(Minghui.org) Il 15 giugno scorso una praticante ottantaduenne del distretto di Fengtai, a Pechino, è stata condannata a tre anni di carcere e ad una multa di 3.000 yuan (circa 396 euro) per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere della mente e del corpo perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

Poco dopo Deng Chunxian ha presentato ricorso. Il 26 luglio scorso Wang Hongbo e alcuni altri membri della corte d’appello locale si sono recati a casa sua e le hanno chiesto quali fossero le motivazioni del ricorso.

La praticante ha risposto che nessuna legge, in Cina, criminalizza il Falun Gong o lo definisce un culto, pertanto la condanna del tribunale di primo grado nei suoi confronti, con l’accusa di aver “usato un’organizzazione di culto per minare l’applicazione della legge”, è totalmente priva di fondamento. Ha aggiunto che i libri del Falun Gong confiscati da casa sua e usati come prova contro di lei erano suoi beni legittimi e che non hanno causato alcun danno a nessun individuo o alla società in generale, tanto meno hanno danneggiato l’applicazione della legge.

Il 5 settembre Wang e altre due persone sono tornate per pronunciare la sentenza della corte d’appello che ha confermato il verdetto originale. Deng si è rifiutata di firmare la sentenza come ordinato. Ha chiesto ai tre: “Cosa sarebbe ancora considerato giusto se il Falun Gong, che si basa sui principi di Verità-Compassione-Tolleranza, fosse considerato un culto dal sistema giudiziario comunista?”. Si sono rifiutati di rispondere o di discutere ulteriormente con lei.

Wang ha promesso di presentare una istanza di riesame del suo caso.

Il giorno della sentenza la polizia ha tentato di riportare in carcere la praticante, che era uscita su cauzione dopo l’arresto di tre anni fa, ma ha ceduto dopo che le è stata riscontrata l’ipertensione. Non si sa se abbiano ancora intenzione di riportarla in carcere, visto che il suo appello è stato respinto.

Arresto e sentenza

Il 23 aprile 2020, intorno alle 10:00 del mattino, Deng stava lavando i piatti quando ha sentito bussare alla porta. Cinque agenti delle stazioni di polizia di Yuegezhuang e di Majiabao sono entrati e le hanno sequestrato la stampante, il computer, la plastificatrice e i libri del Falun Gong, riferendole che qualcuno l’aveva denunciata per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong.

Deng è stata interrogata dalla polizia presso la stazione di Yuegezhuang, prima di essere portata all’ospedale del distretto di Fengtai per un esame fisico, intorno alle 14.00 di quel giorno. Dopo la visita medica, è stata riportata alla stazione di polizia e trattenuta per tutta la notte. Il mattino seguente è stata condotta al centro di detenzione del distretto di Fengtai, che si è rifiutato di ammetterla perché i risultati degli esami mostravano una pressione sanguigna molto elevata. La polizia l’ha poi rilasciata nel pomeriggio fissando una cauzione di un anno.

Il 24 marzo 2021 la Procura del distretto di Fengtai ha chiesto al figlio di Deng di consegnare la propria madre, ma lui si è rifiutato.

Il procuratore ha quindi detto alla stazione di polizia dello Yuegezhuang di “lavorare” su di lei. Un poliziotto di nome An si è recato alla banca di Deng e l’ha convocata da lì, fingendosi il direttore. Ha affermato di aver riscontrato alcuni problemi sul suo conto corrente e le ha chiesto di raggiungerlo in banca con un documento d’identità per risolvere il problema. La donna vi si è recata, ma si è trovata di fronte An che le mostrava un mandato d’arresto. La donna si è rifiutata di firmarlo e l’agente An l’ha portata direttamente in procura.

Il procuratore Zhang Li ha mostrato a Deng una lista di beni confiscati a casa propria durante il suo arresto nel 2020, le ha chiesto se fossero effettivamente suoi e le ha ordinato di firmarla. La donna si è rifiutata perché sapeva che la sua firma sarebbe stata usata come prova contro di lei. Zhang l’ha quindi lasciata andare a casa.

L’11 giugno 2021, alle 21.00, due agenti della stazione di polizia di Majiabao hanno bussato alla porta di Deng. La signora era già andata a letto e non ha sentito, quindi hanno bussato alla porta dei vicini (una coppia di anziani ottantenni) e hanno chiesto loro con chi fosse stata in contatto Deng. La coppia ha risposto che la donna usciva raramente di casa e che non riceveva visite. Hanno anche biasimato la polizia per averla importunata senza tregua.

Quattro giorni dopo un altro agente si è recato a casa di Deng alle 11:00 del mattino, presentandosi come un uomo molto gentile e dicendo a Deng che poteva sempre contare su di loro se avesse avuto bisogno di aiuto, dato che suo figlio viveva lontano, ma a partire dalle 6:00 del mattino successivo, lo stesso funzionario ha collaborato con il comitato di via Majiabao e ha assunto due persone che, a turno sorvegliassero la casa 24 ore al giorno

Il 24 marzo scorso, il giudice Hu Chunsheng e il suo assistente Liu Ruizhen hanno notificato un mandato di comparizione a Deng. La donna è comparsa davanti al tribunale del distretto di Fengtai l’11 aprile.

L’11 giugno un operatore del tribunale ha chiamato Deng, dicendole che doveva sottoporsi a un controllo medico il 15 giugno. Il tribunale ha mandato un’auto a prenderla quattro giorni dopo. Dall’esame fisico è emerso ancora una volta che la praticante aveva la pressione alta. In seguito il personale del tribunale l’ha portata al dipartimento di polizia del distretto di Fengtai.

La polizia ha detto che avrebbe voluto tenere Deng in custodia, ma che doveva rilasciarla su cauzione a causa dell’elevata pressione sanguigna. La praticante si è rifiutata di firmare i documenti per la cauzione, perché riteneva di non aver infranto alcuna legge distribuendo materiale informativo sul Falun Gong.

Prima di lasciarla andare, la polizia le ha mostrato la sentenza del tribunale, datata 15 giugno. È stata condannata a tre anni e a una multa di 3.000 yuan.

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