(Minghui.org) Un 51enne di Sanhe, nella provincia dell’Hebei, è stato processato il 5 gennaio scorso per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999. I suoi due avvocati hanno presentato una dichiarazione di “non colpevolezza” in sua vece.

Zhang Xuefu

Zhang Xuefu, proprietario di una scuola privata, è stato arrestato il 14 luglio dello scorso anno. La procuradi Sanhe ha approvato il suo arresto 13 giorni dopo, e ha inoltrato il caso al tribunale locale il 27 ottobre, esattamente un mese dopo averlo ricevuto dalla polizia.

La mattina del 5 gennaio scorso oltre 30 fra parenti e amici di Zhang erano alla portineria del tribunale che sbrigavano le formalità per entrare. Mentre attendevano, un ufficiale giudiziario ha detto loro che avrebbero dovuto chiedere il permesso prima, se volevano assistere al processo. Alla fine sono stati ammessi in aula solo la figlia, la sorella maggiore e il fratello minore, che sono rimasti scioccati nel vedere i 30 posti in aula occupati per lo più da gente giovane che non avevano mai visto prima.

Quando Zhang è entrato in aula ha guardato verso il pubblico, ma i due ufficiali giudiziari che lo affiancavano gli hanno detto di smetterla. Dopo essersi seduto, si è voltato di nuovo a guardare il pubblico, ma l’ufficiale giudiziario che stava dietro di lui gli ha dato un colpetto sulla spalla e gli ha fatto segno di non guardare.

Il P.M. Xu Lei lo ha accusato di “minare l’applicazione della legge con un’organizzazione di culto” ,il pretesto standard usato per incriminare i praticanti del Falun Gong in Cina. I suoi avvocati hanno chiesto al P.M. di spiegare quale legge il loro cliente fosse accusato di aver minato. Quando Xu non ha saputo rispondere, è intervenuto il P.M. Rui Shuang che ha sciorinato molti termini legali, ma di fatto non ha risposto alla domanda dell’avvocato.

Zhang ha aggiunto che l’Amministrazione generale di stampa ed editoria cinese aveva revocato il divieto per i libri del Falun Gong nel 2011 e lui non avrebbe mai dovuto essere incriminato per il fatto di possedere o distribuire il materiale del Falun Gong.

Il P.M. Xu ha chiesto una pena di tre anni e due mesi di reclusione, esattamente la stessa che i familiari di Zahng avevano sentito da una persona che lavorava in procura tre mesi addietro, quando era stato incriminato. Allora è stato evidente che l’udienza era solo una formalità ed erano molto preoccupati che sarebbe stato davvero condannato a scontare tutti quegli anni di prigione.

Alla fine dell’udienza il giudice che presiedeva, Shi Shaolin, ha chiesto a Zhang se aveva qualcosa da aggiungere e lui ha detto: “Ho tre cose da puntualizzare. La prima è che ho tratto enormi benefici dalla pratica del Falun Gong. É una pratica di scuola buddista che insegna alle persone ad essere buone e ha portato l’armonia nella mia famiglia. La seconda è che il Falun Gong è diffuso in oltre 100 Paesi e regioni in tutto il mondo. La terza è che l’incidente dell’auto-immolazione di Tiananmen è una montatura”.

Prima che potesse finire, il giudice l’ha zittito, dicendo: “Devi solo dare la tua opinione in merito alla causa, non stare a discutere se il Falun Gong sia buono o meno, capito?”.

Alla figlia non viene permesso di parlare con il padre

Alla fine dell’udienza sua figlia ha cercato di parlargli, ma gli ufficiali giudiziari lo hanno rimesso a sedere. Quattro ufficiali giudiziari alti gli stavano ai due fianchi ad impedire addirittura che padre e figlia si vedessero. Altri ufficiali hanno fatto uscire i familiari fuori dall’aula in tutta fretta.

La figlia ha chiesto a un ufficiale giudiziario donna: “Prima dell’udienza ci è stato detto che erano solo ammessi i familiari stretti. Perché allora in aula ci sono così tante persone che io non ho mai visto? Come hanno fatto a entrare?”. Vedendo che l’ufficiale donna non sapeva rispondere, è intervenuto un altro ufficiale giudiziario il quale ha dato ai familiari il numero di telefono del tribunale, li ha sollecitati a sbrigarsi ad andarsene, e ha detto loro che se avevano domande potevano chiamare a quel numero.

Quando hanno telefonato al tribunale alcuni minuti dopo, l’assistente del giudice ha detto che le persone presenti in aula avevano avuto l’approvazione ad assistere al processo di Zhang perché lo avevano richiesto tramite un canale speciale, ma non ha dato nessuna infomazione riguardo a tale “canale speciale”.

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