(Minghui.org) Una donna residente ad Hanchuan, nella provincia dell’Hubei, è stata recentemente condannata a tre anni e nove mesi di prigione per essersi rifiutata di rinunciare alla sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il 14 settembre dell’anno scorso Shu Yunlan, di cinquantasei anni, è stata arrestata, lasciando il marito, disabile a causa di un ictus, in gravi difficoltà. Il 10 ottobre il suo avvocato ha chiesto al Dipartimento di polizia della città di Hanchuan di rilasciarla su cauzione per prendersi cura dell’uomo, ma non ha ricevuto risposta.

A metà del mese di dicembre, sua figlia ha ricevuto una telefonata dal tribunale della contea di Xiaochang, che le ha comunicato di aver fissato un’udienza virtuale, la quale si sarebbe tenuta dopo una settimana. A causa della pandemia, l’avvocato della donna e i suoi familiari non vi hanno potuto partecipare.

Quando, il 18 gennaio scorso, la figlia ha chiamato il tribunale per chiedere informazioni sulla madre, le è stato detto che era stata condannata. Il tribunale non le ha ancora inviato una copia cartacea del verdetto.

Shu è stata arrestata molte volte in passato. Nel 2008 è stata condannata a cinque anni di prigione per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong.

Informazioni di contatto dei perpetratori:

Ruan Guoqi (阮国器), direttore del Dipartimento di Polizia della città di Hanchuan

Cai Nianxiang (蔡年祥), capo dell'Ufficio di sicurezza interna della città di Hanchuan: +86-13707292222

Chen Peng ((陈鹏), presidente della Procura della contea di Xiaochang: +86-712-4778651

Xiao Zhongxing (肖中兴), presidente del Tribunale della contea di Xiaochang: +86-712-4761632

(Altre informazioni sui contatti dei responsabili sono disponibili nell'articolo originale in cinese).

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