(Minghui.org) A giugno dello scorso anno Wei Chunrong, di 71 anni, della città di Qingdao nella provincia dello Shandong, è stata rinchiusa nella prigione femminile provinciale, nella capitale Jinan, per scontare una pena di tre anni e mezzo per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere della mente e del corpo perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

Questa è la terza volta che Wei, nata nel settembre 1953, viene incarcerata per la sua fede. Sua figlia, che aveva lottato per riprendersi da un ictus e dalla depressione, è rimasta così devastata dalla condanna della madre che è morta nell'agosto dello scorso anno, all'età di 48 anni. A novembre 2021 il marito di Wei era morto dopo aver sofferto per anni di una pessima salute causata dalle preoccupazioni per le ripetute molestie nei confronti della moglie.

Wei è stata arrestata l'ultima volta il 2 marzo 2023 e condannata l'11 gennaio dell’anno seguente a tre anni e mezzo con una multa di 10.000 yuan (circa 1.270 euro). Per i dettagli sull’ultima vicenda persecutoria, si consultino gli articoli correlati.

Nel settembre 2003 Wei fu operata per rimuovere la cistifellea ma subì delle complicazioni. I medici riscontrarono un preoccupante problema al fegato, ma decisero di non sottoporre la paziente ad ulteriori interventi perché era troppo debole. Wei poteva contare solo sulle trasfusioni di sangue per sopravvivere. Pensò al suicidio molte volte, ma non lo fece per il bene dei suoi figli. Nella disperazione, Wei si ricordò all'improvviso di un opuscolo che aveva ricevuto da un praticante del Falun Gong. Iniziò a praticarlo alla fine del 2004 e si riprese presto dalle complicazioni dell'operazione, dai problemi al fegato e da molti altri problemi di salute durati decenni, tra cui la gastrite, l’anemia, malattie ginecologiche e cardiache, grave insonnia e nevrosi.

Avendo beneficiato della pratica del Falun Gong, Wei ha deciso di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla persecuzione e di contrastare la diffamazione negativa del regime cinese nei confronti della pratica; per queste azioni coraggiose è stata presa di mira. Il 17 dicembre 2004, mentre viveva ancora nella contea di Huanan nella provincia dell’Heilongjiang, è stata arrestata e trattenuta per 15 giorni. Il 9 agosto 2005 Wei è stata nuovamente arrestata e trattenuta per circa 70 giorni. Il 17 agosto 2007 la polizia l'ha arrestata e condannata ad un anno e mezzo di lavori forzati.

Mentre Wei scontava la sua pena presso il Campo di lavoro di Jiamusi nella provincia dell’Heilongjiang, suo marito era così devastato che ebbe un ictus e fu ricoverato in ospedale per più di due mesi; riuscì a sopravvivere, ma la sua salute continuò a peggiorare. Un anno dopo l’uomo ebbe un nuovo problema cardiaco e gli furono inseriti quattro stent. Non era più in grado di prendersi cura di sé e i suoi figli dovettero mandarlo in una casa di cura, al costo di 8.000 yuan (circa 1.010 euro) al mese.

Nel febbraio 2009, dopo essere stata rilasciata, Wei ha riportato a casa il marito accudendolo meticolosamente. In circa sei mesi, l’uomo è stato nuovamente in grado di prendersi cura di sé.

Nel 2013 la coppia si è trasferita a Qingdao, nella provincia dello Shandong per vivere con la famiglia del figlio. Lì Wei è stata arrestata il 27 agosto 2013 e trattenuta per 10 giorni; arrestata nuovamente dalla polizia il 25 ottobre 2015, è stata condannata dal Tribunale distrettuale di Chengyang il 23 gennaio 2017 a due anni. Il 18 maggio dello stesso anno, dopo che il suo appello è stato respinto, la praticante è stata incarcerata presso la Prigione femminile della provincia dello Shandong.

Wei aveva terminato la sua pena il 25 ottobre 2017, ma è stata nuovamente arrestata il 4 maggio 2018. Nel gennaio 2019 il Tribunale distrettuale di Jimo l'ha condannata a tre anni e quattro mesi. Il marito è stato nuovamente ricoverato in una casa di cura, mentre la moglie stava scontando la pena. Il 4 agosto 2021, dopo essere stata rilasciata, Wei ha riportato a casa il marito, ma lui ormai era completamente paralizzato e debilitato, riusciva ad assumere solo una dieta liquida ed è morto a novembre, dopo aver trascorso i suoi ultimi giorni con la moglie.

La figlia maggiore della coppia ha avuto un ictus nell'autunno del 2018, dopo essere stata sottoposta a un tremendo stress a causa della persecuzione della madre. La figlia di Wei si è gradualmente ripresa e ha acquistato una casa nella città di Qingdao. Ad agosto 2021, dopo il rilascio della praticante, la figlia l'ha invitata a vivere con lei.

A marzo 2023 Wei è stata nuovamente arrestata e la figlia si è ammalata di depressione. Due mesi dopo l'ingresso in prigione di Wei, ad agosto dell’anno scorso, la figlia è morta all'età di 48 anni.

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