(Minghui.org) Il 24 agosto scorso nove residenti della città di Weihai, nella provincia dello Shandong, tutti dipendenti della locale fabbrica di arazzi di Wendeng, sono stati processati per la loro fede condivisa nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

L’udienza si è tenuta presso il tribunale della città di Rongcheng. Il giudice che presiedeva l’udienza continuava a interrompere e minacciare i praticanti mentre stavano testimoniando in propria difesa. Altri dettagli dell’udienza sono ancora da indagare.

Tra i nove praticanti ci sono Li Shuhong, Tian Lisha, moglie e sorella del fondatore della fabbrica, e Tian Shihong, perseguitato a morte nel novembre 2019, all’età di 64 anni, per aver praticato il Falun Gong. Dopo la scomparsa di Tian, Li e la figlia hanno rilevato l’attività: la prima come rappresentante legale (ogni azienda in Cina è tenuta a nominare un rappresentante legale che agisca per conto della società), mentre la seconda come responsabile di produzione.

Il 20 luglio dell’anno scorso oltre 200 agenti sono stati inviati a fare irruzione nella fabbrica. Molte aree della struttura, simile a un giardino, sono state vandalizzate. La polizia ha anche affisso ovunque striscioni che diffamavano il Falun Gong. Ogni lavoratore è stato interrogato da due agenti. Alcune lavoratrici, terrorizzate, piangevano per la paura.

Quel giorno sono stati arrestati 11 dipendenti, tra cui Li, sua figlia Tian Tian, sua cognata Tian Lisha, la contabile della fabbrica Liu Mingming, Qu Aiping, Zhang Yingming, Xu Changqing, Cong Xu, Lian Qingling, Jiang Changmin e Mei (alias).

Dopo 12 ore Mei è stata rilasciata, mentre Tian Tian è stata liberata dopo due giorni. Non è chiaro se Mei e Tian praticassero il Falun Gong, ma gli altri nove dipendenti arrestati sono praticanti. La maggior parte delle loro abitazioni sono state saccheggiate dalla polizia e sono stati loro confiscati gli oggetti del Falun Gong, i computer e le stampanti.

La polizia ha permesso a Tian di continuare a gestire la fabbrica dopo il suo rilascio, ma l’ha trattenuta per almeno sei giorni, durante i quali i lavoratori sono stati interrogati arbitrariamente, interrompendo gravemente l’attività dell’azienda. Poiché il computer della ragioniera Liu è stato confiscato, Tian non è stata in grado di pagare i suoi lavoratori (che vivevano anche nel campus della fabbrica) o depositare il denaro nei loro conti per i pasti. La donna ha dovuto registrare manualmente gli acquisti di tutti i pasti nella mensa della fabbrica, per poterli rimborsare in seguito.

Tian Lisha, Li, Qu e Zhang sono stati sottoposti a detenzione penale e, il 28 agosto dell’anno scorso, è stato approvato il loro arresto. Tian, Li e Qu sono attualmente trattenute nel centro di detenzione di Wendeng. Zhang è recluso presso quello di Weihai.

Il 29 agosto gli altri cinque praticanti sono stati rilasciati e, il 29 novembre dell’anno scorso, sono state approvate le loro condizioni di cauzione.

Il 28 dicembre la Procura della città di Rongcheng ha incriminato i nove praticanti, che sono comparsi, il 24 agosto scorso, in tribunale. Tian ha confutato le accuse rivoltele e anche altri praticanti hanno testimoniato in propria difesa. Il giudice presiedente ha continuato a interromperli e a minacciarli.

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