(Minghui.org) Una madre di ottantasette anni sta facendo causa a un giudice e a due procuratoriper aver ingiustamente incriminato e condannato la figlia cinquantacinquenne, Li Zhifen, a quattro anni di prigione per aver praticato il Falun Gong.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

La condanna della donna, residente a Xingcheng, nella provincia delLiaoning, ha seguito il suo arresto avvenuto il 25 agosto 2013. Dopo essere stata rilasciata su cauzione il 30 settembre dello stesso anno, Li è stata costretta a vivere lontano da casa per evitare la persecuzione. La polizia l'ha inserita nella lista dei ricercati. Nel frattempo, il 5 giugno 2014 è stata incriminata dai procuratori Ma Jie e Yao Sifan della Procura di Xingcheng.

Negli ultimi anni, quando la donna era latitante, il fratello del marito è diventato il principale badante del suocero. All'inizio di quest'anno, quando il cognato si è sposato, Li e suo marito hanno deciso di far trasferire il suocero da loro per potersi prendere cura di lui. A pochi giorni dall’essere tornata a casa peraver vissuto da sfollata, è stata denunciata alla polizia, che il 14 agosto scorso è arrivata ad arrestarla. Il 21 ottobre il suocero, terrorizzato dal suo arresto, è deceduto all'etàdi ottant'anni.

Dal momento del suo arresto Li si trova presso il Centro di detenzione della città di Huludao. Il 27 settembre il giudice Cui Baomin del tribunale di Xingcheng l'ha condannata a quattro anni oltre al pagamento di una multa di 2.000 yuan (circa 280 euro). Gli altri giudici che hanno firmato lesentenze sono Wang Wei e Tian Hua, oltre al cancelliere Sun Zaijia. La donna ha presentato appello presso il tribunale intermedio di Huludao.

Per cercare di ottenere giustizia per la figlia, la madre Zhang Shuqing ha sporto denuncia contro il giudice Cui e i procuratori Ma e Yao, dichiarando che in Cina nessuna legge ha mai criminalizzato il Falun Gong o l’ha classificato come culto, pertanto sua figlia non ha violato alcuna regola praticando la sua fede, ma è stata comunque accusata ingiustamente di "minare l'applicazione della legge con un‘organizzazione di culto". Sono stati il giudice e i pubblici ministeri a violare la libertà di credo spirituale della figlia e ad abusare della legge.

Oltre a Li, nel 2014 lo stesso tribunale di Xingcheng ha condannato il signor Li Shujun a cinque anni, nel 2017 la signoraZhang Guihuan a due anni e nel 2018 la signora Xing Sufang a un anno di prigione.

Prima dell'ultima condanna, il 4 febbraio 2004, Li era stata condannata a tre anni di lavori forzati.

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