(Minghui.org) Il 27 maggio di quest'anno Fu Guihua, di Changchun, è stata ammessa alla prigione femminile della provincia dello Jilin per scontare sette anni e mezzo per aver sostenuto la sua fede nel Falun Gong, una pratica per la mente ed il corpo che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

Il 25 luglio la sua famiglia è stata informata che era in pericolo di vita ed è stata portata in ospedale. Nonostante le ripetute richieste dei familiari i funzionari della prigione hanno proibito loro di visitarla. Fu è morta più tardi, lo stesso giorno, all'età di cinquantacinque anni. Il suo corpo è stato spostato ad un'impresa di pompe funebri dove alla sua famiglia non è stato permesso di vederla.

La diagnosi ufficiale di morte è stata di cirrosi epatica, ma la sua famiglia sospetta che si tratti di un crimine, dato che era sempre stata in salute grazie alla sua pratica del Falun Gong. Il personale della prigione ha anche detto che era sana il giorno prima della sua morte.

La condanna deriva dal suo arresto del 15 agosto 2019, quando sei membri della sua famiglia allargata, tra cui una figlia e due generi, sono stati sequestrati per la loro fede comune nel Falun Gong.

Tutti e sette i membri della famiglia sono stati successivamente condannati al carcere. Fu, sua figlia minore, Yu Jianping, ed il marito Meng Xiangqi di trentasette anni, sono stati entrambi condannati a sette anni e mezzo. Agli altri cinque membri della famiglia sono stati dati sette anni ciascuno, compresa la figlia maggiore di Fu, Yu Jianli di trent’anni; il marito di Yu Jianli, Wang Dongji di quarant’anni, i genitori di Wang, Wang Kemin e Wang Fengzhi, entrambi sessantanovenni, ed il padre di Meng, Meng Fanjun, di cinquantanove anni.

Yu Jianli sta scontando la pena nella stessa prigione femminile della provincia dello Jilin, dove le sono state negate le visite fino al 27 luglio, due giorni dopo la morte della madre. Ha raccontato alla sua famiglia che quando è stata trasferita per la prima volta nella prigione, il 27 maggio, non le è stato permesso di dormire fino all'una di notte ed è stata costretta ad alzarsi ogni giorno poco dopo le due, inoltre non le era permesso di farsi la doccia o lavarsi i denti, poteva usare il bagno solo tre volte al giorno ed era costretta a stare sempre seduta su un piccolo sgabello. Ha detto che doveva andare a letto alle 22:00 e ad alzarsi alle 4:00 del mattino ogni giorno.

Illustrazione della tortura: stare seduti immobili su un piccolo sgabello tutto il giorno. I detenuti sono incaricati di sorvegliare la vittima in ogni momento; anche il minimo movimento fa scattare le percosse e le umiliazioni.

La sorella minore, Yu Jianping, ha cercato di ottenere giustizia per i suoi cari, tra cui sua madre, suo marito, sua sorella e suo cognato, ma senza successo. Dopo la morte improvvisa di sua madre si è trovata ad affrontare battaglie ancora più ardue solo per vedere il corpo di sua madre e scoprire la vera causa della morte. I funzionari della prigione, dell'ospedale, dell'ufficio amministrativo e della procura hanno bloccato i suoi sforzi per ottenere giustizia.

Negata la visita all'ospedale

Verso le 20:00 del 25 luglio i familiari di Fu hanno ricevuto una telefonata dalla prigione, in cui i funzionari hanno comunicato loro che la donna versava in condizioni critiche e che era in rianimazione all'ospedale universitario dello Jilin. Secondo Gao Yang, vicedirettore del reparto 8 della prigione ed un altro agente donna di nome Zhou, Fu aveva la cirrosi epatica e un'ostruzione delle vie respiratorie. Hanno detto alla figlia minore, Yu Jianping, di andare a trovarla al 7° piano del reparto dove di solito vengono ricoverati i detenuti.

Quando Yu è arrivata all'ospedale Gao e Zhou le hanno impedito di entrare sostenendo che la visita non fosse stata approvata dai funzionari della prigione. Dopo alcune ripetute richieste Gao e Zhou hanno fatto diverse telefonate ad un funzionario della prigione, che ha insistito che nessuna visita sarebbe stata permessa ed ha anche rifiutato di dire quale funzionario fosse stato contattato.

Circa un'ora dopo ha ricevuto una telefonata dall'ospedale che diceva che Fu era morta alle 21:48, ma Yu ha notato che sul suo telefono erano le 21:18. Yu ha fatto notare al suo interlocutore che l’ora era sbagliata, così hanno cambiato l’ora della morte scrivendo 21:18.

Non le è stato permesso di vedere il corpo

Yu ha insistito continuamente per vedere il corpo di sua madre. Gao e Zhou hanno di nuovo chiesto al funzionario della prigione che, ancora una volta, ha detto di no.

Vendendo che la situazione non si sbloccava ha chiesto di incontrare il medico responsabile del caso, ma anche questa richiesta è stata rifiutata. Dopo che ha insistito Gao e Zhou l'hanno condotta al sesto piano dicendo che il medico si chiamava Huang.

All fine Huang ha detto a Yu che sua madre era arrivata in ospedale poco dopo le 16:00 e che qualcuno la aiutava a camminare perché era debole; ha detto che era ancora lucida e che aveva sofferto di cirrosi in passato e stava vomitando sangue al momento del ricovero. Yu ha chiesto di nuovo di vedere la salma e Huang ha detto che avrebbe dovuto aspettare che il corpo fosse pulito dal sangue.

Yu ha insistito per vedere subito il corpo, ma Huang si è allontanato mentre la donna veniva trattenuta da Gao.

Gao ha poi chiamato la prigione dicendo che il medico curante aveva il permesso di vedere il corpo, ma un funzionario gli ha detto, prima di telefonare a Gao, che nessun medico era autorizzato a vedere il corpo.

A quel punto i familiari di alcuni pazienti hanno circondato la scena per scoprire cosa fosse successo. Gao ha così condotto Yu in un ufficio al sesto piano affiliato alla polizia. Liao Shengdong, un ufficiale sui cinquant’anni, l'ha bloccata di nuovo dicendo che il corpo non poteva essere visto. Ha detto che prima la salma doveva essere sottoposto ad un test dell'acido nucleico per il COVID-19 e poi ha presentato altre due ulteriori procedure. Dopo che Yu ha fatto notare una per una che queste non si applicavano alla situazione, Liao ha continuato a negarle di vedere il corpo.

In seguito Zhao, un ufficiale del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, è andato a parlare con Liao dicendo che il corpo sarebbe stato trasportato alle pompe funebri di Chaoyanggou e ha promesso di permettere a Yu di vederlo la mattina dopo.

Verso mezzanotte Yu si è precipitata alle pompe funebri, dove le è stato detto che il corpo di sua madre era arrivato lì poco dopo le 23:00. Poiché la salma era stata consegnata dalla polizia non le è stato permesso di vederla, a meno che non fosse accompagnata da un ufficiale di polizia che esibisse il suo tesserino. Zhao aveva detto che Yu aveva bisogno di una lettera di una certa agenzia e che era un requisito diverso da quello che le avevano detto le pompe funebri, poi ha contattato di nuovo Zhao che ha detto che aveva bisogno dell'autorizzazione di un funzionario superiore (senza dirle quale) per andare lui stesso alle pompe funebri.

Dopo un po' Zhao ha richiamato Yu e le ha detto che dovevano essere presenti almeno due ufficiali, che non era in grado di contattare Gao e Zhou e che aveva lasciato la sua tessera della polizia in prigione. Ha promesso di andare alle pompe funebri prima delle 8:30 del mattino per gestire la questione.

Episodio alle pompe funebri

Poiché i funzionari hanno cercato in tutti i modi di impedire a Yu di vedere il corpo di sua madre, lei non ha avuto altra scelta che aspettare all'ingresso della prigione dalle 6:00 del mattino del 26 luglio per chiedere giustizia pubblicamente. Ha bruciato della carta e messo delle corone di fiori all'esterno della prigione proprio come in una cerimonia funebre. All'inizio un agente ha minacciato di schiacciare le corone con un'auto, ma più tardi qualcuno della prigione ha minacciato di chiamare la polizia.

Alle 8:30 del mattino è tornata di corsa alle pompe funebri ed ha chiamato Zhao, che ha detto che sarebbe arrivato in pochi minuti insieme al direttore dell'amministrazione della prigione ed al presidente dell'ospedale.

Zhao ed il presidente dell'ospedale non si sono mai presentati, invece il direttore dell'amministrazione penitenziaria Cao e due guardie sono arrivati alle pompe funebri dopo le 11:00. Cao era molto ostile verso Yu e ha detto che solo i parenti stretti potevano vedere il corpo e ha chiesto di controllare le loro carte d'identità. Yu e i suoi parenti hanno insistito che a tutti loro fosse permesso di vedere la salma e fare foto.

Cao ha detto che fino a cinque persone avrebbero potuto vedere il corpo, ma non sarebbero state permesse foto o video. Frustrati dalla situazione Yu ed i suoi parenti se ne sono andati senza vedere il corpo. Cao ha chiamato Yu e ha detto che se ne sarebbe andato se lei e la sua famiglia si fossero rifiutati di rispettare la restrizione di cinque persone. Yu ha detto che avrebbe chiesto giustizia visto che lui si era rifiutato di permettere a tutta la sua famiglia di vedere il corpo.

Ufficiale procuratore: Questo è sottrarsi alle responsabilità

Nel pomeriggio del 26 luglio Yu è andata in prigione a chiedere informazioni riguardo il procuratore in servizio nella prigione. L'addetto alla sicurezza non è riuscito a raggiungere il procuratore e si è rifiutato di metterla in contatto con l'ufficio appelli della prigione.

Yu era vestita di bianco (è consuetudine vestirsi di bianco durante il periodo di lutto) e aspettava fuori dall'ingresso della prigione. Per evitare che altri passanti la vedessero, diversi agenti dell'ufficio legale e dell'amministrazione penitenziaria le hanno chiesto di entrare nell'ufficio appelli. Sapendo che si trattava di una tattica per sottrarsi alle responsabilità, ha rifiutato ed è rimasta fuori a parlare con gli agenti.

La donna ha chiesto se la morte di sua madre fosse stata riferita a funzionari superiori o se fosse stata investigata, ma nessuno le ha risposto. Ha chiesto di vedere il procuratore e le è stato detto che non c'era. Ha domandato perché non fosse in ufficio quando avrebbe dovuto essere in servizio, specialmente dopo che sua madre era morta in custodia.

Ha detto che negli ultimi due mesi aveva fatto domanda in quasi tutti i dipartimenti della prigione, incluso l’ente supervisore dell’ufficio di amministrazione, chiedendo di visitare sua madre, ma sempre senza risultato.

Yu ha domandato: “Mia madre è stata detenuta per il suo credo ed è morta in meno di due mesi, perché non riuscite ad avere un po’ di compassione? Se mi fosse stato permesso di vedere mia madre e conoscere gli abusi che ha subito, avrei cercato giustizia per lei e probabilmente non sarebbe morta".

Yu ha anche messo in dubbio il ruolo di Qian Wei, direttore del reparto numero 8 dove sua madre era detenuta, ha detto che Qian si era rifiutato di permetterle di visitare sua madre anche dopo che l'ufficio dell'amministrazione penitenziaria aveva dato il permesso. L'ufficio legale della prigione ha anche confermato che era stato Qian ad impedirle di visitare sua madre.

Ha poi chiesto di vedere sua sorella che è detenuta nella stessa prigione della loro defunta madre, ma gli ufficiali della prigione le hanno detto che prima avrebbe dovuto ottenere l'approvazione di qualche funzionario, poi le hanno detto che il procuratore era alla procura di periferia.

Ha chiamato Zhao e ha ribadito la sua richiesta di vedere la sorella incarcerata, ma lui ha detto che avrebbe potuto vederla il pomeriggio successivo.

La mattina del 27 luglio è andata alla procura: due ufficiali responsabili della prigione l'hanno accettata e lei ha spiegato in dettaglio quello che era successo negli ultimi due mesi.

Ha detto di aver chiamato la prigione numerose volte, compreso il 24 luglio, un giorno prima della morte di sua madre e Gao le aveva detto che sua madre stava bene, inoltre ha fatto presente che la cirrosi epatica è una malattia cronica che di solito non provoca una morte improvvisa.

Yu sospettava che sua madre fosse stata maltrattata e minacciata durante la detenzione. A metà giugno ha ricevuto una telefonata da sua madre che la invitava a smettere di contattare le agenzie riguardo il suo caso poiché il direttore del reparto Qian ne aveva "parlato" con lei. Quando Yu ha chiesto se qualcuno l'aveva maltrattata e a che ora si svegliava (molti praticanti detenuti sono privati del sonno) Fu ha risposto: "Non posso parlarne".

Yu aveva depositato 900 yuan (circa 118 euro) sul conto della sorella, ma l'ufficiale Zhao Xin non le ha permesso di usare il denaro.

Yu ha ribadito che sua madre era innocente e che voleva essere una persona migliore seguendo i principi del Falun Gong di Verità, Compassione e Tolleranza. Sospetta che alcune detenute che erano state assegnate a sorvegliare sua madre abbiano abusato di lei, inoltre il direttore del reparto Qian aveva menzionato che la prigione percepiva delle quote sui decessi.

I due ufficiali procuratori hanno chiesto a Yu se praticasse anche il Falun Gong e uno di loro ha cominciato a fare un video con il telefono (prima nella conversazione aveva usato la sua videocamera ufficiale), ha detto che dubitava che ci fossero delle quote sui decessi, ma ha accettato di avviare un'indagine per verificare se le detenute avessero abusato di sua madre.

Yu ha chiesto se la prigione tenesse due mesi di video di sorveglianza ed i due procuratori hanno detto che potevano ordinare alla prigione di tenere solo quindici giorni di registrazioni. Hanno suggerito di richiedere un'autopsia all'ufficio dell'amministrazione penitenziaria, ma la donna ha risposto di averne già parlato con loro e che le era stato detto di contattare la procura.

Un ufficiale ha risposto: “Questo è sottrarsi alle responsabilità, può contattare l'ufficio dell'amministrazione penitenziaria o l'ufficio appelli, è loro dovere aiutare".

Il 29 luglio Yu si è recata in prigione con un avvocato; i funzionari non hanno fornito alcuna informazione riguardo alle condizioni di salute di Fu prima della sua morte, come ad esempio il processo di trattamento dell’emergenza, o il video di sicurezza. Hanno anche domandato i nomi agli ufficiali, che si sono rifiutati di rispondere.

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