(Minghui.org) Lo scorso 24 gennaio Li Xuesong, di 76 anni, residente a Xi'an nella provincia dello Shaanxi, è stata rinchiusa nella prigione femminile provinciale, per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Il 23 agosto 2021 la donna è stata arrestata, dopo essere stata denunciata per aver parlato del Falun Gong alle persone che viaggiavano in autobus. Il 12 agosto 2022 è stata processata dal tribunale distrettuale di Lianhu e l'11 settembre dell’anno scorso è stata condannata a tre anni e due mesi di prigione, oltre a una multa di 10.000 yuan (circa 1.280 euro).
La donna ha presentato ricorso in appello al tribunale intermedio della città di Xi'an, ma il 18 dicembre dell’anno scorso, dopo averla ascoltata, il giudice ha confermato il verdetto originale. Settimane dopo Li è stata condotta in prigione.
Dal mese di dicembre 2002, la prigione femminile provinciale dello Shaanxi viene utilizzata per detenere le praticanti del Falun Gong nella provincia. Quelle appena ammesse vengono assegnate alla squadra di addestramento, dove sono sottoposte a ogni tipo di torture e abusi. Inoltre, se non rinunciano alla loro fede, le guardie negano loro di ricevere le visite dei familiari o di incontrare gli avvocati difensori.
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