(Minghui.org) (Continua dalla prima parte)
Più di 10 anni fa un amico praticante è stato incriminato dal segretario del Partito del villaggio; insieme a diversi altri praticanti siamo poi andati a casa sua e abbiamo cercato di ragionarci. Egli ci ha però denunciati alla polizia. L’ufficio della Sicurezza nazionale ha mobilitato un gran numero di agenti di polizia: più di una dozzina di loro, armati, mi hanno arrestato e confiscato da casa una grande quantità di materiale informativo della Falun Dafa. Erano entusiasti, come se avessero portato a termine un compito importante e addirittura come celebrassero una cerimonia. Credevano che sarei stato condannato a una importante pena detentiva.
La sera sono stato trattenuto nella stanza degli interrogatori della stazione di polizia. Ero legato alla sedia, ma avevo le mani libere. Avevo alcuni materiali della Falun Dafa in tasca. Quando un direttore dell'Ufficio 610 è venuto a vedere come stavo, ho tirato fuori i materiali, glieli ho messi in tasca e gli ho detto: “Abbiamo parlato molte volte in passato. Ti considero un amico. Per favore, leggi o dai questi materiali ad altri”.
È stato colto di sorpresa e per un secondo non ha saputo cosa fare. Probabilmente non si sarebbe mai aspettato che qualcuno potesse osare dargli materiali della Falun Dafa nella stazione di polizia. Si è bloccato per un po' e poi è uscito senza parlare ad altri dei materiali.
Dopo essere stato trasferito in un centro di detenzione, un detenuto nella mia cella mi ha detto che un altro praticante in una situazione simile era stato condannato a sette anni. Non mi sono preoccupato di questo. Tutto ciò a cui pensavo era come superare la persecuzione.
Trenta giorni dopo è venuto a parlarmi un procuratore. Ho esordito: “Posso dire che lei sia un procuratore esperto. Deve conoscere la legge meglio delle persone comuni come me. So che mi incriminerà con l’accusa di ‘violare la legge in quanto membro di un’organizzazione settaria’, imputazione che è stata sempre usata per condannare i praticanti della Falun Dafa. Ma per favore mi mostri il documento legale dove si dichiara che la Falun Dafa una setta. Se non può farlo, non collaborerò con lei”.
Mi ha risposto con grande sicurezza: “La persecuzione va avanti da tanti anni, come potremmo non avere un documento legale ufficiale?! Te lo porterò la prossima settimana”.
Quando è tornato una settimana dopo ha ammesso: “Mi dispiace. Non sono riuscito a trovare nessun documento del genere”.
“Sapevo che non l’avrebbe trovato perché non c’è mai stata alcuna legge che criminalizzi la Falun Dafa. Bene, parliamo della parte ‘minare la sicurezza delle forze dell'ordine’. Tenevo i materiali a casa mia, quindi come avrei potuto ostacolare le forze dell’ordine con quei materiali? Quale legge avrei violato?”.
Ho continuato a parlare per 40 minuti e non mi ha mai interrotto. Prima che se ne andasse gli ho chiesto: “Come ha intenzione di gestire il mio caso?”. Mi ha risposto: “Il tuo caso non è di nostra competenza”. Al suo ritorno ha respinto la richiesta della polizia di approvare il mio arresto. La polizia era sconvolta dal fatto che gli fossi sfuggito di nuovo.
Un paio di anni fa è successo di nuovo qualcosa di simile.
Era all’incirca il 13 maggio, giorno della ricorrenza annuale della Giornata Mondiale della Falun Dafa. Alcuni praticanti di una contea vicina si sono uniti a noi per lo studio di gruppo e condivisione della Fa. Dopo cena li ho portati al luogo di studio della Fa di gruppo.
Mentre aspettavamo l’ascensore, la guardia di sicurezza ci ha notati, si è avvicinato e ha detto: “Dovete essere praticanti della Falun Dafa. Ci hanno detto che avreste avuto dei raduni intorno al 13 maggio. Venite con me all’ufficio di sicurezza.”
Mi sono fatto avanti e ho risposto: “Sono un praticante della Falun Dafa. Verrò io con te”. Mentre camminava la guardia ha chiamato la polizia. Quando era quasi arrivato in ufficio, sono scappato via.
Sono stato informato che alcuni praticanti erano rimasti ancora intrappolati all’interno e non mi sentivo di lasciarli soli, così ho chiamato mia figlia per chiederle di aiutarmi. Mi ha accompagnato nel quartiere e ho chiesto ai diversi praticanti che si nascondevano dietro i cespugli di salire in macchina. Purtroppo alcuni altri sono stati comunque arrestati e portati alla stazione di polizia.
La polizia ha preso molto sul serio il caso. Il nuovo direttore dell’ufficio per la sicurezza interna ha tentato di farne un caso importante e di rivendicarne il merito. Ho saputo che quel giorno stava cercando di identificare ogni praticante che entrava in quel quartiere esaminando attentamente i filmati delle telecamere di sorveglianza. I praticanti mi hanno suggerito di trovare un posto dove nascondermi, ma io non ho voluto farlo. Credo nelle parole del Maestro:
“… solo se il vostro cuore non viene toccato, sarete in grado di gestire tutte le situazioni.” (“Eliminare i vostri ultimi attaccamenti”, Elementi essenziali per un ulteriore avanzamento II)
Ho scritto una lettera al direttore dell’ufficio di Sicurezza nazionale, spiegando cos’è la Falun Dafa e perché la persecuzione è illegale; poi ho inviato pensieri retti per tutta la notte per eliminare i fattori malvagi che stavano minando la Dafa e perseguitando i praticanti. Un verso della poesia del Maestro è apparso nella mia mente: “Liberandoti completamente dai pensieri umani, il male sparisce da solo” (“Non essere triste”, Hong Yin II).
Mi sono reso conto che dovevo avere degli attaccamenti che non avevo ancora trovato.
Subito dopo è emerso il potere dei pensieri retti. Il direttore ha manifestato improvvisamente i sintomi di una paralisi facciale e aveva la bocca storta. Il suo predecessore gli ha subito detto che poteva essere una retribuzione karmica per aver sostenuto la persecuzione. L’ha portato in una clinica dove i medici, che sono praticanti, gli hanno chiarito la verità. Il direttore ripensandoci ha esclamato: “Avrei voluto saperlo prima!”. In seguito ha fatto domanda per un altro lavoro e ha lasciato l’ufficio di Sicurezza nazionale.
Ho saputo che all’agente di polizia Meng era stato diagnosticato un tumore al fegato. È andato in un famoso ospedale di Pechino per farsi curare, ma il medico ha detto che era troppo tardi e gli ha raccomandato un istituto per malati terminali che forniscono assistenza domiciliare.
Meng aveva circa 30 anni e aveva partecipato attivamente alla persecuzione cercando di farsi notare per ottenere un avanzamento di carriera. Aveva anche arrestato me, ma non lo biasimavo e speravo che potesse riprendersi presto. Nonostante il pericolo di essere arrestato ho deciso di andare a trovarlo e di chiarirgli direttamente la verità.
Quando sono andato a casa sua la stanza era piena di poliziotti venuti a salutarlo. Non ero spaventato e sono entrato. Meng mi ha portato nella sua camera da letto e ha chiuso la porta per avere una conversazione privata. Ho cercato di convincerlo a rivolgersi alla Falun Dafa per chiedere aiuto e confessare le sue colpe nel perseguitare i praticanti, ma lui ha rifiutato, dicendo che non credeva affatto nella Falun Dafa. È morto una decina di giorni dopo.
Un altro agente di polizia, Yong, a cui è stato diagnosticato un cancro, si è mostrato molto disponibile quando un altro praticante gli ha parlato della Falun Dafa. Ha promesso di non partecipare più alla persecuzione e di lasciare il PCC. Non solo si è ripreso rapidamente, ma al lavoro è stato anche promosso.
Nel 2015 più di 200.000 praticanti hanno presentato denunce penali contro Jiang Zemin, l’ex capo del PCC, per aver perseguitato la Falun Dafa. Anch’io ho inviato la mia denuncia, e non molto tempo dopo una delegazione composta da membri della commissione comunale di quartiere e agenti di polizia è venuta a casa mia. Ho spiegato loro tre dei principali crimini di Jiang Zemin: tradimento, corruzione e persecuzione della Falun Dafa. Hanno ascoltato per un po’ e poi se ne sono andati.
In quel momento ho pensato all’insegnamento del Maestro:
“La storia umana non esiste perché le persone abbiano come scopo finale l’essere “umani” e la storia umana non è neanche un parco giochi dove il male possa dispiegare la sua viziosità. La storia del genere umano fu stabilita per la Rettifica della Fa e solo i discepoli della Dafa sono degni di mostrare qui la loro gloria.” (“Alla conferenza della Fa europea 2005”, Elementi essenziali per un ulteriore avanzamento II)
Per aiutarli a capire veramente i principali crimini di Jiang e a non partecipare più alla persecuzione, ho deciso di parlare direttamente con loro.
Ho cominciato con la commissione comunale di quartiere. Ho mostrato ai membri dello staff come appariva la Cina sulla mappa e com’era dopo che Jiang aveva venduto una vasta area di terra alla Russia. Poi ho rivisto con loro come Jiang ha governato il Paese con la corruzione e la persecuzione della Falun Dafa.
Dopo la commissione comunale di quartiere, mi sono diretto alla vicina stazione di polizia. Sono entrato e ho detto che stavo cercando il direttore. Due agenti mi hanno accompagnato, pronti a intervenire e ad arrestarmi in qualsiasi momento. Il direttore mi ha ascoltato e, quando ho finito, mi ha detto di andarmene. I due agenti erano alquanto sorpresi che il direttore non avesse ordinato loro di arrestarmi.
Per ultimo sono andato negli uffici della Sicurezza nazionale. Dopo aver raccontato al capo i tre principali crimini di Jiang, gli ho chiesto: “Che ne dice se la aiutassi a dimettersi dal PCC e dalle sue organizzazioni associate?”. Con garbo si è scusato perché doveva incontrarsi con qualcuno e se n’è andato.
All’inizio del 2023, in seguito alla pubblicazione dei due nuovi articoli del Maestro: “Come è nata l’umanità” e “Perché salvare gli esseri senzienti”, alcuni funzionari governativi, tra cui commissari di polizia e direttori di reparti del servizio di Sicurezza nazionale, hanno trovato praticanti con cui condividere le loro opinioni o riflessioni.
Il direttore di un ufficio della Sicurezza nazionale ha dichiarato: “Dopo aver letto i due articoli ho finalmente capito perché i praticanti della Falun Dafa non rinunceranno mai alla loro fede neppure dopo essere stati brutalmente perseguitati per più di 20 anni. Ho capito anche che la Falun Dafa è una pratica retta e che il Maestro Li (il fondatore della Falun Dafa) è veramente qui per salvare l’umanità. Il Maestro Li è davvero magnifico! Vi prego di trasmettere i miei saluti al Maestro Li.”
Il procuratore capo dell’ufficio giudiziario della città era un professore, ed è stato coinvolto nella persecuzione per molti anni. Ha confidato a un praticante: “Dopo aver letto gli articoli del Maestro Li, il mio modo di pensare è cambiato notevolmente. Mi sono reso conto di aver sbagliato e me ne sono pentito. Se un giorno vedrete il Maestro Li vi prego di fare in modo di porgergli i miei saluti”.
Il Maestro ha detto:
“Coltivare con tutto il cuore la Dafa,nulla è più importante.” (“Ottenere la Fa”, Hong Yin)
Anche mia moglie è una praticante della Falun Dafa. In diverse occasioni mi ha criticato duramente di fronte agli altri, facendomi sentire molto in imbarazzo. Alcune volte era talmente arrabbiata con me che mi ha ignorato per diversi giorni. Anch’io ero arrabbiato e contrariato, ma ricordavo ancora di guardarmi dentro per cercare di migliorarmi. Quando mi sono scusato con lei, ho percepito che il Maestro aveva rimosso da me molte sostanze cattive.
L’Ufficio 610 una volta ha sparso la voce che io fossi al centro della loro sorveglianza. Per un po’ di tempo, alcuni praticanti, per motivi di sicurezza, hanno cercato di evitarmi: non sono più venuti a casa mia per lo studio della Fa, e hanno anche impedito che altri lo facessero. Quando mi sono unito a un altro gruppo di studio della Fa, un praticante coordinatore era non era molto felice e mi ha detto: “Chi ti ha chiesto di venire qui?!”. Essere trattato in questo modo da altri praticanti è stata una grande prova per me, ma sapevo che avrei dovuto mantenere alta la mia xinxing e non discutere con loro.
A volte sono stato messo alla prova sul guadagno materiale; per esempio, quando la mia casa è stata demolita, il governo mi ha dato più di 3.000.000 yuan (circa 385000 €) di risarcimento, che mia figlia ha reclamato per intero. La mia mente non riusciva a calmarsi e volevo davvero litigarci. Dopo averci riflettuto, mi sono reso conto che era un’occasione per eliminare il mio attaccamento all’interesse personale, così mi sono calmato e ho cercato di non pensarci. Quando in seguito non ci ho più pensato e mi sono dimenticato del risarcimento, mia figlia mi ha restituito il denaro.
Le autorità locali mi consideravano una persona chiave e mi hanno messo sotto stretta sorveglianza. Tuttavia ciò non mi ha mai impedito di fare bene le tre cose. Nel corso di dieci anni, ho distribuito continuamente materiali per chiarire la verità qualunque condizione meteorologica ci fosse, pioggia o sole, e anche durante i tre anni di isolamento dovuti alla pandemia.
Diversi anni fa nei luoghi pubblici c’erano pochissime telecamere di sorveglianza ed era facile evitare di essere ripresi durante la distribuzione dei materiali informativi. Negli ultimi anni però, le telecamere sono state piazzate quasi ovunque. Credo che ogni cosa sia viva e mentalmente ho detto alle telecamere che spero non vogliano aiutare il regime registrandomi.
Quando esco porto sempre con me degli oggettini da regalare alle persone, e ho accumulato una grande esperienza su dove metterli in modo che sia facile per le persone prenderli, o come evitare che vengano sequestrati dai custodi e in che maniera evitare la sicurezza.
Una volta mi trovavo in una stazione della metropolitana vicino a casa di mia figlia. Avevo una borsa piena di materiali informativi della Falun Dafa. Il controllo di sicurezza era diventato improvvisamente più rigido a causa di un criminale ricercato a livello nazionale che era stato arrestato in quella stazione. Quando mi è stato chiesto di aprire la borsa, con calma ho detto alla guardia di sicurezza: “Non sto trasportando nulla di illegale. Vada a controllare gli altri”. La guardia mi ha lasciato stare.
Un’altra volta, mentre distribuivo materiale in una città, ne ho messo una copia nel bagagliaio di una bicicletta elettrica. La proprietaria della bicicletta mi ha visto ed è corsa a chiedermi cosa facessi. Mi ha anche denunciato alla polizia ma non mi hanno arrestato e poco dopo sono tornato a casa.
Mentre distribuivo materiali informativi ho incontrato più volte del personale degli uffici della Sicurezza nazionale e direttori dell’ufficio 610. Non avuto timore, anzi mi avvicinavo, gli stringevo la mano come fossimo stati vecchi amici e non mi è mai successo niente.
In un’altra occasione, un gruppo di impiegati governativi e agenti di polizia è venuto a casa mia. Stavo chiarendo loro la verità quando all’improvviso è entrata una praticante con una grande borsa di materiali della Falun Dafa. Ha lasciato la borsa nella mia camera da letto e se n’è andata. Un poliziotto stava per controllare la borsa. In quel momento non ero nervoso, ma ho semplicemente alzato la voce. Alla fine nessuno è andato in camera da letto.
Un’altra praticante mi ha detto che una volta, mentre era a cena con un direttore del reparto di polizia, gli ha anche chiarito la verità e l’ha esortato a non partecipare alla persecuzione della Falun Dafa. Il direttore le ha risposto che tutti sapevano che distribuivo materiale informativo ogni giorno, ma semplicemente lo ignoravano.
La mia comprensione è che io sono un praticante della Falun Dafa e che, finché seguirò gli insegnamenti della Dafa e sarò esigente con me stesso, la polizia non oserà perseguitarmi.
Grazie Maestro! Grazie amici praticanti!
Tutti i contenuti pubblicati su questo sito sono protetti dal copyright di Minghui.org. Per l’uso non commerciale si deve citare la fonte (Es.: “Come riportato da Minghui.org,…”) e indicare il link dell’articolo originale. Per uso commerciale contattare la nostra redazione per ottenere l’autorizzazione.
Categoria: XX edizione