(Minghui.org) Un designer d’interni della città di Anshan, nella provincia del Liaoning, è stato processato il 28 marzo scorso per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il signor Zhao Yubo

Come difensore della famiglia del signor Zhao Yubo, suo padre ha chiesto al procuratore Xiang Shi della procura del distretto di Lishan di esibire le prove dell’accusa in tribunale, compresi i libri del Falun Gong e altri materiali confiscati a Zhao. Il giudice Wang Tiejie ha detto che gli oggetti non erano disponibili.

Poiché il pubblico ministero Xiang ha accusato Zhao di aver “minato l’applicazione della legge con un’organizzazione di culto”, il padre gli ha chiesto di spiegare quale fosse il presunto ruolo di Zhao nella cosiddetta organizzazione di culto, come avrebbe potuto minare l’applicazione della legge e quali prove avesse per dimostrare di aver causato danni. Il padre di Zhao ha anche insistito affinché Xiang fornisse la base legale per identificare il Falun Gong come culto. Il pubblico ministero è rimasto in silenzio.

Zhao ha iniziato a praticare il Falun Gong nel luglio 1997, quando aveva quattordici anni. È passato dall’essere un ragazzino introverso, passivo e ribelle a una persona estroversa, affettuosa e pronta ad aiutare. Anche il suo rendimento scolastico è migliorato rapidamente, ed era ben considerato dai suoi compagni di classe.

Poiché si rifiutava di rinunciare al Falun Gong, veniva spesso molestato a casa e a scuola. I suoi insegnanti e amministratori scolastici hanno minacciato di espellerlo. Senza altra scelta, ha lasciato la scuola nel 2000 e ha studiato da solo, diventando infine un designer d’interni di successo.

Zhao è stato arrestato il 21 settembre dello scorso anno nella residenza che condivideva con il padre. Gli sono stati confiscati il suo computer di lavoro, una stampante rotta, i libri del Falun Gong, la carta d’identità, il cellulare, 6.400 dollari USA (circa 5.800 euro), 18.000 yuan (circa 2.380 euro) e altri effetti personali. Dopo due giorni trascorsi presso la stazione di polizia, è stato trasferito al centro di detenzione di Xiuyan.

Lo stesso giorno dell’arresto di Zhao, sua nonna materna è morta, cosa che ha inferto un duro colpo alla madre.

Il procuratore Xiang ha incriminato Zhao e deferito il suo caso al tribunale distrettuale di Lishan, senza mai parlare con lui. Quando Zhao gli ha chiesto perché avesse saltato il colloquio richiesto, Xiang ha citato la pandemia come scusa, ma Zhao ha detto di averlo visto parlare con altri detenuti nel centro di detenzione.

Sia il procuratore Xiang che il giudice Wang hanno incriminato e condannato diversi praticanti del Falun Gong.

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