(Minghui.org) Minghui ha riportato in precedenza che il 18 giugno scorso Han Lihua, di 75 anni della città di Daqing nella provincia dell'Heilongjiang, è stata nuovamente arrestata per scontare una pena di otto anni, che in un primo momento le era stato concesso di scontare ai domiciliari, a causa delle sue precarie condizioni di salute.

Sono emerse nuove informazioni secondo cui la signora Han, dipendente in pensione di un asilo nido, lo scorso 29 luglio è stata trasferita dal Centro di detenzione della città di Daqing al Carcere femminile della provincia dell'Heilongjiang. Ai suoi familiari è stato detto che dovevano aspettare tre mesi prima di poter farle visita in prigione. Il termine della sua pena è previsto per il mese di giugno 2033, quando avrà compiuto 83 anni.

La signora Han Lihua

La condanna della signora Han deriva dal suo arresto avvenuto il 22 novembre 2020 per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999. La donna è stata rilasciata su cauzione e, nel mese di dicembre 2022, è stata condannata a otto anni di prigione, oltre a una multa di 50.000 yuan (circa 6.040 euro).

Poiché la signora Han è invalida da alcuni anni (si è fratturata le gambe dopo una caduta nel 2018) e soffre anche d'ipertensione, in un primo momento le era stato negato l'ingresso nel Centro di detenzione della città di Daqing e le era stato permesso di scontare la pena ai domiciliari. Nonostante le sue condizioni di salute, tuttavia, il 18 giugno scorso le autorità hanno costretto il centro di detenzione a prenderla in custodia.

Nel centro di detenzione la donna fatica a prendersi cura di sé. Le guardie hanno chiamato i suoi familiari e hanno detto loro di comprarle una sedia a rotelle completa di gabinetto per disabili.

Prima della sua ultima persecuzione, la signora Han è stata ripetutamente presa di mira a causa della sua fede. Il 16 novembre 2000 è stata arrestata e detenuta in varie strutture (due settimane nel Carcere del distretto di Ranghulu, un mese nel Centro di detenzione della città di Daqing, due mesi nel Carcere distreuale di Datong e due mesi nel Rifugio del distretto di Sartu).

Il 19 dicembre 2000 suo marito è deceduto e lei lo ha saputo solo quando suo figlio è andato a trovarla. Nel 2001 le è stata inflitta una pena di tre anni ai lavori forzati, ma il campo di lavoro ha rifiutato di prenderla in custodia, perché non aveva superato la visita medica richiesta. Lihua è stata quindi rilasciata.

Quando, il 25 settembre 2001 la signora Han ha parlato del Falun Gong ai suoi superiori sul posto di lavoro, la donna è stata denunciata alla polizia. Il giorno stesso Wang Qi e altri tre agenti del Dipartimento di polizia di Lamadian l'hanno prelevata dalla sua abitazione e l'hanno portata in una prigione locale. A causa dei maltrattamenti subiti, la signora Han ha subito diversi traumi e, più di quattro mesi dopo, è stata rilasciata in condizioni critiche.

Il 22 aprile 2003 oltre 12 agenti hanno arrestato la signora Han nella sua abitazione e l'hanno portata in un centro per il lavaggio del cervello, dov'è stata trattenuta per sei mesi, durante i quali è stata brutalmente picchiata, privata del sonno, costretta a restare accovacciata per lunghi periodi di tempo e tenuta in cella d’isolamento per aver mantenuto salda la sua fede.

Il 4 maggio 2008 gli agenti Li Zhiyou, Wang e Zhang Youfu del Dipartimento di polizia di Lamadian hanno fatto irruzione nel suo appartamento e le hanno confiscato il computer, la stampante, la taglierina e i libri del Falun Gong. Durante l'interrogatorio alla stazione di polizia, l'agente Li le ha dato un pugno sui polsi ammanettati, mentre un altro agente ha spinto la sedia di ferro su cui era seduta, facendola cadere a terra. Dopo cinque giorni di torture, la donna è stata trasferita nel Centro di detenzione della città di Daqing.

Alla fine di ottobre 2008 il Tribunale distrettuale di Ranghulu ha condannato la signora Han a sette anni di prigione e il 14 gennaio 2009 è stata rinchiusa nel Carcere femminile della provincia dell'Heilongjiang. Lihua è stata rilasciata in anticipo ed è stata informata dall'Ufficio di previdenza sociale di Daqing che le era stata sospesa la pensione e che avrebbe dovuto restituire i 180.000 yuan (circa 21.760 euro) ricevuti quand'era in prigione. I funzionari hanno affermato che nessun pensionato avrebbe dovuto ricevere prestazioni pensionistiche durante la detenzione, citando una politica emanata nel 2001, dall'Ufficio generale del Ministero del lavoro e della previdenza sociale.

La signora Han ha sostenuto che sia la pena nel campo di lavoro, sia quella detentiva erano atti di persecuzione e che nessuna legge sul lavoro prevede la restituzione delle prestazioni pensionistiche erogate durante la detenzione. Non avendo alcuna possibilità di pagare in un'unica soluzione la somma di 180.000 yuan, l'Ufficio di previdenza sociale di Daqing le ha sospeso la pensione.

Nel periodo in cui si è rotta una gamba nel 2018, la polizia ha molestato diverse volte la signora Han nella sua abitazione.

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