata la chiusura (istantanea video)

Il 21 luglio, il governo degli Stati Uniti ha comunicato al consolato generale cinese a Houston che doveva essere chiuso entro 72 ore e che tutto il personale del consolato doveva tornare in Cina.

Il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Morgan Ortagus, ha spiegato che la decisione di chiudere il consolato cinese a Houston è stata presa al fine di proteggere la proprietà intellettuale e le informazioni personali degli americani.

La sera del 21 luglio, il consolato cinese a Houston ha iniziato a bruciare una grande quantità di documenti all’interno del suo edificio, inducendo i residenti nelle vicinanze a chiamare la polizia e i vigili del fuoco, poiché pensavano che l’edificio fosse in fiamme. Ma quando i vigili del fuoco sono arrivati sulla scena, il personale del consolato cinese ha rifiutato il loro ingresso nell’edificio. Le riprese dall’alto trasmesse da una stazione televisiva locale, hanno mostrato che 6 o 7 grandi barili nel complesso all’aperto del Consolato cinese erano pieni di documenti in fiamme. Due settimane dopo, il 6 e 7 agosto, ‘per coincidenza’, il consolato cinese a New York ha chiamato la società di triturazione professionale USA SHRED per distruggere enormi quantità di documenti, secondo quanto riportato da Epoch Times.

Il 24 luglio il membro del Congresso americano, Dan Crenshaw, ha dichiarato che l’ultima mossa del Dipartimento di Stato per chiudere il consolato cinese a Houston, dovrebbe ricordare alla gente che il PCC non è un buon giocatore. Il consolato cinese ha bruciato documenti per distruggere le prove. Ha detto che il consolato cinese a Houston è un importante centro per il furto di proprietà intellettuale, pirateria informatica e lo svolgimento di operazioni di manipolazione.